Metallurgica San Marco festeggia i suoi primi cinquant’anni. Inaugurata la scultura di Edoardo Ferrari

Metallurgica San Marco quest’anno festeggia i cinque decenni dalla nascita. Un’azienda in costante crescita, nata dall’iniziativa delle famiglie Gambarini e Forelli, tutt’ora al timone di MSM. L’impresa, che ha sede a Ponte San Marco, frazione di Calcinato, fa parte di Metallurgica Group assieme a Cidneo Metallurgica.

Sono entrambe storiche realtà imprenditoriali bresciane specializzate nel settore dell’ottone. Per festeggiare il cinquantenario, Metallurgica San Marco ha organizzato nella sede di Ponte San Marco uno speciale tour per presentare la realtà aziendale e celebrare l’inaugurazione di una scultura d’eccezione.  Dopo il welcome coffee e il momento istituzionale con le interviste al CEO Marco Gambarini e all’artista Edoardo Ferrari, è stato possibile visitare l’azienda fresca di un nuovo e importante intervento di riallestimento. Successivamente si è svolta l’inaugurazione alla presenza delle autorità locali, della scultura intitolata “Un cuore d’Ottone” realizzata da Ferrari e collocata nella rotonda di fronte a Metallurgica San Marco, su via Statale.

Si tratta di una scultura di ottone da due tonnellate a forma di cuore che rappresenta sia la passione aziendale per il materiale che ha accompagnato Metallurgica San Marco fino all’importante traguardo dei suoi primi cinquant’anni, sia la spinta alla solidarietà e al dono. L’opera, commissionata da Metallurgica San Marco, si inserisce tra le diverse attività che l’azienda ha dedicato alla cittadinanza di Calcinato. E vuole essere, insieme all’attenzione a diverse attività bisognose e associazioni calcinatesi, una dimostrazione di vicinanza alla cittadina in cui ha sede. Il lavoro di progettazione e di realizzazione dell’opera è durato due anni. Il materiale impiegato, con l’eccezione del marmo sul quale poggia l’opera, è stato esclusivamente l’ottone, l’elemento principe in Metallurgica San Marco.

“In quest’anno molto importante per Metallurgica San Marco e in cui celebriamo i nostri primi cinquant’ anni abbiamo pensato di donare alla città, che da generazioni ci ospita e alla quale siamo molto legati, una scultura che portasse un messaggio positivo e di valore – racconta Marco Gambarini, Ceo di Metallurgica San Marco – . Edoardo Ferrari attraverso la sua arte ha creato un’opera che non solo ci rappresenta come azienda ma anche come team, raccontando la passione e l’impegno che ogni singolo all’interno dell’impresa mette per la crescita comune”. Gambarini conclude: “Ringrazio di cuore Ferrari che è riuscito a trasmettere questo duplice messaggio. Il significato più profondo dell’opera è quello della condivisione”.

La scultura, che prima di essere collocata a Ponte San Marco è stata esposta temporaneamente, dal 2 settembre al 12 settembre in Corsia del Gambero, a Brescia, rappresenta un cuore d’ottone frastagliato, scartato dal suo involucro. A guidare Ferrari, noto per la sua sensibilità artistica nei confronti dell’arte sacra, è stato il desiderio di realizzare un’opera che possa ispirare chi la guarda.

“L’opera, proprio perché posizionata all’interno di una rotonda, vuole essere percepita con immediatezza, rimanendo nel subconscio dello spettatore quasi come un flash impresso nella memoria – spiega Edoardo Ferrari –  La scelta del soggetto dunque è ricaduta su uno dei simboli più conosciuti e usati al nostro tempo, anche a livello digitale, un cuore. La superficie frastagliata, consumata, simboleggia l’essersi già “dato”, donato agli altri.  Il cuore esce dal suo involucro, costruito con l’ottone che Metallurgica San Marco lavora con professionalità e passione da tre generazioni.  È proprio questa “passione” per la materia prima che viene rappresentata dal cuore. Il messaggio che vuole trasmettere  alle persone che vedranno l’opera è l’invito a lasciar cadere il velo che copre il cuore ed aprirsi al dono. Essere autentici, generosi, solidali, ancor più nel delicato momento storico che stiamo vivendo, con la pandemia e la guerra, non è solo un invito ma una necessità”.