L’Ensemble del Teatro Grande torna ad esibirsi in occasione della Giornata delle Memoria

L’Ensemble del Teatro Grande torna ad esibirsi per un concerto intenso e musicalmente emozionante in occasione della Giornata delle Memoria, all’interno del ricco programma di iniziative che la città di Brescia e le sue associazioni storico-culturali organizzano annualmente per questa particolare ricorrenza.

L’appuntamento è nel Ridotto del Teatro Grande venerdì 27 gennaio alle ore 20.00 per un toccante viaggio attraverso alcuni brani, del passato e del presente, legati alla memoria delle vittime dell’Olocausto.

L’Ensemble del Teatro Grande è la formazione musicale residente della Fondazione del Teatro Grande. Il gruppo, nato nel 2012, si declina di volta in volta in differenti formazioni per esplorare il repertorio cameristico, affrontando affascinanti viaggi musicali che di volta in volta si concentrano su differenti temi: omaggi a compositori che hanno fatto la storia della musica, selezioni musicali per aree geografiche, programmi che mettono in luce un particolare strumento o tema. I concerti dell’Ensemble si distinguono per le ricercate esecuzioni che spaziano dai capolavori della musica alle nuove composizioni contemporanee, come avverrà anche in occasione del 27 gennaio.

L’organico dell’Ensemble si completa in alcune occasioni con la partecipazione di musicisti illustri o di giovani talenti del panorama nazionale e internazionale. Per questa occasione si esibiranno Anton Dressler al clarinetto, Marco Mandolini e Daniele Richiedei ai violini, Joël Imperial alla viola, Camilla Patria al violoncello e Andrea Rebaudengo al pianoforte, tutti affermati musicisti del panorama musicale contemporaneo.

Il concerto si aprirà con l’esecuzione del Trio per archi di Gideon Klein, per poi proseguire con Kol Nidrei op.47 di Max Bruch. Il violinista Daniele Richiedei presenterà in prima esecuzione assoluta Kletzmer Suite, brano di sua composizione. Nigun di Ernest Bloch e l’Ouverture su temi ebraici op.34 di Sergej Prokof’ev concluderanno la serata.

L’evento è realizzato in collaborazione con Casa della Memoria.

I biglietti del concerto sono acquistabili alla Biglietteria del Teatro Grande e online sui siti teatrogrande.it e vivaticket.com. È previsto un biglietto studenti scontato al 50% rispetto al prezzo intero. Ricordiamo che la Fondazione del Teatro Grande fa parte dei soggetti aderenti ad App18 e Carta Docente.

Si ricordano gli orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00.

SPETTACOLI BRESCIA INTERVALLO D’ESTATE TEATRO GRANDE  SAN BARNABA ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE NELLA FOTO MOMENTI DELLO SPETTACOLO 04/08/2020 NEWREPORTER©FAVRETTO25

ANTON DRESSLER

Nato a Mosca nel 1974, a sette anni viene ammesso alla Scuola Centrale di Musica dove studia sotto la guida di Lev Mikhailov e Vladimir Sokolov. Nel 1995 si diploma al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna con Italo Capicchioni e nel 1998 completa la post-laurea con menzione d’onore al Conservatorio Superiore “P.I. Tchaikovsky” con Vladimir Sokolov. Durante gli anni di studio partecipa ai corsi tenuti da Antony Pay, Fabrizio Meloni, Sabine e Wolfgang Meyer, Eddie Daniels. Ha vinto il primo premio in concorsi come “Giovani Talenti dell’Unione Sovietica”, “Città di Stresa”, “A. Ponchielli”, “Rovere d’Oro”. Inoltre è premiato al Concorso Internazionale di Markneukirchen (Germania), al Torneo Internazionale Musicale di Roma (T.I.M) ed al Concorso Internazionale “Bucchi” a Roma. Anton Dressler ha registrato per “Atopos” il “Quatuor Pour la Fin du Temps” di Messiaen, “Ouverture su temi ebraici” di Prokof’ev per “Russian Seasons”; musiche russe per clarinetto e pianoforte per l’etichetta giapponese “Chryston” con Boris Petrushansky; un cd con elementi di improvvisazione con Andrea Rebaudengo “Duo al Opera” per l’Università Bocconi e partecipato alla registrazione dedicata a Leonid Desyatnikov “The Leaden Echo” per la Quartz, UK. È del 2020 il suo album “livemovement” interamente dedicato alla sua musica per clarinetto e live electronics. Insegna clarinetto al Conservatorio “D’Annunzio” di Pescara, “C. Monteverdi” a Cremona, e musica da camera all’Accademia “Incontri col Maestro” ad Imola. Ha tenuto masterclass all’università “Bar Ilan” a Tel Aviv, alla Columbus University negli Stati Uniti.

