Nel 2022 l’export bresciano sfonda i 22 miliardi di euro (22,3), in crescita del 17,6% rispetto al 2021

Nel 2022 l’export bresciano sfonda i 22 miliardi di euro (22,3), in crescita del 17,6% rispetto al 2021, che già era stato anno record sul fronte delle esportazioni. In forte crescita anche le importazioni (+24,4%), passate dagli 11,5 miliardi circa del 2021 ai 14,3 miliardi del 2022. Il saldo commerciale è positivo per circa 8 miliardi di euro, rispetto ai 7,5 dell’anno precedente. La crescita dell’export ha interessato in modo significativo anche l’ultimo trimestre del 2022 (5,4 miliardi circa), rispetto ai 5,2 del trimestre precedente e ai poco più di 5 miliardi dell’analogo periodo del 2021. A osservarlo è il Centro Studi Confapi Brescia, nella rielaborazione dei dati diffusi dall’Istat. L’istituto di statistica osserva che Brescia è nel gruppo di province che registra performance più positive, insieme a Milano, Ascoli Piceno, Torino, Siracusa, Cagliari, Vicenza, Bergamo, Modena e Firenze. L’Unione Europa continua ovviamente a essere il mercato privilegiato dei beni e servizi bresciani

(14,5 miliardi di euro circa, il 65% del totale, in crescita di oltre il 18% rispetto all’anno precedente). L’export negli altri Paesi non Ue si ferma a 2,7 miliardi (+16,5%). Molto buona anche la performance verso l’America settentrionale (rappresentata in gran parte dagli Stati Uniti), area nella quale le esportazioni sfiorano gli 1,9 miliardi di euro e sono in crescita di oltre il 29% rispetto all’anno precedente.

Con numeri assoluti minori, molto significativa anche la performance verso l’America centromeridionale (603 milioni, +30%). In crescita ma in misura più modesta la dinamica commerciale verso l’Asia (1,9 miliardi circa, +8,7%) e addirittura in calo quella verso l’Africa (516 milioni di euro, -2%). Dal continente africano sono invece in forte crescita le importazioni, seppur su numeri assoluti tutto sommato modesti (475 milioni, +67%). Infine l’Oceania e altri territori, area nella quale l’export arriva a 173 milioni di euro (+6% circa).

 

«Ancora una volta Brescia archivia un risultato di grande valore per le sue imprese, cosa in parte prevedibile visto che la tendenza è stata positiva per tutto il 2022 – sottolinea Pierluigi Cordua, presidente di Confapi Brescia -. Molte aziende chiudono positivamente il 2022, seppur con numeri in parte dopati dall’inflazione e influenzati dall’aumento delle importazioni, cosa che evidenzia la necessità di una riflessione profonda e azioni concrete per cercare di ridurre la nostra dipendenza da fonti energetiche esterne». Da parte di Pierluigi Cordua anche una sottolineatura sull’automotive: «Conosciamo l’importanza dell’automotive per Brescia e sappiamo che la Germania è uno dei nostri maggiori partner commerciali. Cercare quindi di pianificare una transizione verso il green che non sia solo elettrico, come si sta facendo a livello di sistema e come facciamo anche noi in ambito associativo nazionale, risulta ancora più importante e strategico per la nostra industria, che rischierebbe al contrario di essere fortemente penalizzata».