Olio: Coldiretti, a Brescia iniziata la raccolta delle olive

Valter Giacomelli: annata di ripresa ma ancora lontana rispetto ad una normale produzione

È ufficialmente iniziata la raccolta delle olive in provincia di Brescia: in questi giorni sul versante del lago d’Iseo, per poi proseguire nelle prossime settimane sul lago di Garda e nelle altre aree della provincia.

Secondo rilevazioni dei tecnici di Coldiretti Brescia, questa è un annata di ripresa rispetto alla scorsa stagione – che per alcuni olivicoltori vuol dire pari a  zero – con una previsione di raccolta di olive pari a 47 mila quintali. Resta comunque una annata lontana dalle produzioni “normali”: se confrontata con il 2020, si preannunciano comunque diminuzioni del 30 – 40%.

“L’estate eccezionale per temperature e carenza d’acqua ha inciso anche su una coltura mediterranea quale è l’ulivo. Però rispetto alle preoccupazioni di due mesi fa, fortunatamente non ci sono stati eventi atmosferici che hanno compromesso ulteriormente i frutti sulla pianta – precisa Nadia Turelli olivicoltrice di Sale Marasino e vicepresidente di Coldiretti Brescia – le olive sono sane, gli attacchi della mosca olearia sono stati molto pochi e  in alcune zone totalmente assenti; con queste premesse ci aspettiamo di ottenere degli olii di alta qualità”.

In provincia di Brescia l’olivicoltura è concentrata prevalentemente sulle sponde del lago di Garda e del lago d’Iseo. Troviamo coltivazioni di ulivo anche in Franciacorta fino alla provincia di Bergamo e nelle zone del basso Garda (Lugana) fino a Mantova. Con il cambiamento climatico in atto, la coltivazione dell’olivo è sempre più frequente anche nelle zone montane come la Valle Camonica. Le principali varietà coltivate nella nostra provincia sono la Casaliva, varietà autoctona del Lago di Garda, la Sbresa sul lago d’Iseo e la varietà internazionale Leccino.

“I numeri parlano chiaro – precisa Valter Giacomelli presidente di Coldiretti Brescia – l’olivicoltura a Brescia è un segmento importante, impegna oltre 1800 aziende professionali o part time che producono olii di assoluta eccellenza. Ed è importante garantire loro il giusto reddito, anche per l’impagabile valenza che hanno di presidio del territorio dei nostri comuni che si affacciano sui laghi bresciani”.