A Palazzolo si celebra l’arte dello scultore palazzolese Gigi Ghidotti

Ricordare il grande scultore palazzolese Gigi Ghidotti, a tre anni dalla scomparsa. È quello che verrà fatto grazie alle iniziative degli amici e artisti del CACP – il Centro Artistico Culturale Palazzolese – che hanno deciso di celebrarlo con due iniziative a lui dedicate, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Pensionati di Palazzolo.

 

La prima verrà inaugurata sabato 21 ottobre alle 17 nei locali, già restaurati, del Castello; la seconda aprirà alle 18.30 in Villa Kupfer. In entrambi i casi, verranno esposte le opere dell’artista – non solo sculture, ma anche disegni, dipinti e molto altro – e alcune di queste, come voluto dagli eredi, verranno messe all’asta per finanziare le attività stesse del CACP.

 

Non solo. In occasione dell’avvio di questa retrospettiva e all’interno di un progetto già avviato di riqualificazione dell’area (recentemente intitolata a Tina Anselmi, all’interno di un percorso dedicato alla Pace, alla Resistenza e alla nascita della Repubblica Italiana), l’Amministrazione Comunale e il CACP hanno collaborato per il recupero delle Vele di Marmo, opera di Ghidotti, realizzata insieme agli allievi del CACP. Poste all’interno di una fontana ormai in disuso e usurate dal tempo, sono state riportate alla loro originaria bellezza, inserite in quella che ora non è più una fontana, ma una aiuola sempreverde, capace di metterne in risalto l’unicità.

 

Insomma, molteplici modi per ricordare e omaggiare un artista che ha segnato la storia culturale non solo locale: un paziente maestro dell’arte plastica che con il suo impegno è stato per molti anni una delle anime del Centro Artistico e Culturale Palazzolese

 

«Questa nuova mostra interpreta in chiave locale l’occasione offerta dall’appuntamento di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura, valorizzando e promuovendo la riscoperta dell’opera di un poliedrico artista locale, già piuttosto noto – ha commentato il Sindaco Gianmarco Cossandi –. È quindi oltremodo significativo che l’esposizione delle sue opere abbia trovato spazio all’interno dei rinnovati locali del Castello. Percorrendo le differenti tematiche che ne caratterizzano il suo percorso artistico, dalla mostra emergono le diverse anime di uno scultore che, senza retorica, si è fatto interprete dell’umanità sapendo cogliere la sacralità profonda anche nel quotidiano, saldamente ancorato a quei valori propri della sua terra».

 

«Avere l’occasione di poter ammirare e scoprire l’evoluzione di un intero e ricco percorso artistico in una sola esposizione è un’occasione davvero speciale – ha aggiunto l’assessore alla Progettazione Culturale Marina Bertoli –. In questa mostra le opere create dall’artista dialogano in maniera unica con gli ambienti storici del nostro Castello e di Villa Kupfer, proprio come Ghidotti animava e viveva a fondo la sua Palazzolo. Ritengo doveroso ringraziare con riconoscenza la famiglia dell’Artista, i curatori, il CACP, l’Associazione Pensionati e tutti coloro che come noi avranno il piacere di visitare questa personale, augurando alle visitatrici e ai visitatori di vivere un’esperienza profonda e arricchente».