“Ennesimo attacco dell’Europa agli agricoltori” e proteste degli agricoltori
Oggi, nel corso del voto in plenaria sull’accordo interistituzionale “Ripristino della natura”, il Parlamento europeo ha emesso un verdetto che rappresenta un duro colpo per gli agricoltori. L’accordo in questione, sostiene l’Onorevole Danilo Oscar LANCINI (Lega) “è l’ennesima mazzata inflitta dal Parlamento a un settore cruciale per la nostra comunità, ovvero l’agricoltura”.
La “democrazia made in EU” prosegue LANCINI “ha assunto una connotazione sconcertante, evidenziata dal totale abbandono del mandato negoziale da parte del relatore socialista del provvedimento nel corso del trilogo. Ciò assume un significato ancora più profondo considerando che solo pochi mesi fa, il Parlamento aveva respinto questa stessa proposta. Il risultato è un ritorno alla proposta iniziale, dannosa per agricoltura e pesca, come se ciò che fosse stato respinto dalla porta potesse tranquillamente rientrare dalla finestra: è questa democrazia?”.
Il voto di oggi, secondo LANCINI, rappresenta un ennesimo schiaffo agli agricoltori, proprio mentre le proteste sono in corso a Bruxelles. Una parte di questo Parlamento e la Commissione sembrano chiaramente additare gli agricoltori come responsabili del cambiamento climatico, ma lo fanno in modo celato, quasi subdolo.
“La Lega” afferma LANCINI “ha proposto il rigetto del provvedimento, riconoscendo l’ennesimo attacco rivolto al nostro settore agricolo. È fondamentale sottolineare che, in vista di futuri sviluppi, è importante non dimenticare chi ha votato a favore di tali provvedimenti. I voti sono stati espressi per appello nominale, e pertanto, sono verificabili da tutti sul sito del Parlamento europeo. E noi non abbiamo paura di vedere chi ha votato cosa”.
Questo verdetto richiede un’attenzione particolare, poiché impatta non solo sulle vite degli agricoltori, ma anche sulla fiducia nella democrazia stessa. L’Eurodeputato Danilo Oscar LANCINI è determinato nel perseguire trasparenza e giustizia per coloro che lavorano instancabilmente per preservare il nostro ambiente e il nostro settore agricolo.