MARCO MANDOLINI

Studia al Conservatorio di Montréal e di Utrecht, alla Prague Mozart Academy e alla Hochschule für Musik und darstellende Kunst a Vienna. Si perfeziona con Boris Belkin, Viktor Liberman, Gerhard Schulz e con il Quartetto Alban Berg. È membro della European Community Chamber Orchestra e della Wiener Kammerorchester. Come Spalla dei primi violini collabora con l’Orchestra del Teatro alla Scala, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, la Tiroler Symphonieorchester Innsbruck, l’Orquésta Sinfónica de Galicia, l’Orquésta Filarmónica de Gran Canaria con i direttori Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Valery Gergiev, Peter Ötvös, Daniel Ohren, Peter Ötvös, Dennis Russell Davies, Maxim Vengerov. Dal 1997 è Spalla dei primi violini dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

DANIELE RICHIEDEI

Il violinista Daniele Richiedei è camerista molto attivo nella musica contemporanea, ma con frequenti incursioni anche nel repertorio del Novecento, classico-romantico e barocco. È improvvisatore e compositore in diversi linguaggi (dal jazz alla world music, a progetti contemporanei e di fusione con la musica antica), è richiesto come collaboratore da alcuni fra i più prestigiosi musicisti italiani in ognuno di questi ambiti. Si è laureato con lode sia in violino classico che in violino jazz, studiando nei Conservatori di Brescia e Milano, e si è perfezionato con Marco Rizzi a Detmold (Germania), oltre che partecipando a corsi e masterclass con Didier Lockwood, Stefano Battaglia, Auryn String Quartet, Tokyo String Quartet, Massimo Quarta, Stefano Montanari. Ha avuto occasione di esibirsi, in ambito jazz e cameristico, in rassegne di rilievo nazionale e internazionale (Rai Radio 3, Milano Musica, Sentieri Selvaggi, La Triennale, Concerti del Quirinale, Festival Monteverdi, Filarmonica di Trento, Linzner Theater, Cornelia Street Cafe di New York, Blue Note di Milano, Teatro Grande di Brescia, Sky Classica, Teatro Manzoni di Milano, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Padova Jazz, Pisa Jazz, Teatro Alighieri di Ravenna, etc.). Fra i molti musicisti con i quali ha collaborato in ambito jazz si citano Fausto Beccalossi, Glauco Venier, Michael Blake, Mauro Ottolini, Maria Faust, Marc Ribot, Sandro Gibellini, Andrea Dulbecco. Come camerista ha suonato con Andrea Rebaudengo, Laura Marzadori, Mirco Ghirardini, Konstantin Bogino, Kleidi Sahatchi, Salvatore Quaranta, Sandro Laffranchini, Lena Yokoyama, Myung Whun Chung, Paolo Bonomini, Matteo Fossi. Ha collaborato alla registrazione di numerosi album di musica pop, classica e jazz come violinista e per etichette come Sony Classics, Decca, Amadeus, Warner, Brilliant Classics, Aut Records.

JOËL IMPÉRIAL

Durante la sua formazione ha studiato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino; è stato allievo di Danilo Rossi e Luca Ranieri e ha studiato con Hatto Beyerle. Ha frequentato le masterclass di Simonide Braconi e Danilo Rossi; si è perfezionato con Patrick Jüdt alla Hochschule der Künste di Berna. È membro dell’Orchestra Giovanile Italiana e della Gustav Mahler Jugendorchester. Ha studiato musica da camera con Boris Baraz, Piero Farulli, Alain Meunier, Milan Skampa e si è esibito sotto la direzione di Claudio Abbado, Ivan Fischer, Daniele Gatti, Carlo Maria Giulini, Eliahu Inbal, Mariss Janssons, Giuseppe Sinopoli e Franz Welser-Möst. È stato invitato dall’Orchestra Giovanile Olandese in qualità di prima viola e ha partecipato al progetto Gustav Mahler Akademie di Bolzano. Nel 2003 vince il concorso per viola di fila all’Orchestra della Toscana e il posto di prima viola dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali. Dal 2010 è viola di fila nell’Orchestra del Teatro alla Scala e nella Filarmonica della Scala. Collabora con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra da Camera di Mantova.

