Il clima è cambiato? Questa è una certezza

Alessandro Scartapacchio delegato Giovani Impresa Coldiretti Brescia: “il futuro delle aziende dipende dai giovani, dobbiamo comunicare l’importante ruolo di salvaguardia ambientale che facciamo ogni giorno per il bene del Paese”

 

Cambiamenti climatici, temperature sempre più alte, inverni sempre più miti, eventi calamitosi sempre più frequenti e violenti, sostenibilità ambientale. Questi i temi principali affrontati giovedì 8 giugno in occasione dell’incontro che si è svolto a Berlingo alla presenza del meteorologo Andrea Giuliacci, della delegata nazionale Coldiretti Giovani Impresa Veronica Barbati, del delegato provinciale Giovani Impresa Alessandro Scartapacchio e di Davide Lazzari imprenditore vitivinicolo di Capriano del Colle. L’incontro è stato moderato dal direttore di Radio Bruno Brescia Luca Riva.

 

 

“Il futuro di ogni azienda dipende proprio dai giovani – apre Alessandro Scartapacchio e allevatore in una cooperativa –  ed è responsabilità di ognuno di noi valorizzare il ruolo dell’imprenditore agricolo all’interno della società. Noi siamo attenti alle tematiche ambientali e i cambiamenti climatici oggi rappresentano un problema centrale nella gestione aziendale, è importante attivare tutte quelle pratiche utili a limitare il problema e insistere sulla comunicazione – anche attraverso i social – per sensibilizzare i cittadini consumatori e far conoscere il ruolo di tutela ambientale di salvaguardia del territorio che ogni giorno mettiamo in campo”.

 

 

Relatore centrale della serata il meteorologo Andrea Giuliacci che ha parlato di clima, mutazioni degli ultimi anni e della situazione attuale.

“Che il clima sia cambiato è una certezza, perché ce lo dicono i dati raccolti in tutto il mondo. Cosa dicono questi dati? Innanzitutto che fa più caldo: le temperature medie, anche in Italia, negli ultimi decenni sono rapidamente salite, e questo significa che le nostre estati sono diventate più torride, i nostri inverni insolitamente miti. Ma il surplus di calore presente in atmosfera ha anche reso più intensi tutti i fenomeni meteo: ecco allora che le perturbazioni portano piogge più abbondanti rispetto al passato, i temporali sono più violenti e sempre più spesso accompagnati da trombe d’aria, nubifragi e grandinate, e anche l’alta pressione che porta lunghi periodi senza pioggia è diventata più forte e insistente”.

Giuliacci prova anche a indicare alcune strategie per contrastare il fenomeno: “è indispensabile adattarsi, ovvero ripensare e modificare le nostre attività e il nostro territorio per renderli resistenti a un clima che non è più quello che c’era 40 o 50 anni fa. Ecco perché, ad esempio, per quello che riguarda le piogge, diventa indispensabile realizzare opere per mettere in sicurezza il territorio nelle occasioni in cui arriva troppa acqua tutta concentrata, ma anche per catturare tutta quell’acqua al fine di utilizzarla poi nei lunghi periodi in cui di pioggia non ne arriva”.

 

 

Anche gli imprenditori agricoli vivono sulla propria pelle le conseguenze devastanti del cambiamento climatico e trovano della valide soluzioni attraverso l’innovazione e la sostenibilità aziendale: “il cambiamento climatico è, ormai, una costante del nostro tempo – interviene Veronica Barbati –  nessun settore come quello agricolo ne è impattato così pesantemente ed allo stesso tempo nessun settore è così centrale, come il nostro, per affrontare al meglio e più efficacemente i tanti, a volte devastanti, impatti di questo cambiamento in atto. Investire sul settore agricolo diventa, così, strategico non solo per la crescita dell’economia ma anche per la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta”.

Una visione al futuro da parte dell’imprenditore vitivinicolo di Capriano del Colle Davide Lazzari che conclude: “oggi tantissime aziende agricole applicano principi di sostenibilità ambientale per mitigare il fenomeno del cambiamento climatico e contemporaneamente cercano soluzioni per cercare di continuare le proprie colture di fronte ai cambiamenti già avvenuti. Solo con azioni sempre più coordinate verso la sostenibilità possiamo riuscire a bloccarne l’avanzata, non solo per le future generazioni, ma anche per le attuali”.