Coldiretti Brescia – latte spot +15%, riunita questa mattina la consulta latte provinciale

Aumento di quasi il 15% per il prezzo del latte spot alla stalla in Italia con una domanda in crescita per le forniture fuori dai contratti annuali. Questo il dato certo di partenza che ha animato la consulta latte bresciana riunitasi questa mattina in modalità di videoconferenza. Guidati dal Direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano, hanno partecipato all’incontro il Vicedirettore di Coldiretti Brescia Mauro Belloli, i produttori di latte bresciani, i rappresentanti di cooperative e di organizzazioni di produttori del territorio e i rappresentanti di Coldiretti Lombardia, il Presidente Paolo Voltini e il direttore Marina Montedoro.

Il latte spot – precisa Coldiretti Brescia – nel mese di settembre ha segnato un valore al rialzo di 41,76 centesimi al litro rispetto a 36,47 nello stesso periodo dello scorso anno, con un andamento positivo che coinvolge anche burro e formaggi.

“A livello nazionale il mercato del Grana Padano – precisa Walter Giacomelli imprenditore agricolo e Presidente della cooperativa Gardalatte – ha registrato negli ultimi mesi estivi un leggero calo ben compensato però dall’export europeo ed extra-europeo che vede un aumento pari al 3,43%”.

“A fronte di questi risultati è necessario che nei contratti di fornitura fra le industrie di trasformazione e gli allevatori siano concordati prezzi del latte alla stalla più alti che seguano il trend del mercato” precisa Massimo Albano Direttore Coldiretti Brescia nel sottolineare che “con i rincari delle materie prime alla base dell’alimentazione degli animali è fondamentale assicurare la sostenibilità finanziaria degli allevamenti sottraendoli al rischio di chiusura a causa di prezzi sotto i costi di produzione”.

L’aumento delle quotazioni –  sottolinea Coldiretti Brescia –  conferma che l’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare nuovi posti di lavoro.

La produzione italiana di latte supera 12 milioni di tonnellate, di cui il 12,5% viene prodotto a Brescia, culla anche della produzione di Grana Padano la cui lavorazione comprende oltre il 40% del latte nazionale destinato anche alla produzione di altri formaggi Dop.

Una adeguata remunerazione del lavoro degli allevatori – evidenzia Coldiretti Brescia  – è condizione imprescindibile per mettere al sicuro tutta la filiera e continuare a garantire ai consumatori prodotti sicuri e di qualità che sostengono l’economia, il lavoro e i territori italiani. Perché quando una stalla chiude – conclude  Coldiretti Brescia – si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado.