Aria inquinata e tariffe elevate, Legambiente Brescia lancia l’allarme
“Il 29 marzo 2022 (7 mesi fa) – recita il comunicato firmato da Danilo Scaramella, Presidente del Circolo Legambiente Brescia – abbiamo depositato al protocollo del Comune la petizione contro l’aumento ingiustificato delle tariffe del teleriscaldamento sottoscritta in pochi giorni da oltre 900 elettori del Comune di Brescia. Il 25 luglio 2022 (3 mesi fa) abbiamo potuto esporre le nostre ragioni alle Commissioni Bilancio e Ambiente del Comune di Brescia. Il 20 settembre (più di 1 mese fa) le stesse Commissioni hanno sentito le ragioni di A2A.
Dopo questi passaggi le Commissioni avrebbero dovuto trarre le conclusioni e decidere in che modo procedere”.
“Ricordiamo – continua il comunicato – che la petizione nasceva dalla constatazione del fatto che nel giro di un anno (da gennaio 2021 a gennaio 2022) il prezzo del kWh fornito da A2A agli edifici di Brescia era aumentato di oltre il 70% seguendo l’incremento delle tariffe del gas metano indicate da ARERA. Abbiamo evidenziato come questi incrementi siano ingiustificati visto che il calore immesso in rete da A2A è prodotto per il 70% dal termoutilizzatore quindi con i rifiuti e non con il gas. In questi giorni gli amministratori condominiali stanno inviando preventivi di spesa per il riscaldamento aumentati del 70% rispetto all’anno scorso. Come ambientalisti siamo preoccupati per le condizioni dell’aria per il prossimo inverno. Non è improbabile che, per risparmiare sulle bollette, molte famiglie accendano stufe e caminetti (anche quelli ormai fuori norma perché a bassa efficienza) bruciando, magari, legname non
proprio idoneo per essere bruciato e che può produrre insieme alle polveri sottili anche sostanze tossiche se ad esempio verrà utilizzato legname intriso di vernici proveniente da vecchi mobili. Riteniamo pericolosa la situazione che si sta creando e che potrebbe avere il momento più critico nei mesi più freddi con l’inversione termica che bloccherà a terra gli inquinanti”.
“Non possiamo – conclude l’Ing. Scaramella – che sollecitare il Consiglio Comunale a prendere nettamente e urgentemente posizione a favore delle famiglie bresciane. Contemporaneamente facciamo appello alle famiglie bresciane di resistere alla tentazione di “risolvere” il problema del caro bollette con l’accensione di stufe e caminetti. La qualità dell’aria è un bene troppo prezioso per essere messa a rischio. Ne va della salute di tutti!”