CAMILLA PATRIA

Inizia gli studi di Violoncello al Conservatorio di Torino nel 2006, diplomandosi nel 2014 con Lode. Prosegue i suoi studi presso il CSI di Lugano, conseguendo il Master of Arts in Music Performance presso il Conservatorio di Torino ottenendo il Diploma Accademico di II livello in Musica d’Insieme con Lode nella classe di Claudia Ravetto, specializzandosi nella formazione di duo violoncello e contrabbasso. Vincitrice di concorsi nazionali ed internazionali, si è esibita come solista con orchestre quali Orchestra Filarmonica di Stato di Craiova, Orchestra Camerata Ducale di Vercelli, Orchestra Camerata Vienna e Orchestra di Sanremo. Dal 2013 è membro fisso del “Duo Navarra” con il padre e violoncellista Sergio Patria. Nel 2015 e 2016 vince la borsa di perfezionamento “Talenti Musicali, Fondazione CRT”. Nel 2017 partecipa come borsista a “Professione Orchestra” realizzato dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, e “Obiettivo Orchestra” della Filarmonica del Teatro Regio di Torino, vincendo per quest’ultimo l’audizione finale come prima idonea. Prosegue l’attività concertistica principalmente in duo violoncello e pianoforte e con formazioni cameristiche varie. Collabora con varie realtà quali l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra Teatro Regio Torino, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra Regionale Toscana, l’orchestra I Pomeriggi Musicali, LaFil Filarmonica di Milano, l’Orchestra Camerata Ducale, la Filarmonica Ettore Pozzoli, l’ensemble Sentieri Selvaggi. Nel 2019 fonda il Duo InContra insieme al contrabbassista Tommaso Fiorini, con il quale hanno ottenuto il Primo Premio Assoluto al Premio Crescendo 2020 – Sezione Musica da Camera e il Primo Premio al 22° Concorso Musicale Premio Placido Mandanici ottenendo anche il Premio Speciale Michele Giamboi per aver dato “maggior prova di sensibilità interpretativa e dedizione verso l’arte musicale”. Dal 2020 è membro del Morgen-Trio con il violinista Nicola Marvulli e la pianista Tiziana Columbro.

ANDREA REBAUDENGO

Studia pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinski e composizione con Danilo Lorenzini. Vince il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998. Suona per il Teatro alla Scala di Milano, l’Unione Musicale di Torino, il Festival di Ravello, il Bologna Festival, il Ravenna Festival. Si esibisce in Europa, Stati Uniti, Canada, Colombia, Uzbekistan ed Emirati Arabi. Suona come solista con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, gli ottoni della Scala. È il pianista dell’ensemble Sentieri selvaggi, con il quale si esibisce all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, Bang-on-a-can Marathon di New York, Dom di Mosca, Sacrum Profanum di Cracovia, Festival MiTo, Biennale di Venezia. Ha un duo con Cristina Zavalloni con cui si esibisce alla Carnegie Hall di New York, allo Strathmore di Washington, al Teatro della Maestranza di Siviglia, al Festival Ilkhom-XX di Tashkent, al Festival di West Cork, al Festival del Castello di Varsavia, al Festival di Cheltenham, ai Concerti del Quirinale, al Teatro Rossini di Pesaro e nei Festival jazz di Berchidda, Roccella Jonica e Parma Frontiere. Suona in duo con la violista Danusha Waskiewicz, l’oboista Fabien Thouand, il percussionista Simone Beneventi e in duo pianistico con Emanuele Arciuli. Con Klaidi Sahatci e Sandro Laffranchini fonda l’Altus Trio. È il pianista di Solo Goldberg Improvisation, spettacolo con Virgilio Sieni. Insegna al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.