Cos’è il 5X1000: breve guida informativa

Introdotto con la finanziaria 2006, confermato dalle successive leggi finanziarie e stabilizzato in via definitiva nel 2014, il 5X1000 è una somma che ogni contribuente può scegliere di destinare, senza alcun costo aggiuntivo o extra, a specifici Enti no profit iscritti presso l’elenco dei beneficiari dell’Agenzia delle Entrate, durante la Dichiarazione dei Redditi annuale.

Per chi si sta chiedendo cos’è il 5×1000 nello specifico, ecco la risposta: si tratta di una quota percentuale sull’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) che, se non destinata volontariamente, rimane
automaticamente nelle casse dello Stato. Tutti possono donare il 5×1000, anche chi non è tenuto a fare la Dichiarazione dei Redditi.

Come donare il 5X1000 tramite Dichiarazione dei Redditi

Scegliere dove e a chi destinare il 5X1000 è una pratica estremamente semplice. Se si presenta la Dichiarazione dei Redditi tramite 730 o tramite Certificazione Unica, nella sezione dedicata (che si presenta con appositi riquadri, ognuno riguardante uno specifico settore di intervento) è necessario apporre la propria firma e inserire il codice fiscale dell’Ente destinatario. Lo stesso procedimento vale anche per chi compila il Modello Unico persone fisiche, con l’unica differenza che le donazioni dell’8X1000 e del 5X1000 sono nella stessa pagina.
Come donare il 5X1000 senza Dichiarazione dei Redditi I contribuenti che, per diversi motivi, non hanno l’obbligo di presentare la Dichiarazione dei Redditi, possono donare il 5×1000 compilando una scheda integrativa ad hoc all’interno del CU e consegnandola a una Banca o a un ufficio postale in busta chiusa, con la dicitura “scelta per la destinazione del 5X1000 dell’IRPEF” e l’indicazione di nome, cognome e codice fiscale del contribuente.

 

Cosa succede se si sbaglia a compilare il 5X1000

 

Per quanto destinare il 5X1000 sia estremamente semplice, può capitare di incorrere in qualche errore. Ad esempio, è possibile ricordarsi di mettere la propria firma, ma non di inserire il codice fiscale dell’Ente scelto come beneficiario. In questo caso, il 5×1000 verrà proporzionalmente ripartito tra le Associazioni appartenenti alla stessa categoria su cui si è messo la firma. Se invece ci si dimentica di firmare, la
quota del 5X1000 sarà comunque versata (in quanto tassazione IRPEF), ma andrà direttamente allo Stato.

 

Quali sono gli Enti beneficiari del 5X1000

 

Il 5X1000 può essere destinato a categorie specifiche di Associazioni, cioè quelle che operano nella ricerca scientifica e sanitaria, agli Enti che si occupano della tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e del sostegno e gestione del territorio e delle aree protette, le attività sportive a carattere dilettantistico e tutte le Associazioni e Onlus con rilevanti finalità sociali (enti del Terzo Settore iscritti nel registro unico nazionale del Terzo Settore), escluse le Imprese sociali di natura societaria. Anche i Comuni possono essere destinatari del 5X1000, ma con obbligo di investire i soldi ricevuti in attività sociali utili per la comunità.

 

Differenza tra 5X1000, 8X1000 e 2X1000

 

In Italia, oltre al 5X1000, esistono altre due misure di sussidiarietà fiscale che permettono al contribuente di scegliere dove devolvere parte delle imposte sul proprio reddito, che hanno formule di destinazione diverse. La prima è il 2X1000: si tratta di una particolare forma di finanziamento pubblico ai partiti (istituita nel 2014 e che ha sostituito i rimborsi elettorali) da poter destinare ad uno dei partiti politici
che hanno aderito al protocollo d’intesa. C’è poi l’8X1000 (nato nel 1984 in seguito ad un concordato tra Stato e Chiesa), che prevede di poter destinare la quota allo Stato o a confessioni religiose che hanno stipulato il protocollo d’intesa e che operano su progetti umanitari, assistenziali o di tutela.