Via Turati: Ciclabile delle persone per le persone

Via Turati è un passaggio cruciale per la mobilità di Brescia: occupa il lato est del famoso anello -il cosiddetto ring- che circonda il centro storico e funziona da importante raccordo tra la parte sud e sud-est e la zona nord della città.

Tuttavia la via è pericolosa e insicura, soprattutto per chi si sposta in bicicletta: la carreggiata è molto larga, è sprovvista di cordoli salvagente sugli attraversamenti pedonali, i mezzi motorizzati procedono a velocità oltre i limiti consentiti (50 km/h), il traffico motorizzato è intenso, non esiste nè pista nè corsia ciclabile. Via Turati è un esempio evidente di inadeguate infrastrutture e scarsa cultura ciclabile.

Il mancato intervento su quella via favorisce ancora chi si sposta in auto: se da sud devi spostarti a nord in bicicletta hai due possibilità, o percorrere via Turati in condizioni di totale insicurezza o allungare il tragitto passando per il centro storico. Il messaggio è chiaro: se usi la bici, sei utente di serie B della strada.

Eppure la nostra è una delle città più inquinate d’Europa, con un tasso di motorizzazione di 64 auto per 100 abitanti (Milano 49, Barcellona 36, Berlino 33, Parigi 25).

Il fervido clima di una campagna elettorale avvincente è alle spalle da mesi, il 14 e 15 maggio la città ha espresso il suo parere: è tempo di scelte coraggiose, è il momento di mettere in atto l’obiettivo di ciclabilità diffusa intorno a cui si sviluppa tutto il Biciplan, è ora di tradurre in fatti le promesse elettorali (città dei 15 minuti, città a zero emissioni, Brescia European Green Capital, città giusta e inclusiva, Brescia più gentile) della sindaca Laura Castelletti, del suo vice e assessore alla mobilità Federico Manzoni e della sua maggioranza.

Crediamo che la bicicletta sia parte essenziale del cambiamento a beneficio non solo di chi la usa, ma di tutta la comunità. Lo spazio pubblico non è infinito, auspichiamo una città che metta al centro le persone.

Chiediamo quindi che il ring smetta di essere l’autostrada urbana di Brescia ad uso esclusivo delle auto in un’ottica di rigenerazione dello spazio pubblico.