GAM Team: Matteo e Michele Lamberti protagonisti alle Universiadi

Sei medaglie e una prova da incorniciare

L’avventura di Matteo (‘99) e Michele (‘00) Lamberti alle Universiadi di Chengdu si è chiusa nel migliore dei modi. In Cina i due fratelli della GAM Team, tesserati rispettivamente per il Gruppo Sportivo Carabinieri e le Fiamme Gialle, si sono presi la scena conquistando la bellezza di sei medaglie. Un risultato di assoluto prestigio che li riposiziona come protagonisti assoluti sullo scacchiere delle manifestazioni internazionali e rilancia le ambizioni per la prossima stagione.

 

Matteo Lamberti | 400 e 800 stile d’oro, la 4×200 vale la medaglia d’argento

Fin dal debutto si era capito che Chengdu avrebbe regalato soddisfazioni enormi. Matteo ha subito rotto il ghiaccio nel migliore dei modi prendendosi la scena nei 400 stile libero. Conquistata la finale in scioltezza ha poi sbaragliato la concorrenza fermando il cronometro a 3.48.65, davanti al brasiliano Oliveira de Moraes e al giapponese Imoto.

Soddisfazione che si è poi raddoppiata quando si è trattato di competere negli 800 stile. Anche qui nessun dubbio: Matteo ha infilato una prestazione di grande livello ed è riuscito a trionfare in 7.54.12, seguito sul podio dal nipponico Kaito Tabuchi e dall’altro azzurro Ivan Giovannoni.

Tra un oro e l’altro Matteo ha messo al collo anche l’argento della 4×200 stile libero con Alessio Proietti Colonna, Giovanni Caserta e Davide Marchello. Il quartetto italiano ha concluso la prova in 7.15.34, con Matteo che ha nuotato la frazione di competenza (la terza) in 1.48.72.

Michele Lamberti | 100 dorso d’argento, nei 50 arriva il bronzo

In quello che giocoforza era diventato l’appuntamento più importante della sua stagione Michele Lamberti si è fatto trovare pronto. Alla prova dei fatti le medaglie sono tre, due individuali ed una per la partecipazione alle batterie delle staffette.

Michele ha rotto il ghiaccio con i 100 dorso, gara in cui ha dato vita a un emozionante testa a testa con il compagno di nazionale Simone Stefani. Il crono finale, 54.02, vale la medaglia d’argento a soli 7 millesimi dall’oro universitario di Stefani e sancisce il ritorno di Michele a grandi livelli, dopo un periodo difficile con alcuni intoppi incontrati lungo la preparazione.

La sfida con Stefani si è poi rinnovata anche nei 50 dorso, dove Michele è riuscito a esprimere ancora una volta una prova più che soddisfacente. Il crono finale di 25.09, a 11 centesimi dal compagno di nazionale gli è valso la medaglia di bronzo. Bravo il rumeno Andrei Mircea Anghel bravo a inserirsi tra i due azzurri.

Il medagliere si completa poi con la medaglia d’argento nella staffetta 4×100 mista. Qui Michele ha preso parte alle batterie, contribuendo in modo importante alla qualificazione del quartetto azzurro per la finale. Da regolamento, benché non abbia preso parte alla gara conclusiva, dove gli azzurri sono arrivati secondi, Michele ha potuto vestire l’argento. Una soddisfazione che si aggiunge a tutte le altre e vale da nuovo punto di partenza per il futuro.