Il 2022 si chiude con un numero di imprese registrate all’anagrafe camerale di Brescia in linea col 2021

Il 2022 si chiude con un numero di imprese registrate all’anagrafe camerale di Brescia pari a 118.224, pressoché in linea col 2021 (-0,4%).

Dall’analisi dei flussi della natalità d’impresa, realizzata dal Servizio Studi della CCIAA di Brescia, emerge che da gennaio a dicembre 2022 sono state avviate 6.695 imprese, in calo del 2,3% sul 2021 anno caratterizzato da un rimbalzo delle iscrizioni dopo la sospensione dell’iniziativa imprenditoriale che aveva caratterizzato tutto il 2020, anno più acuto dell’emergenza sanitaria.

Sul fronte della mortalità d’impresa nell’anno appena concluso sono complessivamente 7.239 le imprese cancellate dall’anagrafe camerale bresciana di cui 1.806 sono cessazioni di ufficio ovvero cancellazioni di posizioni, formalmente ancora attive ma in realtà non più operative, disposte da provvedimenti delle Camere di Commercio. Tali cancellazioni sono fortemente aumentate rispetto agli anni precedenti (nel 2021 sono state 326 le cancellazioni d’ufficio). Le cessazioni dichiarate dalle imprese ammontano a 5.433, anch’esse in aumento del 4,4% sul 2021. L’aumento delle cessazioni è anche imputabile a un recupero delle mancate chiusure durante il periodo dell’emergenza sanitaria: il biennio 2020-2021 è stato infatti caratterizzato da un livello particolarmente basso di mortalità imprenditoriale, in quanto le imprese hanno ritardato le chiusure in attesa dei ristori statali.

 

“Il 2022 si è chiuso confermando la  vivacità del tessuto imprenditoriale bresciano – commenta il Presidente della Camera di Commercio di Brescia, Ing. Roberto Saccone – che ha visto in positivo il bilancio tra avvii e cessazioni.  Il saldo tra aperture e chiusure si chiude infatti con un surplus di 1.262 imprese tra gennaio e dicembre, corrispondente a una crescita dell’1,06% rispetto all’anno precedente. Di fatto, si è tornati ai livelli pre-pandemici (+0,6% rispetto al 2019).

Da evidenziare il dato riferito al comparto artigiano che chiude il terzo trimestre con un bilancio positivo di 291 imprese, saldo migliore dell’ultimo decennio. Anche nel 2022 il settore costruzioni ha dato un importante contributo alla crescita del sistema imprenditoriale bresciano (+394 imprese, con un incremento del 2,2%).

Di rilievo poi, nel settore dei servizi, la crescita delle attività professionali, scientifiche e tecniche, dove si registra un incremento di 377 imprese (+5,9% rispetto al 2021), delle attività di informazione e comunicazione (+102 unità corrispondenti a un incremento del 3,7%). Maggiori difficoltà si registrano, invece, nei comparti del commercio  (-83 unità) e dei servizi di alloggio e ristorazione (-44 unità) . Continua, infine, il trend numericamente negativo del comparto del manifatturiero (-50 unità) che però si spiega con il fenomeno dei profondi mutamenti che lo stanno interessando e che vede crescere il numero di realtà più strutturate (con una crescita delle società di capitali + 2,9%) ” .

 

Dal confronto territoriale il risultato bresciano è migliore del dato nazionale che segna un aumento del numero delle imprese dell’0,8% e pressoché in linea col dato lombardo (+1,2%).

 

Artigianato – Il comparto artigiano chiude il terzo trimestre con un bilancio positivo di 291 imprese, il saldo migliore dell’ultimo decennio. Il saldo è stato determinato da 2.229 iscrizioni di nuove realtà imprenditoriali- in aumento del 6,6% sullo stesso periodo dello scorso anno- e di 1.938 chiusure volontarie (al netto delle cancellazioni d’ufficio) anch’esse in aumento del 7,3% su base annua. A fine 2022 sono 33.222 le imprese artigiane registrate al Registro Imprese di Brescia, in aumento dello 0,9%.

Il bilancio dei settori – Per quanto riguarda i settori la maggior parte mostra un segno positivo, le costruzioni (+394) che riportano un aumento del 2,2%, su cui ha inciso la forte vitalità dell’artigianato, si confermano il traino.

La crescita del numero di imprese resta stimolata dall’ampio comparto dei servizi, che rappresenta il 35,5% delle imprese bresciane, segnando un significativo aumento (+1,3% rispetto al 2021) a prosecuzione di un trend espansivo ininterrotto da oltre un decennio. Nel dettaglio la dinamica dei servizi dell’ultimo anno è stata stimolata dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+377 imprese pari al 5,9% rispetto al 2021); dalle Attività Immobiliari (+ 197 imprese corrispondenti a +2,2%); dai servizi di supporto alle imprese (+111 imprese; pari al 2,6%) e da quelli di informazione e comunicazione (+102 unità corrispondenti a un incremento del 3,7%).

A chiudere in negativo, invece, sono stati il commercio (-83), le attività manifatturiere (-50) e i servizi di alloggio e ristorazione (-44).

L’organizzazione giuridica – Sul fronte organizzativo la crescita della base imprenditoriale bresciana si conferma trainata dall’aumento delle società di capitali che segnano una nuova accelerazione (+2,9%) a prosecuzione di un trend crescente in atto da tanti anni e che concorre ad aumentare la loro presenza nel tessuto imprenditoriale: sono, infatti, 38.489 le società di capitale pari al 32,6% del totale.

Quanto alle imprese individuali che rappresentano l’organizzazione più diffusa in provincia concentrando il 48% delle imprese del territorio, il 2022 si chiude con un leggero incremento pari allo 0,6%.

Le società di persone riportano un nuovo arretramento (-1,0%) che consolida il trend decrescente in atto nell’ultimo decennio.

Il leggero aumento anche le Altre forme organizzative (-0,8% rispetto al 2021) che rappresentano una quota esigua (2,5%) tra le organizzazioni scelte per l’avvio d’impresa in provincia.