Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo: un grande successo di ingressi

Grazie alla loro qualità scientifica, le mostre organizzate dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo e curate da Davide Dotti continuano ad attrarre il pubblico.

 

Anche Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo non fa eccezione. La rassegna, che si è chiusa domenica 11 giugno 2023, a Palazzo Martinengo a Brescia, è stata infatti ammirata da 45.117 persone.

 

Ottimo è il dato dei gruppi organizzati – 671 – provenienti da tutta Italia e quello delle scolaresche – 707 – che sono giunte a Brescia da diverse province della Lombardia.

 

Si segnala inoltre che il 72% dei visitatori adulti è giunto da fuori la provincia di Brescia e il 9% dall’estero, a dimostrazione di come la mostra sia riuscita ad affascinare un pubblico non solo nazionale ma anche internazionale.

 

“È diventata una piacevole consuetudine commentare i dati dei visitatori alle iniziative espositive organizzate dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo – afferma il suo presidente, Roberta Bellino –. Il risultato è ancora straordinario; con questa, siamo arrivati a oltre 350.000 visitatori in sette anni, numeri davvero significativi che hanno determinato notevoli ricadute economiche sia per la città e che per la provincia di Brescia”.

“In tutto questo tempo – prosegue Roberta Bellino – siamo riusciti a fidelizzare il pubblico alle nostre proposte, al punto che stiamo già ricevendo richieste per sapere quale sarà il prossimo evento. Il nostro successo è però frutto di un lavoro di équipe; a partire dalla parte scientifica, magistralmente assolta da Davide Dotti, senza dimenticare l’apporto dei partner istituzionali che hanno concesso il patrocinio: la Provincia di Brescia, il Comune di Brescia, la Fondazione Provincia di Brescia Eventi e, quest’anno, il Comune di Bergamo”.

 

“Al di là del dato prettamente numerico – sottolinea Davide Dotti -, che è estremamente positivo, ciò che più mi ha gratificato da curatore della mostra sono stati gli apprezzamenti che ho ricevuto per il percorso espositivo ideato per quest’anno così speciale dove, andando oltre la pittura, ho affrontato al piano nobile del Palazzo quattro temi che caratterizzano l’identità storica e culturale di Brescia e Bergamo come la gastronomia, la musica, l’architettura e i due grandi papi del XX secolo”.

 

L’esposizione, inserita nel palinsesto di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”, ha messo in dialogo la cultura e la produzione artistica espressa dalle due città durante i quasi quattro secoli di dominazione veneziana, presentando una selezione di oltre ottanta capolavori provenienti da collezioni pubbliche e private sia italiane che estere, che ha dato vita a un vero e proprio derby culturale e artistico: i lavori dei grandi maestri bresciani del Rinascimento quali Foppa, Moretto, Romanino, Ceruti, Savoldo e Gambara sono stati messi a confronto con quelli dei bergamaschi Moroni, Palma il Vecchio, Cariani, Previtali e Lotto – che visse e lavorò per oltre dodici anni nella Città dei Mille – per comprendere come il comune substrato culturale lombardo, ravvivato dalle novità proposte dai pittori veneziani (Bellini e Tiziano in primis), abbia dato vita a linguaggi espressivi in alcuni casi similari, in altri antitetici.