La ricerca del bene La Fondazione Guido Berlucchi

La Fondazione è l’erede universale del compianto Guido Berlucchi che insieme a Franco Ziliani diede vita al Franciacorta, prodotto rinomato che ha reso famoso e ricco un territorio oggi conosciuto in tutto il mondo.

Guido non ebbe figli. Riuniti gli amici di sempre, diede vita alla nostra Fondazione affinché essi facessero squadra nella lotta contro il cancro, affidando loro tutto il suo patrimonio: la consacrazione dei beni materiali – –

il patrimonio – ed immateriali – l’amicizia e la generosità – per un fine nobile: il bene comune.

Brescia è ricca di storie di imprenditori di successo. Pochi però hanno avuto le caratteristiche di Guido. Il suo primo tratto distintivo è di essere stato un imprenditore che ha saputo lanciare un’azienda agricola a livello internazionale. Il secondo è il forte legame con la sua terra, la storia famigliare, i possedimenti trasmessi da generazioni. Da ultimo si può dire che, nel momento in cui sente di mancare, ha voluto dedicare interamente il proprio patrimonio ad un’istituzione di solidarietà e di beneficenza convogliandola in una Fondazione avente per scopo il finanziamento della ricerca scientifica per trovare i rimedi contro il male che lo aveva portato alla morte.

La Fondazione mosse i primi passi sotto l’egida delle grandi doti di Franceschino Carpani Glisenti, grande amico di Guido e suo principale mandatario, insieme a Giovanni Cavalleri ed Ernesto Ferettini. Di costoro e degli altri amici-consiglieri la Fondazione assunse lo stile e l’operatività sulla traccia indicata dal fondatore. Con grande sobrietà, senza protagonismo, senza ricerca di visibilità, ma ponendo cura e grande attenzione nel perseguimento dello scopo che costituisce la sua missione: creare le condizioni che offrano opportunità di sviluppo della ricerca su un fronte in cui si giocano le possibilità, oltre che la qualità, della vita del territorio e dell’intero mondo.

Ma Guido Berlucchi volle di più. Egli desiderava che la sua Fondazione fosse un motore propulsivo che sollecitasse nuove sinergie in modo che lo sforzo della comunità potesse allargarsi al maggior numero di soggetti possibile. E, da qui, nasce il nuovo filone di attività: fare squadra non solo tra grandi amici, ma anche con enti terzi, cercando di mettere a fattor comune le risorse per sconfiggere il cancro. Da qui il primo intervento: il co-finanziamento dell’istituzione della Cattedra di Cure Palliative presso l’università di Brescia.

Volume di

Elena Pala

Progetto grafico e cura editoriale

VPP Comunication Factory Artogne

Editore

Halley Informatica

Brescia, finito di stampare nel mese di agosto 2023 da F. Apollonio