Primo trimestre in lieve crescita per le Pmi bresciane

Crescita moderata per le PMI bresciane nel primo trimestre 2024: a osservarlo è l’indagine congiunturale realizzata dal Centro Studi Confapi Brescia attraverso un campione di

100 imprese associate (in prevalenza metalmeccaniche, con meno di 50 dipendenti e fatturati fino a 10 milioni di euro). Il fatturato è in crescita (44%) o stabile (21%) per due terzi delle imprese. Una tendenza simile hanno anche i dati sulla produzione (in crescita o stabile per il 71% delle imprese intervistate) e gli ordini (62%). L’occupazione è stabile per il 66% e addirittura in lieve aumento per un altro 22%. Un trend simile hanno anche gli investimenti. «Le risorse umane – sottolinea lo studio Confapi Brescia – rappresentano il primo capitale tutelato dalle imprese. Le rilevazioni di questi anni hanno confermato il ridotto numero di imprese che ha operato tagli nel personale.

Tuttavia, se il 2023 ha segnalato scarso dinamismo nella ricerca di nuovo personale, i dati di questo inizio 2024 vedono il diffondersi di situazioni (sono il 22% degli intervistati) di ricerca e incremento dell’organico»

 

Sotto osservazione c’è però quel 12% di imprese associate che ha dovuto operare tagli al personale in questi primi mesi dell’anno. Per quanto riguarda gli scambi commerciali, più dinamico in questo primo trimestre sembra il mercato domestico, mentre resta stabile quello in ambito comunitario. Per quanto riguarda i costi di produzione, questi risultano in lieve crescita, in particolare quelli relativi ai costi delle materie prime. In un contesto moderatamente positivo è da sottolineare però che un quarto del campione (26%) ha un grado di utilizzo degli impianti produttivi inferiore al 50%. Le imprese che hanno un grado di utilizzo degli impianti inferiore al 70% (la soglia convenzionalmente utilizzata per distinguere realtà in difficoltà da quelle non in situazioni di allarme) è pari al 21%. Nel complesso, quindi, in questa fase le imprese con impianti sottoutilizzati arrivano al 47% del campione, trasmettendo l’idea di un progressivo allargamento della forbice tra imprese che vanno molto bene e quelle che si trovano invece in una condizione di fragilità.

 

«La lieve crescita del primo trimestre 2024 rappresenta un segnale positivo di tenuta per il sistema delle PMI bresciane – afferma il presidente di Confapi Brescia, Pierluigi Cordua -. I dati suggeriscono però una divaricazione nei risultati: aumentano le imprese che vanno o molto bene o che registrano difficoltà crescenti, diminuisce invece la quota di imprese stabili. In processo si legge probabilmente la penalizzazione di alcuni comparti, in primis quelli vocati all’export verso la Germania in particolare, mentre altri, più rivolti al mercato domestico, tengono meglio. Certo è che, in tale contesto, il quadro geopolitico in continua e rapida evoluzione sicuramente non tranquillizza».

 

Da parte del presidente Cordua anche una sottolineatura sui dati occupazionali registrati dalle PMI bresciane: «L’occupazione regge bene, segno evidente che le PMI sono sempre più consapevoli che trovare risorse competenti è complesso e per cui se le tengono ben strette e magari incassare una riduzione delle marginalità piuttosto che privarsi di collaboratori formati e importanti, fondamentali poi per le buone performance aziendali in vista di un maggior dinamismo dell’economia».