Presentata la seconda edizione del CULT-Cura Festival

È stata presentata lunedì 10 luglio alle 15.00 a Palazzo Broletto, sede della Provincia di Brescia, la seconda edizione del CULT-Cura Festival, manifestazione organizzata dall’associazione culturale Biùcultura nella media Valle Sabbia: la giovane compagine ha trovato conferma nella partecipazione dei Comuni di Agnosine, Bione, Barghe, Odolo, Preseglie e Sabbio Chiese, allargando la collaborazione alle new entry di Mura, Pertica Alta e Provaglio Val Sabbia. Si ritrova anche la collaborazione della Comunità Montana di Valle Sabbia e Fondazione Provincia di Brescia Eventi, che quest’anno si lega anche con lo Young Board di Palazzo Martinengo. Novità anche la charity partnership con “Rari come Franci”, associazione che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca contro le malattie rare.

CULT-Cura: non solo la cultura come cura – uno degli obiettivi di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura nel 2023 – ma anche la cultura come “Cult”, perché possa godere di un nuovo successo e duraturo, e che possa diventare anche in qualche modo esemplare: così era nata l’idea del Festival, e così si è ampliata, insieme alla rete creata tra Biùcultura e gli enti coinvolti, che hanno risposto presente all’invito, mettendosi a disposizione e collaborando per gli incontri che verranno organizzati tra luglio e ottobre.

Questi gli ospiti:

a Barghe l’alpinista Nives Meroi, prima donna ad aver scalato tutti i quattordici ottomila metri senza ossigeno; a Bione il giornalista esperto di geopolitica Dario Fabbri, a Mura il poeta e “sacerdote”

della paesologia Franco Arminio, a Odolo la filosofa e tiktoker Benedetta Santini, a Pertica Alta il sociologo Aldo Bonomi, a Preseglie l’economista social Pecuniami, a Provaglio Val Sabbia la giornalista Tonia Cartolano, a Sabbio Chiese padre Enzo Bianchi. Chiuderà il festival l’appuntamento ad Agnosine a ottobre con un ospite che verrà annunciato a breve.

Il festival dello scorso anno ha visto come ospiti: Toni Capuozzo, Francesco Costa, Chiara Tagliaferri, Paolo Bricco, Roberto Chiarini e Valerio Corradi. Gli spettatori sono stati più di 800, e gli incontri sono stati messi a disposizione sul canale Youtube di Biùcultura e sottoforma di podcast su diverse piattaforme.

“Quella che era una duplice scommessa è diventata una solida realtà – spiega Fabio Gafforini, presidente di Biùcultura e direttore artistico della rassegna -: da una parte dare vita a un nuovo festival in Valle Sabbia, dall’altra far nascere una rete tra associazioni e istituzioni basata sulla condivisione di un’iniziativa culturale con la volontà di dare sempre nuove opportunità di confronto al nostro territorio, periferico ma non marginale. Per quanto riguarda gli ospiti, abbiamo cercato personalità che possano parlare di diversi temi a un pubblico potenzialmente diverso e, soprattutto, con linguaggi diversi:

infatti, il punto di partenza non sarà più solo il libro ma si guarderà alla multimedialità.”

Gli eventi saranno tutti ad ingresso libero.

Partner dell’iniziativa sono Confartigianato Brescia e Lombardia orientale, Compagnia della Stampa – Massetti Rodella Editore, La Cassa Rurale, Imbal Carton.

CULT-Cura Festival ha ricevuto il patrocinio – oltre che dai nove comuni della rete – da Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Comunità Montana di Valle Sabbia.

Inaugura la rassegna Franco Arminio il 21 luglio alle 20.45 a Mura, al centro sportivo all’ombra della Pieve.

 

