Simone Cristicchi è atteso giovedì 16 febbraio al Teatro Odeon con lo spettacolo Magazzino 18

GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO ore 20.45

Teatro Comunale Odeon di Lumezzane

 

SIMONE CRISTICCHI

MAGAZZINO 18

Edizione del Decennale 2013-2023

Pochissimi posti disponibili. Ultimi biglietti in prevendita

 

Lo spettacolo in replica al Teatro Politeama di Manerbio

venerdì 17 febbraio ore 21

Posti disponibili. Prevendita aperta  

 

 Simone Cristicchi è atteso giovedì 16 febbraio al Teatro Odeon con lo spettacolo Magazzino 18, in programma alle 20.45 nell’ambito della Stagione promossa dal Comune di Lumezzane.

Cantautore, scrittore e interprete di grande sensibilità capace di condensare sul palco la sua passione per la musica, il teatro e l’impegno civile, Simone Cristicchi torna al palcoscenico dell’Odeon, dove nel 2019 è stato applaudito in Mio nonno è morto in guerra, appassionante mosaico di canzoni e racconti.

L’edizione del decennale

Nel 2013 al Politeama Rossetti di Trieste debuttava Magazzino 18 con Simone Cristicchi diretto da Antonio Calenda. Affrontava in forma teatrale nuova, definita “musical civile”, il racconto del destino di quasi 300 mila persone che – dopo il trattato di pace del 1947 con cui l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera – scelsero, davanti a una situazione intricata e irta di lacerazioni, di lasciare le loro terre natali destinate ad essere jugoslave e proseguire la loro esistenza in Italia.

Simone Cristicchi visitò al Porto Vecchio di Trieste il Magazzino 18, e restò colpito da questo toccante “luogo della memoria” che raccoglie tante piccole, umili testimonianze della quotidianità: sono le cose che le famiglie di esuli portarono via dalle loro case, con l’intento di riappropriarsene dopo lunghi periodi di incertezza, sospetto, di povertà nei campi profughi o di viaggi lontani…

Ne nacque uno spettacolo memorabile. Una delle più dolorose pagine della storia del Novecento parlò attraverso l’interpretazione di Cristicchi, autore delle musiche e canzoni inedite e del testo scritto a quattro mani con Jan Bernas, e attraverso la dimensione poetica che Calenda impresse allo spettacolo. E le polemiche e tensioni che precedettero il debutto, si sciolsero ogni sera in commozione, applausi e sold out.

Ora, a febbraio 2023, l’edizione del decennale è in tournèe nei teatri.

L’allestimento si avvale della collaborazione di Valter Sivilotti per le musiche di scena e gli arrangiamenti, nell’esecuzione registrata della FVG Mitteleuropa Orchestra; scene di Paolo Giovanazzi, luci di Nino Napoletano.

La produzione è della Fondazione Il Rossetti-Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con il Teatro Stabile di Bolzano e Corvino Produzioni.

Pochissimi posti disponibili. Ingresso 25 euro intero (21 il ridotto).

Ultimi biglietti acquistabili alla biglietteria del Teatro Odeon, a Brescia da Punto Einaudi.

Su www.vivaticket.it è attiva la prevendita online (fino a esaurimento della quota disponibile).

La biglietteria del Teatro Comunale Odeon (via Marconi 5) è aperta il martedì dalle 18.30 alle 19.30 e il mercoledì dalle 18.30 alle 19.30, festivi esclusi.

Punto Einaudi è aperta dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 19, lunedì mattina e festivi esclusi.

Info: biglietteria del teatro nei giorni e orari di apertura 030 820162.

www.teatro-odeon.it

Magazzino 18 è in replica al Teatro Politeama di Manerbio venerdì 17 febbraio alle ore 21.

Posti disponibili. Ingresso 28 euro intero (25 il ridotto).

Prevendite al botteghino del Teatro Politeama: aperto di sabato, domenica e lunedì dalle ore 21 alle 22; domenica anche dalle 16 alle 17.30; nei giorni di spettacolo dalle 17 alle 19.

