Poliambulanza e Raul Gabriel alla decima edizione di Librixia

Fondazione Poliambulanza torna a Librixia, il Festival letterario più importante di Brescia. Martedì 26 settembre a Palazzo della Loggia (Salone Vanvitelliano) alle 17.30 si terrà la presentazione del libro “Il gesto digitale” dell’artista e scrittore italo-argentino Raul Gabriel. Un momento di confronto e dibattito intellettuale sul complesso tema delle ripercussioni che il digitale può avere nelle nostre vite. Una collaborazione duratura e proficua quella instaurata tra l’artista sudamericano e Poliambulanza. Nel marzo scorso Gabriel ha collaborato con l’ospedale bresciano per la realizzazione della mostra Seven acts of medicine, ospitata proprio all’interno della struttura sanitaria di Via Bissolati.

La presentazione del 26 settembre in Loggia vede la partecipazione di Aurelio Mottola, direttore editoriale di Vita e Pensiero, la più antica University Press italiana, di Alessandro Beltrami, giornalista del quotidiano Avvenire, di Mons. Giacomo Canobbio, professore emerito di Teologia Sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e del dott. Angelo Peroni, responsabile dell’U.O. di Urologia, Chirurgia robotica e mininvasiva di Fondazione Poliambulanza.

“Fondazione Poliambulanza cercava un artista che riuscisse ad interagire con un mondo complesso come quello della cura – spiega Raul Gabriel -. Nel libro parlo di come il digitale è profondamente, intimamente biologico. Noi siamo digitali come un pc, un pc è carne come un braccio e una gamba. È una riflessione aperta sulla relazione che caratterizza il mondo della medicina e della cura e tutti i gesti, le forme, le esperienze complessive dell’esistenza. Un modo per creare un mondo differente, anche se non esattamente nuovo”.

Giorno dopo giorno il digitale è diventato il prolungamento della mano, come un pennello, una fotocamera o una penna. Tutti a portata di un click, privi di peso ma non di sostanza e tutti intercambiabili. Per Gabriel invece lo schermo di un pc o di un notebook sono il laboratorio rivoluzionario sperimentale a portata di tutti coloro che desiderino riconsiderare e contraddire tutti gli invisibili cliché che popolano la vita di tutti i giorni. Il digitale diventa quindi luogo in cui è possibile dimostrare filosofia, essenza, sostanza e forma, terreno di coltura delle ‘staminali digitali’, come le definisce Gabriel.

“L’arte ha con la medicina un legame molto profondo – afferma il curatore della mostra Seven acts of medicine Paolo Bolpagni –. Il gesto artistico è, a suo modo, una chirurgia della percezione, applicata al segno e alla forma. Una tecnologia che non è fine a se stessa, ma si coniuga con un forte sostrato umanistico. E questo è quanto viene indagato da Gabriel nel suo ultimo libro”.

Nella speranza che gli impegni ti consentano di partecipare, cogliamo l’occasione per inviarti i nostri più cordiali saluti.