Maltempo, Coldiretti Brescia: grandine e vento abbattono il mais e scoperchiano le cascine

Tetti scoperchiati, serre danneggiate, coltivazioni in campo rase al suolo. Sono queste le prime segnalazioni dei gravi danni in campagna che i tecnici di Coldiretti Brescia stanno raccogliendo dopo la tempesta che nella notte e nella tarda mattinata di oggi ha colpito gran parte della provincia:  dalla Valle Camonica alla bassa pianura, senza risparmiare i laghi e le zone collinari.

 

“Il mais è tutto a terra – racconta Alessio Vitari giovane imprenditore di Comezzano-Cizzago –  quello spigato e già quasi maturo si può raccogliere e  salvare almeno la fibra, mentre per quello di seconda semina c’è poco da fare, il gambo è stato spezzato dal vento e non si alzerà più, resta solo da interrare e provare a riseminare”.

La grandine è l’evento climatico avverso più temuto dall’agricoltura in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle colture;  sono infatti oltre 70 le tempeste di ghiaccio che nel mese di luglio hanno colpito la Lombardia. Un fenomeno che si ripete sempre con maggiore frequenza, ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.

 

E proprio questa grandine ha colpito anche gli uliveti del lago d’Iseo: “questa è la seconda grandinata in pochi giorni che colpisce la mia azienda – racconta Nadia Turelli olivicoltrice di Sale Marasino e dirigente di Coldiretti Brescia – i chicchi erano grandi come uova e hanno provocato danni immediati ma anche a lungo termine alle olive che rischiano di essere attaccate da batteri che possono penetrare dalle ferite. Mai come quest’anno siamo sottoposti a eventi atmosferici molto forti che rischiano di distruggere il lavoro di un intero anno”.

 

Tra i numerosi danni interessato anche un impianto di biogas a Leno: “oggi verso l’ora di pranzo un vento molto forte ha colpito la mia azienda – racconta Maurizio Toninelli allevatore e dirigente di Coldiretti Brescia  – la copertura del  vascone di stoccaggio dei liquami del biogas è stata strappata,  una tettoia è volata via e una parte della stalla delle manze è stata scoperchiata.  Anche in campo danni importanti sui  30 ettari di mais di seconda semina che sono stati   rasi al suolo”.

 

“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici –  conclude la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti – ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.