La programmazione del Nuovo Eden dal 25 al 31 maggio 2023

Una ricca settimana di proiezioni tra prime visioni e rassegne al Nuovo Eden dal 25 al 31 maggio. 

Qui, le prime visioni in calendario: 

 

  • Menzione speciale Caméra d’Or a Cannes 2022, Plan 75 di Chie Hayakawa, un film che vede scintillare l’eterno talento di Chieko Baisho nel ruolo di Michi: simbolo di un vecchio Giappone che cerca di resistere agli urti del tempo e della modernità. 
  • In collaborazione con Filmfestival del Garda, il film Le Mura di Bergamo, in anteprima mondiale al 73° Festival Internazionale del cinema di Berlino. Sarà presente in sala il regista Stefano Savona (venerdì 26 maggio, ore 21.00). 
  • Il tocco di Piero di Massimo Martella, che realizza un ritratto inedito di Piero Umiliani, jazzista geniale, che rivive attraverso i ricordi, ma soprattutto grazie alla sua indimenticabile musica per il cinema. Il film rientra nell’ambito della rassegna Il cinema del reale (sabato 27 maggio, ore 17.30) 
  • Le proprietà dei metalli di Antonio Bigini, un esordio contro corrente che dietro i superpoteri di un ragazzino ne racconta invece la sensibilità e la solitudine. 

 

 

In programma le rassegne: 

  • Prosegue la rassegna Tarantino Roots con Fuga da Alcatraz (1979) diretto da Don Siegel, in lingua originale (giovedì 25 maggio, ore 21.00).
  • Luce della montagna al cinema con il film Utama – le terre dimenticate, pluripremiata opera prima di Alejandro Loayza-Grisi che vede protagonista una famiglia quechua alle prese con il dramma della siccità, nella spettacolare cornice dell’altopiano sudamericano, a più di 3.500 metri sul livello del mare.
  • Non manca l’appuntamento con Piccolo Eden che ripropone Yakari – un viaggio spettacolare di Toby Genkel e Xavier Giacometti, adattamento cinematografico di uno dei fumetti per bambini più diffusi e amati in Europa (domenica 28 maggio, ore 15.00). 
  • Ciak Europa! con il quinto appuntamento che propone l’ultimo film di Luis Buñuel, Quell’oscuro oggetto del desiderio. Pellicola solida e lucida, sceneggiata insieme a Jean-Claude Carrière sulla base del romanzo La donna e il burattino di Pierre Louÿs (lunedì 29 maggio, ore 21.00). 

 

In versione restaurata, il film Toto le héros – Un eroe di fine millennio di Jaco Van Dormael, che ha avuto immediato successo di critica e pubblico in tutta Europa e vincitore della Caméra d’or al Festival di Cannes 1991. 

Per concludere, Mon crime diretto da François Ozon, libero adattamento dell’omonima pièce del 1934 di Georges Berr & Louis Verneuil nonché smagliante manifesto femminista.  

 

IL PROGRAMMA

TARANTINO ROOTS 

FUGA DA ALCATRAZ
di Don Siegel (USA 1979, 112′, v.o. sott.ita)
L’undici giugno 1962 tre reclusi evasero dalla terribile prigione-fortezza di Alcatraz. Nessuno era mai riuscito a portare a buon fine una fuga, in ventisei anni di funzionamento della casa di pena; ma Frank Morris e i due fratelli Anglin ci riuscirono. Questa la storia, realmente accaduta, narrata nel film.
In collaborazione con Duels.it / Blue Velvet
Giovedì 25 maggio, ore 21.00 (v.o. sott.ita) (1)  

VERSIONE RESTAURATA

TOTO LE HÉRO – UN EROE DI FINE MILLENNIO 

di  Jaco Van Dormael (Belgio/Francia/Germania 1991, 89’, v.o. sott.ita

In età ormai avanzata, ospite di una casa di riposo, Thomas detto Toto è ancora convinto che la sua vita non sia veramente la sua. Alla sua nascita sarebbe stato scambiato col vicino di casa, l’odioso e ricchissimo Alfred Kant. Toto ritiene l’usurpatore responsabile di tutte le sue disgrazie, soprattutto della morte tragica di sua sorella, e progetta dal fondo del suo letto e dei suoi incubi di vendicarsi di chi gli ha rubato la vita, la felicità, la ricchezza, l’amore della sua famiglia e della sua ragazza. Successo di critica e pubblico in tutta Europa e vincitore della Caméra d’or al Festival di Cannes 1991.
Giovedì 25 maggio, ore 18.30 (v.o. sott. ita) (1) e 20.00  (v.o. sott. ita)(2)
Venerdì 26 maggio, ore 19.15 (v.o. sott.ita) (1) 

PRIMA VISIONE 

PLAN 75

di Chie Hayakawa (Giappone/Francia/Filippine 2022, 113’)
Giappone, domani. Un programma governativo, il Piano 75, mira ad arginare quella che ormai è diventata un’emergenza nazionale: l’invecchiamento della popolazione. Da un lato, i costi pubblici del welfare. Dall’altro, appunto, la possibilità per gli anziani di ricorrere all’eutanasia di Stato in cambio di supporto logistico e finanziario. Vivere o morire non è un dilemma etico: è una questione di burocrazia. Basta aver compiuto 75 anni. Seguendo, tra gli altri, Michi, un’anziana che cerca solo di tirare avanti, Hiromu, un venditore del programma, e Maria, una giovane infermiera filippina, la regista Chie Hayakawa (Ten Years Japan) dipinge con grazia e naturalezza un rigoroso dramma sociale dove convergono distopia e realismo, indagine morale e riflessione civile. 