L’Associazione Culturale Biùcultura nasce nel novembre 2014 dal volere di un gruppo di giovani, in un contesto dove mancava una realtà che si occupasse prettamente di cultura e promozione del territorio. La spinta proprio dei giovani ha permesso poi all’associazione negli anni di mutare, accrescere gli indirizzi programmatici e implementare progetti e strategie comunicative. Primo grande evento nel quale l’associazione ha provato a concretizzare idee e sforzi è stata l’organizzazione della mostra “Bione, Corna Nibbia. 5000 anni fa in Valle Sabbia”, della quale è stato pubblicato un catalogo, primo sforzo editoriale dell’associazione: la volontà è stata quella di riportare a Bione i risultati di una campagna di scavo archeologico, durata dal 2002 fino al 2012, che ha interessato l’area di Corna Nibbia, portando alla scoperta di un’area cimiteriale pluristratificata, con un particolare rito funebre che, oggi, è studiato presso alcune popolazione del Borneo dove il defunto veniva lasciato a decomporsi fino a che non rimanevano solo le ossa, le quali venivano bruciate e distrutte per far sì che l’anima potesse liberarsi definitivamente dalle spoglie mortali. Campagna di scavo condotta dal Museo di Gavardo e Valle Sabbia, sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali competente sul territorio, e con l’apporto di diversi volontari. La mostra è stata ospitata per più di sette mesi nella Sala Consiliare del Comune di Bione, riscuotendo un ottimo risultato in termini di visitatori, circa 3000. L’occasione della presenza di tale importante mostra è stata viatico per l’associazione per organizzare due eventi televisivi: il primo, una puntata della trasmissione “In piazza con noi” dell’emittente bresciana Teletutto, il secondo una puntata di “Borghi d’Italia”

della rete nazionale TV2000. Sono così stati raccontati anche il territorio e la sua popolazione, attraverso gli usi e i costumi, le tradizioni e le bellezze artistiche. L’attenzione alle questioni archeologiche ha portato negli anni l’associazione a realizzare, in collaborazione con l’Università di Padova e il Prof. Gian Pietro Brogiolo, una summer school per studenti universitari, i quali hanno studiato soprattutto le evidenze medievali di Bione, concentrandosi sulla viabilità e sugli edifici storici. I risultati di tali studi sono stati pubblicati in quello che è il secondo impegno editoriale di Biùcultura, ovvero il volume “Bione e le sue meraviglie” – pubblicato anche grazie al sostegno di Fondazione della Comunità Bresciana -, curato dal compianto Carlo Sabatti, al quale hanno partecipato anche gli autori Marco Baioni, Gian Pietro Brogiolo, Fiorella Frisoni, Sandro Guerini, Romeo Seccamani, Eleonora Berto, Lucia Durjava e Augusta Amolini. Il volume di 400 pagine è una guida alle bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio bionese, con particolare attenzione al patrimonio artistico di rilievo contenuto nelle due chiese parrocchiali e nei cinque santuari presenti sul territorio. Il libro, come supporto di diffusione della cultura, è fil rouge con un’altra iniziativa di grande rilievo che dal 2017 porta a Bione personalità di spicco della cultura e della politica nazionale:

“Bione…incontra” da la possibilità di incontrare personaggi i quali, partendo dalla presentazione del proprio libro, poi spaziano sulla situazione dell’attualità italiana. Negli anni si sono

susseguiti: il giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo, poi Lorenzo Maternini, Vicepresidente di Talent Garden, il già ministro Elsa Maria Fornero, l’ex Premier e attuale Commissario europeo Paolo Gentiloni, il giornalista Magdi Cristiano Allam, il giornalista e senatore Gianluigi Paragone, l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli. La possibilità di mettere a confronto Bione e la Valle Sabbia con queste personalità dà il largo per ampliare il confronto su tematiche di ampio respiro rispetto alle realtà territorialmente più dimensionate nelle quali operiamo.

L’associazione poi negli anni è diventata punto di riferimento per l’organizzazione di eventi da parte di Enti e altre associazioni: è stata di supporto nella compilazione di bandi da parte delle Parrocchie di Santa Maria Assunta di Bione Pieve e dei Santi Faustino e Giovita di San Faustino, ha collaborato con le locali sezioni delle associazioni d’arma ( Alpini, Fanti, Combattenti e Reduci), con gli oratori parrocchiali e con le realtà che si occupano di anziani, financo con le istituzioni scolastiche. Ha favorito, in collaborazione con la locale biblioteca, la nascita di un’apposita sezione dedicata alle tesi di laurea degli studenti bionesi. Da segnalare la collaborazione per l’organizzazione della trasmissione in diretta della santa messa su Rai Uno che ha riportato Bione sui palcoscenici, anzi meglio, teleschermi nazionali e internazionali, visto la visibilità dell’evento attraverso Rai International in tutto il mondo. Da tre anni è attiva la collaborazione nell’organizzazione della Scuola di Filosofia della Valle Sabbia, mentre nel 2020 è nata l’iniziativa “Chi trova un libro trova un tesoro” che, alla fine di settembre dello stesso anno e del seguente, è stato il primo evento in presenza organizzato dopo l’emergenza Covid-19 e che, attraverso la ricerca di libri in un’ideale caccia al tesoro culturale immersa nella natura, ha provato a riportare un po’ di normalità che per mesi era mancata.