Fotografiamo il futuro: premiati i vincitori della seconda edizione del concorso fotografico dedicato all’edilizia

Operai indaffarati sulle impalcature che erigono con cura le cattedrali del vivere quotidiano, volti imbrattati di calce che bucano gli obiettivi delle macchine fotografiche, provati dalla fatica ma con il sorriso di chi è soddisfatto del lavoro che svolge al servizio della comunità. Sono alcuni dei frammenti di vita quotidiana immortalati dai fotografi partecipanti alla seconda edizione del concorso “Fotografiamo il futuro. I volti dell’edilizia” indetto da Ance Brescia e dalla rivista Costruire il futuro, con il patrocinio del Comune di Brescia.

Le sei opere vincitrici, con altre quattordici selezionate dalla giuria, che hanno espresso al meglio il tema proposto “I volti dell’edilizia”, sono state presentate in occasione della cerimonia di premiazione e di inaugurazione della mostra negli spazi di Area12 Hub. “Abbiamo rinnovato l’iniziativa con la volontà di continuare a diffondere la cultura edile e la sua immagine più moderna e innovativa. La richiesta rivolta ai partecipanti incentrata sul cantiere e sui suoi protagonisti ha lo scopo di portare alla luce il lavoro che ogni giorno viene svolto dietro le quinte, mostrandolo sotto una facciata artistica, inedita e suggestiva. Nelle immagini delle opere viene valorizzato l’impegno quotidiano di imprenditori, operai, tecnici, impiegati e fornitori che, pur ricoprendo mansioni diverse, lavorano con zelo per raggiungere in sinergia un unico obiettivo. Il cantiere, officina del cambiamento, viene valorizzato quale luogo in cui l’esperienza e il saper fare dei singoli, impegnati in un gioco di squadra, sono messe al servizio del territorio per costruire concretamente il futuro di tutti” dichiara il presidente di Ance Brescia Massimo Angelo Deldossi. All’inaugurazione ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, l’assessora Michela Tiboni.

I sei autori vincitori hanno ricevuto il riconoscimento in buoni sino a tremila euro per l’acquisto di attrezzature fotografiche professionali. Gli scatti premiati saranno inoltre i protagonisti delle prossime copertine di “Costruire il futuro” 2024, la rivista organizzatrice del concorso insieme ad Ance Brescia. “Dalla rigenerazione urbana a innovativi interventi di edilizia residenziale o di opere pubbliche, i partecipanti hanno unito il valore fondamentale della presenza umana con linee geometriche, forme e rappresentazioni cromatiche, fuse in un mix di suggestioni artistiche. Il concorso proposto dalla nostra rivista e supportato con convinzione da Ance Brescia intende contribuire a valorizzare, attraverso l’arte e la cultura, un settore di grande rilevanza sociale ed economica e i suoi protagonisti. Un legame, quello con la cultura, particolarmente sentito e ancor più significativo nel contesto dell’anno di Brescia e Bergamo Capitale italiana della Cultura”, dichiara Adriano Baffelli, direttore della rivista Costruire il futuro e membro della giuria di esperti, presieduta da Massimo Tedeschi, al vertice dell’Associazione Artisti Bresciani e composta anche da: Giovanna Galli critica d’arte del Giornale di Brescia, Gian Paolo Laffranchi caposervizio Cultura e spettacoli di Bresciaoggi, Luigi Serboli architetto dello Studio aa-ls.

La mostra allestita presso Area12 Hub, in via Arturo Reggio, 12 in città, è visitabile sino al 21 dicembre negli orari di apertura previsti dalla struttura. Uno spazio moderno e innovativo che integra all’esposizione degli scatti supporti comunicativi digitali che guidano il visitatore alla scoperta delle opere attraverso le stesse parole degli autori in un ambiente suggestivo e futuristico.

La classifica definitiva dei premi e dei vincitori:
.: 1° class., Roberto TrigliaThis is the end, my dear friend. The end of our elaborate plans. The end (Brescia)
Motivazione: La fotografia di Roberto Triglia ritrae un episodio di rigenerazione urbana in corso a Brescia, imperniato sulla demolizione della torre Tintoretto a San Polo per far posto a edifici di altra tipologia. Il taglio della fotografia, la soluzione cromatica, l’equilibrio fra i volumi parzialmente erosi dalla demolizione e l’unica presenza umana della scena offrono un’immagine sintetica ed evocativa di questo intervento edilizio.

.: 2° class., Cesare Barillà, Men at work (Piacenza)
Motivazione: Cesare Barillà ha realizzato un’immagine di forte impatto cromatico che crea un perfetto equilibrio fra la dimensione del lavoro umano e l’imponenza di un’armatura di cantiere. Il gioco fra linee verticali e linee orizzontali assume valenza simbolica del costruire, del creare nuove strutture edificate, nuovi volumi architettonici.

.: 3° class., Alessandro Bacchetti, Fuori dal tunnel (Brescia)
Motivazione: Alessandro Bacchetti sceglie il bianco e nero e coglie un istante perfetto per documentare il cantiere di un’opera pubblica, l’equilibrio fra intervento umano e tecnologie costruttive avanzate, l’orgoglio di un lavoro che plasma il paesaggio e il territorio offrendo servizi comuni di importanza vitale.

.: 4° class., Aldo Bertolini, Collaborazione e sicurezza nel lavoro di squadra (Brescia)
Motivazione: Il gioco fra linee geometriche e presenze umane nella fotografia di Aldo Bertolini crea un’immagine di notevole impatto e dimostra come, nel rispetto delle normative di sicurezza, il lavoro nei cantieri edili possa conoscere momenti di grande forza visiva, dai tratti spettacolari.

.: 5° class., Sofia Daniela Maria Brandinali, Il sorriso del futuro (Milano)
Motivazione: L’edilizia contemporanea impone a volte soluzioni acrobatiche per interventi di monitoraggio e manutenzione. La fotografia di Sofia Daniela Maria Brandinali documenta uno di questi momenti raggiungendo un saldo equilibrio formale fra costruito, mezzi tecnologici e intervento umano.

.: 6° class., Massimo Campioli, Montaggio impianto di depurazione delle acque reflue (Modena)
Motivazione: Massimo Campioli documenta un aspetto poco celebrato ma rilevante in campo edilizio, ovvero la preparazione di sottoservizi. La ripetizione del modulo circolare, l’equilibrio cromatico degli azzurri e dei grigi, la nota gialla dell’elmetto che diventa il punto focale dell’immagine concorrono a creare una soluzione quasi astratta di forte suggestione.