Plan 75, menzione speciale Caméra d’Or a Cannes 2022, vede scintillare l’eterno talento di Chieko Baisho nel ruolo di Michi: simbolo di un vecchio Giappone che cerca di resistere agli urti del tempo e della modernità. 

NOTE DI REGIA: 

Il Piano 75, nella realtà, non esiste, ma tutto ciò che viene rappresentato nel film, purtroppo, sì. A cominciare dalla pressione che la società esercita sugli anziani, fino a farli sentire inutili.

Venerdì 26 maggio, ore 17.00 (1) 

Sabato 27 maggio, ore 16.00 (1) e 20.00 (2) 

Domenica 28 maggio, ore 18.15 (1) e 20.00 (2) 

Lunedì 29 maggio, ore 20.00 (2) 

Mercoledì 31 maggio, ore 15.00 (1) e 21.00 (v.o. sott.ita)(1) 

FILM FESTIVAL DEL GARDA – PRIMA VISIONE  

LE MURA DI BERGAMO  

di Stefano Savona (Documentario, Italia 2023, 119’)
In ospedale, nel buio della notte, ci sono i corpi paralizzati di chi non riesce più a respirare. Medici e infermieri sono i custodi di questi corpi da consolare, da rianimare, da sedare, da smaltire, corpi che conservano in sé frammenti di memorie che emergono dal buio della coscienza. 

Dopo gli incubi di questa notte infinita, i sopravvissuti si risvegliano in una città sconosciuta. Il desiderio di fare ritorno a casa è forte ma altrettanto forte è il terrore di non ritrovare chi si era lasciato. Incrociano gli sguardi, cercando nei volti dietro le maschere un confronto e un conforto. Nei loro silenzi c’è il bisogno fortissimo di trovare le parole per cominciare a condividere quello che è successo ad ognuno di loro, la gratitudine e il senso di colpa per essere sopravvissuti. 

Il corpo della città è un organismo devastato che prova a reagire. Medici, infermieri, pazienti, volontari, e anche chi non ha vissuto direttamente il dolore della malattia, tutti cercano un proprio ruolo nel processo di guarigione della città. Raccogliere e raccontarsi le storie di chi non c’è più diventa una maniera per rielaborare il lutto privato e collettivo e per ragionare sul bisogno di una nuova ritualità della morte. 

Le Mura di Bergamo è un film che crea connessioni tra memoria e futuro, per accompagnare questa collettività, lungo le prime fasi della paziente opera di ricomposizione di quel tessuto intimo, familiare e sociale, che la pandemia ha lacerato. Il protagonista di questa storia è la città, un corpo sociale che, come ogni organismo vivente, è costituito innanzitutto dalle infinite connessioni tra le sue parti. Le parole, gli sguardi, i gesti, i silenzi che questa narrazione testimonia sono un tentativo di rendere conto di qualcuna di queste connessioni, con la speranza che, rendendole visibili, il racconto cinematografico possa contribuire a consolidarle. 

In anteprima mondiale al 73° Festival Internazionale del cinema di Berlino.
Sarà presente in sala il regista Stefano Savona. In collaborazione con Filmfestival del Garda. 

Venerdì 26 maggio, ore 21.00 (1) 

 

MON CRIME
di François Ozon (Francia 2023, 102’)
Nella Parigi degli anni Trenta, Madeleine, un’attrice giovane e bella ma priva di denaro e senza talento, viene accusata dell’omicidio di un famoso produttore. Con l’aiuto dell’amica Pauline, giovane avvocata disoccupata, viene assolta per legittima difesa. Per Madeleine comincia così una vita di fama e successo, finché la verità non viene a galla.

Uno smagliante manifesto femminista, più sovversivo di quanto le sue ‘buone maniere’ lascino intendere. Libero adattamento dell’omonima pièce del 1934 di Georges Berr & Louis Verneuil. 