Biglietti online con aggiunta del diritto di prevendita dai siti www.politeamamanerbio.it o www.liveticket.it/politeamamanerbio.

Nelle sere di spettacolo la biglietteria apre alle ore 20.

Info: Politeama, Piazza Mons. Bianchi – Manerbio 030 9381567; politeamamanerbio@gmail.com

www.politeamamanerbio.it

 

Con preghiera di pubblicazione / diffusione

Sonia Mangoni

339 5354340

sonia.mangoni@alice.it

 

 

simone cristicchi

www.simonecristicchi.it

 

Lo spettacolo

magazzino 18

EDIZIONE DEL DECENNALE 2013-2023

 

scritto da Simone Cristicchi con Jan Bernas

regia di Antonio Calenda

musiche e canzoni inedite di Simone Cristicchi

musiche di scena e arrangiamenti di Valter Sivilotti

registrate dalla FVG Mitteleuropa Orchestra

scene di Paolo Giovanazzi

luci di Nino Napoletano

produzione Fondazione Il Rossetti-Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia /Teatro Stabile di Bolzano /Corvino Produzioni

 

Uno spettacolo memorabile: nel 2013 debuttava Magazzino 18 con Simone Cristicchi diretto da Antonio Calenda. Nel decennale, a febbraio 2023, la nuova tournèe.

 

Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante: il Magazzino n. 18. Una sedia, accatastata insieme a molte altre, porta un nome, una sigla, un numero e la scritta “Servizio Esodo”; simile la catalogazione per un armadio e poi materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, altri oggetti, altri numeri. Beni comuni nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia e dall’Esodo.

Una pagina dolorosa della storia d’Italia, una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta e resa ancora più straziante perché la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono a tante vite interrotte: con il Trattato di Pace del 1947 infatti, l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera e circa 300 mila persone scelsero – davanti a una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane.

 

Simone Cristicchi, già vincitore di Sanremo con la toccante Ti regalerò una rosa, decide di riaprire una pagina dolorosissima e tutt’altro che risolta della nostra storia, e lo fa affidando il testo di Jan Bernas alla regia di Antonio Calenda in uno spettacolo che colpisce nel segno. …

La storia è potente di per sé, e Cristicchi si rivela, oltre che valido musicista, anche preciso performer tenendo il passo di uno spettacolo lungo e teso come se fosse un consumato attore. Aspetti misconosciuti di una storia di dolore e sangue (che, nella smorfia, fa proprio 18) tornano a galla prepotentemente, insieme ad immagini e canzoni inedite (premiate da Le Maschere per il Teatro) composte dallo stesso artista romano. Esiliati dalla propria patria, ma anche dalle pagine dei libri di scuola, i volti di questi nostri connazionali sono continuamente evocati, e può sorprendere che alcuni di questi siano poi diventati delle star (Sergio Endrigo, Laura Antonelli, Uto Ughi, Alida Valli tra i tanti). Ed il finale, dedicato agli esodi moderni – eppure sempre uguali – fa riflettere sui corsi e ricorsi storici. E sull’eterna stupidità dell’uomo.

Antonio Mocciola, Corrierespettacolo

 

«Con il regista Antonio Calenda abbiamo coniato la definizione di musical civile. Un attore-cantante in scena, al centro di una scenografia, che da solo fa tutti i personaggi. Uno spettacolo in cui la musica, sia canzoni che brani strumentali, ha un ruolo dominante».

Teatro e musica possono contribuire, attraverso la memoria, a ricucire – in parte – le ferite del nostro passato?

«Credo di sì nel momento in cui si è coerenti con la storia che si racconta, quando si va nei dettagli. Noi vediamo queste grandi masse che arrivano, ma non guardiamo l’aspetto umano, le tante storie che ci sono dietro. Storie di donne, di uomini, di bambini. La drammaturgia dello spettacolo si basa proprio sulle tante piccole storie che poi insieme, come in un puzzle, compongono la più grande storia della tragedia delle foibe».

dall’intervista di Silvio Cacciatore, Notizie di spettacolo