Florovivaisti: attenzione alle pratiche sleali

Si è svolto nei giorni scorsi, presso la sede della Cassa Padana di Brescia, l’incontro dedicato alle pratiche commerciali sleali che colpiscono anche il settore del florovivaismo.

“Il settore agricolo per troppi anni ha subito il bello e il brutto delle istituzioni e degli industriali – commenta il direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano – auspichiamo che, queste regole che entrano in campo, fungano da difesa per le nostre aziende agricole. Sono 16 – conclude il direttore Albano – le pratiche sleali che abbiamo codificato nei vari settori, è importante sapere come difendersi e come approcciarsi a queste nuove regole”.

Presenti al convegno, oltre ai produttori bresciani, il presidente dell’associazione Florovivaisti Bresciani Fausto Dester, Lorenzo Bazzana dell’area azione economica di Coldiretti e Nada Forbici presidente di Assofloro che ha trattato il tema dell’accordo quadro utile e necessario per regolamentare gli scambi commerciali tra i diversi livelli del comparto florovivaistico.

La legge, approvata da Governo lo scorso novembre in attuazione alla direttiva europea sulle pratiche sleali commerciali, mette al bando 16 pratiche commerciali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti.

Si concretizza finalmente un percorso virtuoso finalizzato a garantire una equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera proprio in un momento si aggrava la situazione di molte imprese agricole costrette a vendere sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole i rincari energetici e le speculazioni. – spiega Nada Forbici – questa è una norma voluta ed accompagnata dalla nostra organizzazione che si applica a tutti i settori e abbraccia tutta la catena commerciale esclusi i consumatori. Oggi siamo in grado di mettere a disposizione delle imprese agricole associate i contratti e gli accordi quadro nel rispetto dei termini di legge e con un livello di flessibilità molto alto. Dobbiamo agire, e questa legge ce lo consente, per ristabilire rapporti chiari e riportare equilibrio sul mercato”.

 

In provincia di Brescia sono presenti circa 1330 aziende florivivaistiche di cui una parte iscritte all’Associazione Florovivaisti di Brescia, nata nel 1975, oggi presieduta dall’imprenditore bresciano Fausto Dester, in Lombardia la filiera dei florovivaisti è composta da oltre 9 mila imprese attive sia nella coltivazione che nella manutenzione e gestione del verde, che danno lavoro a oltre 14 mila persone.