Venerdì 26 maggio, ore 20.00 (2) 

Sabato 27 maggio, ore 15.00 (2) e 21.00 (1) 

Domenica 28 maggio, ore 16.00 (1) e 21.00 (v.o. sott.ita) (1) 

Lunedì 29 maggio, ore 17.00 (1) 

Martedì 30 maggio, ore 18.00 (1) 

Mercoledì 31 maggio, ore 18.30 (v.o. sott.ita) (1) 

 

LUCE DELLA MONTAGNA AL CINEMA

UTAMA – LE TERRE DIMENTICATE  

di Alejandro Loayza-Grisi (Bolivia/Uruguay/Francia 2022, 87’) 

Il tempo sembra scorrere lentamente nella lontana terra incrinata e arida dell’Altipiano boliviano, dove un’anziana coppia quechua, Virginio e Sisa, porta avanti un’umile routine. Quando il nipote Clever si presenta alla loro porta, Virginio si accorge subito che è lì solo per convincerli a trasferirsi in città. Il fatto che la siccità li abbia lasciati senz’acqua non aiuta la loro causa a restare. Il respiro pesante di Virginio tradisce la sua capacità di nascondere ciò che lo affligge e l’apparizione di un condor inizia a destare in lui uno strano presagio. Improvvisamente lo scorrere del tempo diventa più che mai prezioso e pone la coppia davanti a un dilemma: resistere nell’attesa delle piogge o seguire le orme di altri quechua e lasciare la loro casa per la città? 

Il film diretto dal giovane regista boliviano, è ambientato in uno dei territori più esposti e vulnerabili ai cambiamenti climatici sulla Terra e racconta il costo umano di questo cambiamento attraverso la storia dei suoi protagonisti, voci di una coscienza perduta e una saggezza che raramente viene ascoltata. “Gli ampi paesaggi, le riflessioni e i ritratti che mettono in risalto gli sguardi profondi dei personaggi sono i miei strumenti per raccontare una storia che interroga profondamente le questioni sociali, ambientali e umane in questi tempi di cambiamento” dichiara Loayza-Grisi tra i primi registi a portare sul grande schermo il fascino e la crudezza di una terra poco rappresentata, quasi dimenticata.
Il film ha vinto Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2022
In collaborazione con Brescia Photo Festival, CAI – CLUB ALPINO ITALIANO, Sezione Brescia. Ingresso ridotto per tutti i soci CAI (euro 5 anziché 6)
Sabato 27 maggio, ore 18.15 (1) (v.o. sott.ita)

IL CINEMA DEL REALE – PRIMA VISIONE 

IL TOCCO DI PIERO 

di Massimo Martella (Italia 2022, 112’)
Piero Umiliani è stato uno dei più importanti compositori italiani di colonne sonore. Per lui hanno suonato i più grandi jazzisti, non solo italiani. Il film racconta la sua parabola creativa, dagli inizi nel dopoguerra nelle orchestrine degli Alleati, alla prima colonna sonora italiana jazz per I soliti ignoti di Monicelli, a quelle per tanti film di genere degli anni Sessanta e Settanta. La sua musica – fu tra i primi a sperimentare quella elettronica in Italia – è stata riscoperta negli anni Novanta nelle discoteche, e i suoi suoni saccheggiati dai rapper.

Sabato 27 maggio, ore 17.30 (2)

 

PICCOLO EDEN 

YAKARI – UN VIAGGIO SPETTACOLARE

di Toby Genkel, Xavier Giacometti (Animazione, Belgio/Francia/Germania 2020, 82′)
Le vicende del piccolo indiano Sioux Yakari, che insieme alla sua tribù si prepara per migrare. Il lungo viaggio permetterà loro di seguire le orme di Little Lightning, un leggendario mustang che pare essere indomabile. Durante il tragitto, Yakari incontrerà un’altra leggenda, la Grande Aquila, che gli donerà una sua piuma e la capacità di parlare con gli animali. È grazie a questa sua nuova dote che il piccolo Sioux stringerà un’amicizia improbabile.
Domenica 28 maggio, ore 15.00 (2)

 

PRIMA VISIONE
LE PROPRIETÀ DEI METALLI
di Antonio Bigini (Italia 2023, 93’)

Anni Settanta. In un paesino di montagna, Pietro, un bambino cresciuto da un padre duro e asfissiato dai debiti, manifesta doti misteriose: piega metalli al solo tocco. Uno scienziato americano comincia a studiarlo. Gli esperimenti porteranno Pietro a contatto col mondo invisibile, dove le leggi della fisica lasciano il passo ai desideri più profondi.
Domenica 28 maggio, ore 17.30 (2) 

Lunedì 29 maggio, ore 19.00 (1) 

Mercoledì 31 maggio, ore 20.00 (2) 

CIAK EUROPA! 

QUELL’OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO 

di Luis Buñuel (Spagna/Francia 1977, 102’, v.o. sott.ita)
Il vecchio Mathieu si innamora pazzamente della giovane Conchita. Costei gli fa mantenere anche la madre e concede all’uomo quel tanto che basta per tenerlo legato. Il povero Mathieu è dunque costantemente frustrato, lotta disperatamente per liberarsi della ragazza, ma non ci riesce. Di lite in lite il vecchio e la ragazza continuano la loro tormentata relazione.

Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes.

Lunedì 29 maggio, ore 21.00 (v.o. sott.ita) (1)

Sala 1: (1); Sala 2: (2)

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NUOVO EDEN

via Nino Bixio, 9 – Brescia

  1. 030 8379404

info@nuovoeden.it 

www.nuovoeden.it

 

Biglietti: € 6 intero, € 5 ridotto, € 4,5 possessori Eden Card, € 3 Under 12

Prevendite online sul sito www.nuovoeden.it