L’associazione Amici di Palazzo Martinengo dona 10.000 euro a sostegno della ricerca sul cancro

In occasione della mostra Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo, tenutasi a Palazzo Martinengo a Brescia dal 21 gennaio all’11 giugno scorsi, l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, organizzatrice dell’evento, si è fatta promotrice di una importante iniziativa benefica a sostegno della lotta contro il cancro, con l’obiettivo di sostenere la migliore ricerca per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori.

La “Molecola della vita”, la grande e spettacolare installazione realizzata da Maurizio Donzelli (Brescia, 1958) che chiudeva il percorso espositivo – scelta dal curatore Davide Dotti tra dieci candidature come l’opera che racchiudeva al meglio il significato profondo e i valori di “Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023” -, realizzata a titolo gratuito dall’artista che ha spostato l’iniziativa benefica, è stata venduta e i proventi donati a Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro per un totale di 10.000 euro.

Grazie al successo dell’operazione, l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo e Fondazione AIRC hanno confermato il loro sodalizio anche per la nuova esposizione dedicata ai Macchiaioli in programma a Palazzo Martinengo dal 20 gennaio al 9 giugno 2024. L’associazione devolverà ad AIRC l’1% del ricavato dell’attesissima mostra sui Macchiaioli, che presenterà oltre 100 capolavori di Fattori, Lega e Signorini.

Con la _Molecola della vita, Maurizio Donzelli ha pensato di unire idealmente Brescia e Bergamo in un’unica grande installazione che evoca un abbraccio tra le due città, con un legame che si sviluppa sia attraverso i colori dei rispettivi gonfaloni, sia attraverso l’incastro di quattordici esagoni perfettamente identici di 70 cm di larghezza ciascuno, stampati in edizione unica in ChromaLuxe high-definition metal prints.

La forma e la distribuzione dinamica suggeriscono all’osservatore l’idea di una “struttura molecolare” dove l’energia del movimento di ogni singolo “atomo” costituisce, nella sua connessione con il successivo, una sorta di catena simbiotica; un sistema visivo in cui ciascun elemento è una particella autonoma, ma anche il particolare necessario alla più ampia struttura dell’insieme. Infatti, è solo dall’unione degli atomi che si può generare la “Molecola della vita” che, dopo molta sofferenza e dolore, è riuscita a sconfiggere il Covid che aveva messo in ginocchio Brescia e Bergamo, ora rinate insieme grazie alla “Capitale Italiana della Cultura 2023”