“Nessun uomo è un’isola”: la Sirmione silenziosa raccontata dalle immagini di Cristina Treccani e Antonello Perin

Il lockdown raccontato con la forza e con la fermezza della fotografia. Una Sirmione che resterà nella mente di molti grazie ad un lavoro ideato, sviluppato e realizzato da Antonello Perin e Cristina Treccani; un quadro del territorio della perla del Garda al tempo dell’emergenza Covid19 e del lockdown che ha costretto i cittadini nelle proprie abitazioni per lungo tempo.

“Volevo descrivere con l’immediatezza dell’immagine ciò che tutti abbiamo vissuto sulla nostra pelle come uno schiaffo. Dall’8 marzo al 29 maggio Cristina ed io abbiamo immortalato la quotidianità di Sirmione, molto lontana da quella che eravamo abituati a vivere, una quotidianità fatta di silenzi, pause, spazi vuoti, disperazione, solidarietà e speranza” racconta Antonello Perin. “Volevo che restasse un ricordo e una traccia di quello che stava succedendo. Insieme a Cristina ho scattato quasi 15000 fotografie in questo periodo, ne abbiamo selezionate 145 e abbiamo creato un video fotografico della durata di circa 10 minuti intitolato Nessun uomo è un’isola, visionabile a questo link > https://we.tl/t-YJl3EPPFBP”.

Gli scatti, allestiti presso l’Hotel Catullo di Sirmione, sono stati inoltre raccolti in un mini book in edizione limitata stampato e numerato, in ricordo di questo particolare e intenso periodo storico.

“Video ed immagini ci riportano con straordinaria immediatezza alle inedite e inimmaginabili difficoltà e sofferenze di quei momenti – è il commento di Luisa Lavelli – ci raccontano della bellezza di Sirmione e ci fan da monito sulla nostra fragilità, soprattutto ora che l’emergenza sta tornando. Con un grazie immenso a Cristina e ad Antonello”.