Orgoglio Coldiretti

500 agricoltori bresciani a Travagliato per festeggiare gli 80 anni

della più importante Organizzazione agricola italiana

 

Dobbiamo ringraziare il nostro padre fondatore Paolo Bonomi che con una lungimiranza e visione ha cambiato la faccia dell’agricoltura, ha trasformato, grazie a una rivoluzionaria riforma agraria, la vita dei contadini, da mezzadri legati ai latifondisti, ad agricoltori. E con lui due altre grandi figure di spicco, Paolo VI e Alcide De Gasperi che hanno creduto nella trasformazione di un sistema mettendo al centro la difesa del reddito, la dignità dell’agricoltore e della sua famiglia senza mai perdere di vista l’identità e la distintività dei prodotti agricoli. Queste le parole di Laura Facchetti, presidente di Coldiretti Brescia in occasione della giornata “Orgoglio Coldiretti” durante la quale si è discusso delle sfide e delle opportunità che il settore agricolo sta affrontando: dalla raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti alla fauna selvatica, passando per le questioni ancora aperte in Europa e arrivando fino alla moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole.

Di tutto questo, e di tanto altro, si è parlato questa mattina a Travagliato, presso il Teatro  Micheletti, dove si è celebrata la Giornata Nazionale dell’Orgoglio Coldiretti con oltre cinquecento agricoltori provenienti da tutta la provincia di Brescia insieme al Direttore Massimo Albano, alla presidente Laura Facchetti e, ospite speciale, al presidente Coldiretti nazionale Ettore Prandini. Oggi, infatti, in tutta Italia si sono celebrati gli 80 dalla fondazione di Coldiretti oltre cento le assemblee che si sono svolte su tutto il territorio nazionale con oltre 50 mila agricoltori coinvolti dal nord al sud del Paese.

Tra i temi al centro dell’incontro c’è stata anche la necessità di garantire trasparenza sull’origine degli alimenti grazie alla raccolta di un milione di firme per promuovere una legge europea che imponga l’indicazione chiara dell’origine su tutte le etichette alimentari: “non possiamo permettere che l’ultima fase di  trasformazione consenta ad un prodotto estero di diventare italiano – precisa Laura Facchetti presidente di Coldiretti Brescia –  è necessario chiedere più controlli alle frontiere e per fare in modo che il principio di reciprocità venga applicato a tutti i prodotti esteri che devono rispettare le nostre stesse regole in tema di sicurezza, di sostenibilità ambientale e di diritti dei lavoratori.

E il tema della fauna selvatica è stato trattato dal direttore Massimo Albano che ha sottolineato le numerose richieste di sostegno fatte dalle imprese agricole, in particolar modo quelle della zona montana, e la necessità reale di interventi immediati e facili per trovare una soluzione definitiva al problema che diventa sempre più significativo. Per quanto riguarda la battaglia alla carne artificiale il direttore ha precisato: “è arrivato il momento di scendere tutti insieme in campo, a partire dalla scuola, non possiamo permettere che passi il concetto che con la produzione di  carne artificiale si riduca l’inquinamento, è ora di far chiarezza e con numeri alla mano abbattere le credenze popolari, si tratta di una vera e propria battaglia culturale”.

Numerosi altri i temi trattari durante l’incontro di questa mattina: dalla Legge di Orientamento alle opportunità con Campagna Amica, dal piano invasi alle pratiche sleali, dalla PAC alla moratoria dei debiti che hanno messo al centro sempre gli interessi dei nostri soci: “in questi ultimi mesi abbiamo incontrato oltre 2500 soci in 47 incontri, abbiamo ascoltato, discusso, ci siamo arricchiti e abbiamo rinvigorito un orgoglio per la nostra Coldiretti che oggi ci fa essere qui a festeggiare ottant’anni costellati da grandi battaglie e da  tantissimi successi che hanno cambiato, come abbiamo già detto, il volto dell’agricoltura e la vita degli agricoltori e dei consumatori” ha precisato la presidente Facchetti.

Le conclusioni dell’incontro al presidente nazionale Ettore Prandini che ha fatto sintesi sui numerosi argomenti trattati: “una giornata importante per la storia di Coldiretti utile anche per tracciare il programma di azioni da mettere in campo per i  prossimi mesi nei confronti dei soci agricoltori con particolare attenzione al tema della fauna selvatica rispetto all’azione delle Regioni, ma non solo, al centro anche la grande azione di carattere politico a livello europeo su tanti regolamenti che rischiano di incidere negativamente sul futuro delle imprese agricole”.

 

Focus infine sul tema della reciprocità: “le stesse regole imposte alle imprese agricole italiane – conclude Prandini –  devono valere anche quando noi importiamo prodotti provenienti da altri continenti o da altri paesi; diversamente tutto si traduce in una forma di concorrenza sleale”.