Il 17 novembre il convegno “Le trappole del politicamente corretto”

Introduce: Giulio Arrighini, Responsabile di Autonomia e Libertà per Brescia Modera: Francesca Losi, Giornalista

Interviene: Valentino Rubetti, Filosofo, sociologo e antropologo

Conclude: Roberto Castelli, Presidente di Autonomia e Libertà, ex Ministro della Giustizia

 

Il politicamente corretto è diventato, di fatto, una dittatura strisciante del pensiero unico contro la libertà di parola e di pensiero, libertà che negli ultimi anni si sono progressivamente ristrette, in modo spesso non chiaramente percepibile, tuttavia irresistibile.

Secondo un metodo ormai codificato, le parole vengono manipolate, distorte, usate contro gli avversari politici come una clava: è il caso dell’ormai “classica” accusa di razzismo e xenofobia, ad esempio.

Dal linguaggio ritenuto scorretto, si è passati a veri e concreti condizionamenti dei comportamenti e degli assetti politici e sociali in Occidente. E vi è già chi ha proposto, anche in Italia, la perseguibilità penale per chi si oppone a questa polizia del pensiero che agisce contro la libertà di opinione dei singoli.

L’Associazione Autonomia e Libertà, fondata nel giugno del 2021, si riconosce nei valori dell’identità, dell’autodeterminazione, dell’autonomia, delle libertà inalienabili e della fratellanza fra i popoli. A seguito dei risultati del referendum consultivo tenutosi il 22 ottobre 2017, che vide la partecipazione di

5.300.000 elettori di Lombardia e Veneto, venne avviato formalmente il negoziato con il Governo per l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Poi l’Autonomia è stata di fatto eliminata dal dibattito politico per anni, fino alla nascita dell’Associazione fondata da Roberto Castelli; ad oggi conta soci in tutto il Nord, e si afferma come un sicuro riferimento per gli autonomisti, federalisti, indipendentisti che sono alla ricerca di una casa politica e culturale.

L’associazione è impegnata in un costante sforzo di attualizzazione del patrimonio ideale e della cultura politica autonomista rispetto al contesto degli Anni ‘80 e ‘90 del Novecento italiano. In

particolare, si inserisce nell’attuale dibattito sull’Autonomia, cercando di “ri-alfabetizzare” un

pubblico sempre più vasto sui temi della Questione settentrionale, del residuo fiscale, dell’identità regionale, della scuola come Istituzione cardine di ogni politica culturale.

Roberto Castelli, Ministro della Giustizia nei governi Berlusconi II e III (2001 – 2006) e Viceministro

presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il governo Berlusconi IV (2009-2011). Deputato e Senatore della Repubblica dal 1992 al 2013, su nomina di Attilio Fontana è stato il Presidente dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, la più grande infrastruttura autostradale italiana in costruzione.