Opera for Peace, l’Accademia che dà futuro ai talenti della lirica

E’ andato in scena nella giornata di giovedi, a Villa Medici, il primo dei quattro concerti organizzati da Opera for Peace, associazione no-profit, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Fondazione BNP Paribas.  Sul palco si sono alternati 14 giovani provenienti da tutto il mondo, incluso Paesi in via di sviluppo o che si trovano in guerra. Grazie a corsi, masterclass e lezioni individuali, questi giovani aspiranti tenori diventeranno gli artisti del domani portando il proprio messaggio per la solidarietà, inclusione e un futuro migliore. Dalla sua fondazione, Opera for Peace ha formato oltre 150 professionisti.

Quattrodici giovani talenti da 11 Paesi e cinque continenti coinvolti, otto insegnanti di fama mondiale, due settimane di masterclass e seminari fra Roma e Parigi, due concerti a Villa Medici, uno al Campus international pour étudiants et chercheurs e l’ultimo all’auditorium del Musée Guimet. Sono questi i numeri più importanti della III edizione di “Opera for Peace Academy”, la prima Accademia lirica no-profit dedicata alla pace e alla giustizia sociale nel mondo. Ma non gli unici dati interessanti: perché all’evento 2024 sono pervenute oltre 360 domande di partecipazione da 76 Paesi. L’Italia diventa così promotrice di un importante cambiamento a livello mondiale.

Culmine di questa nuova stagione il concerto ospitato ieri sera all’interno della storica Villa Medici, nel cuore di Villa Borghese a Roma. Qui i giovani artisti, tutti fra i 21 e 36 anni d’età e provenienti da Paesi in guerra, in condizione di povertà estrema, dove i diritti civili sono negati o schiacciati da conflitti sociali e generazionali, si sono esibiti in un repertorio molto vario e “sfidante”. Accompagnati al pianoforte dal maestro Kamal Khan, direttore artistico e musicale, hanno celebrato compositori come Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi e, soprattutto, Giacomo Puccini nel centenario della sua morte con arie tratte da alcune delle opere più famose: Bohème, Tosca, Schicchi, Suor Angelica.

Nei giorni precedenti il concerto i 14 artisti, originari di Paesi come Martinique, Sud Africa, Kosovo, Ucraina e Uzbekistan, sono stati impegnati in masterclass, lezioni individuali e seminari, tenuti da alcuni dei più grandi artisti e maestri d’opera come Larry Brownlee, Kamal Khan, Rosetta Cucchi e Brian Jagde con l’obiettivo di migliorare le proprie performance.

Dalla sua fondazione nel 2019 a Roma, Opera for Peace ha già aiutato oltre 150 giovani a divenire professionisti nel campo della lirica, aprendo loro la strada ai più grandi palcoscenici del mondo fra cui La Scala di Milano, il Teatro dell’Opera di Roma e l’Opéra di Parigi. L’associazione no-profit, grazie alla fitta rete di partner e ambassador, si impegna attivamente nel sostenere, economicamente e didatticamente, i migliori talenti che, pur avendo grandi doti, non avrebbero avuto altrimenti questa possibilità perché provenienti da contesti socio-economici difficili.

Il progetto dell’Academy non sarebbe stato possibile senza il sostegno di sponsor come la Banca europea per gli investimenti, per il terzo anno al fianco di Opera for Peace, la Fondazione BNP Paribas e la Ville de Paris. Ma anche di partner come il Teatro dell’Opera di Roma, Luiss, Aimart, Moleskine e OperaVision, Opera Europa, Cité Internationale Universitaire de Paris, Ernst & Young, Sciences Po, Musée Guimet, Istituto Italiano di Cultura a Parigi, Spencer Stuart, Institute for Economics & Peace. E poi fondamentali sono gli ambassador e il team di Opera for Peace.

 

Julia Lagahuzère, Direttrice Generale di Opera for Peace: “La terza edizione di Opera For Peace Academy ci offre lo spunto per trarre un primo bilancio di attività: siamo orgogliosi di aver dato vita a un network così speciale e a una famiglia di artisti così varia e professionale. Abbiamo supportato giovani talenti da tutto il mondo, molti dei quali non avrebbero avuto la chance di calcare i più importanti palcoscenici del mondo. In cambio chiediamo loro di essere fonti di inspirazione per le future generazioni di artisti e di pubblico. Questo ‘patto sociale’ è la nostra peculiarità e il cuore della nostra organizzazione. Al nostro programma individuale e ‘cucito su misura’, che tiene conto anche dei suggerimenti di ambassador e advisor, fra i migliori nello scenario lirico mondiale, possono accedere soltanto quei giovani che ci colpiscono non solo per il loro eccezionale talento, ma anche per la loro forte motivazione, l’impegno ad aiutare i futuri artisti, il loro senso di responsabilità sociale e il desiderio di divenire ‘Cittadini-Artisti’ desiderosi di contribuire positivamente nelle community artistiche”.

“Come Banca dell’Unione europea, la BEI ha il privilegio e la responsabilità di guidare il cambiamento positivo nella società.  Sostenere la missione di Opera for Peace non solo favorisce lo sviluppo del talento e dell’arte, ma anche la costruzione di un mondo più inclusivo e solidaleTop of Form

,” ha commentato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente BEI.

OPERA FOR PEACE

Fondata nel 2019, Opera for Peace è un’organizzazione internazionale per giovani talenti della musica lirica: attiva in sei continenti, si propone di mettere in connessione, supportare e promuovere gli artisti attraverso la sua rete di partner, advisor e ambassador. In più si propone come guida per gli artisti provenienti da contesti difficili e disagiati che non hanno possibilità di intraprendere una carriera nell’arte lirica. Opera for Peace si fa inoltre promotrice di valori come pari opportunità, giustizia sociale, equità e inclusione. Dove presente, offre supporto, tutoraggio, emancipazione e, soprattutto, la possibilità di entrare in una comunità culturale davvero internazionale.