Promoball: Oltre il campo, per una cultura del dono

Quanto sia importante lo sport nella crescita delle persone, ma pure di una società è noto. I valori che esso veicola, gli insegnamenti che quotidianamente distribuisce sono riconosciuti e apprezzati dai più. Ma se questi si unisce anche allo spirito solidale il suo peso aumenta ulteriormente. In Promoball crediamo molto in tutto questo ecco perché, oltre a ciò che facciamo in palestra tutti i giorni, oltre al campo, insistiamo anche su altre questione, su altre situazioni. E da qualche anno abbiamo legato alla nostra società il nome di realtà che hanno fatto della cultura del dono il pilastro della loro esistenza, come Avis.

 

Cos’è Avis?

AVIS è un’associazione privata, senza scopo di lucro, che persegue un fine di interesse pubblico: garantire la disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti i pazienti che ne abbiano necessità.

AVIS vuol dire Associazione Volontari Italiani del Sangue. Oggi è la più grande organizzazione di volontariato del sangue italiana che, grazie ai suoi associati, riesce a garantire circa il 70% del fabbisogno nazionale di sangue. AVIS conduce la propria mission attraverso la promozione del dono, la chiamata dei donatori e in

alcuni casi anche la raccolta diretta di sangue, d’intesa con le strutture ospedaliere pubbliche.

 

Quali sono i valori e gli obiettivi AVIS?

AVIS fonda la sua attività sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana.

Gli obiettivi prefissati sono solidarietà, cittadinanza attiva, stili di vita sani e corretti. Promuovere la donazione di sangue significa farsi diretti portavoce di un messaggio di solidarietà, altruismo e generosità incondizionati. Significa anche avere a cuore la salute e il benessere psicofisico, assumendo e promuovendo uno stile di vita sano basato su un’alimentazione corretta, su una costante attività fisica e sulla prevenzione di alcune patologie come quelle sessualmente trasmissibili.

Con le nostre atlete prossime a compiere i 18 anni siamo così stati nella sede dell’Avis Provinciale, per conoscerla da vicino, per sapere come si diventa avisini, quali comportamenti è bene tenere e seguire e pure per sfatare alcuni miti. Accolti e guidati dallo staff di Avis, e alla presenza della presidente della sezione Poncarale-Flero, Federica Salvoldi, abbiamo visitato la struttura e incontrato il gruppo giovani che organizza eventi per attirare nuovi e giovani donatori.

Tra questi possono senz’altro esserci anche le giovani atlete, poiché qualsiasi sportivo, a qualunque livello può donare tanto il sangue quanto il plasma. L’importante è accostare il tutto secondo una tempistica concordata con i medici che si occupano della selezione dei donatori, affinché vi sia una frequenza regolata e un tipo di donazione allineata alle esigenze agonistiche personali.

Non solo gli atleti possono donare, ma i controlli ai quali si è sottoposti rappresentano un valori aggiunto, dal momento che consentono di tenere monitorati emocromo, ferro e ferritina, parametri fondamentali anche per l’attività sportiva.