Una nuova sede per la Carolina Zani Melanoma Foudation

La Carolina Zani Melanoma Foundation ha una nuova casa, “Corte Carolina”. È in via F. Parri 9, a Passirano (BS), la nuova sede operativa della Fondazione bresciana che vuole combattere il melanoma e aiutare concretamente chi si trova coinvolto nella difficile lotta.

 

La Fondazione – istituita in ricordo di Carolina, prematuramente scomparsa a soli 27 anni a causa di un melanoma – nasce a fine 2020 con l’obiettivo di sostenere attivamente chi ogni giorno affronta sfide per combattere il melanoma e lo fa attraverso attività di diversa natura: sostenendo la ricerca, diffondendo la cultura della prevenzione, aiutando i malati e le loro famiglie ad avere la migliore assistenza.

La nuova sede della Fondazione, una struttura luminosa ed accogliente, si trova all’interno dell’ampio complesso denominato “Corte Carolina”. Un ampio spazio appositamente ristrutturato nell’ultimo anno, che comprende una reception, gli uffici operativi e quelli direzionali con un’ampia sala riunioni ed un’aula didattica. La struttura, circondata da un esteso parco sensoriale, racchiude anche molti altri spazi pensati per i numerosi progetti futuri della Fondazione, come gli interventi assistiti con gli animali, per i quali è stata strutturata un’area dedicata alla cura e al ricovero degli animali e un orto, spazio in cui vivere un rapporto simbiotico con la natura.

Fil rouge che unisce tutti gli ambienti sono le farfalle, che per la Fondazione e per chi vi lavora hanno un valore molto profondo. La farfalla, infatti, da cui Carolina era affascinata sin da piccola, racchiude in primis il legame indissolubile tra madre e figlia. Ma soprattutto l’amore, il coraggio e la determinazione di una madre, Patrizia Ondelli, nel mantenere la promessa fatta alla sua bambina di aiutare chi soffre per la malattia. In secondo luogo, la farfalla è simbolo in molte culture della trasformazione interiore e della difficoltà di un cambiamento, non diverso da quello che si incontra nell’affrontare il melanoma; ma allo stesso tempo è anche un richiamo alla spensieratezza, alla gioia di vivere, alla realizzazione piena e responsabile dei propri progetti.

 

Corte Carolina è dunque la concretizzazione di un cammino lungo e fortemente voluto, come spiega la fondatrice Patrizia Ondelli: «È la materializzazione di un sogno e di un progetto che avevo promesso a Carolina di realizzare, per fare in modo che a nessuno più toccasse tanta sofferenza come quella che ha avuto la nostra famiglia a causa del melanoma. La Carolina Zani Melanoma Foundation è lo strumento, la macchina organizzativa e gestionale che porta avanti i progetti nelle 4 aree di intervento che abbiamo scelto: ricerca scientifica, aiuto ai pazienti e alle loro famiglie, sostegno agli ospedali e ai centri di cura, prevenzione e diagnosi precoce; mentre la Corte Carolina è il luogo dove tutto questo prende forma, che trasmette serenità e benessere, spazio ideale dove far nascere e crescere le nostre iniziative.

La scelta di realizzare questa nuova sede è il segno tangibile della fondamentale importanza che ha per me l’attività della Fondazione e i suoi progetti. Sono particolarmente felice di aprire oggi le porte della nostra nuova sede e di far conoscere così definitivamente l’attività della Fondazione a tante persone».

 

Un traguardo molto importante, raggiunto con soddisfazione, e sintesi ideale della vision della Fondazione come si legge nelle parole del Presidente del Consiglio di Amministrazione, Enrico Zampedri: «La sede della Carolina Zani Melanoma Foundation presso Corte Carolina rappresenta al meglio quello che la nostra Fondazione vuole essere: concretezza, efficacia, funzionalità, unite a bellezza e serenità, con un totale coinvolgimento della Fondatrice nel progetto.

Non poteva esserci luogo migliore per realizzare tutto questo e ci auguriamo che questo venga anche percepito non solo da chi partecipa all’inaugurazione, ma anche a futuri pazienti che verranno ospitati, offrendo loro dei percorsi esperienziali che potranno aiutarli a gestire la loro malattia.

Per il Consiglio di Indirizzo e per il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, il poter disporre di spazi come questi è un ulteriore stimolo a realizzare progetti sempre più significativi capaci di fornire un contributo concreto per combattere la malattia e per aiutare chi la affronta in prima persona».

 

Oltre ai progetti propri della Fondazione, Corte Carolina diventerà presto un luogo di accoglienza. La realizzazione del parco esterno, basata sulla teoria dell’equilibrio dei quattro elementi, è pensata per restituire un luogo di benessere psicofisico, di calma e serenità, che possa essere la sede ideale per attività come sessioni di Yoga per pazienti oncologici (da svolgere in collaborazione con la Esse Accademia di Brescia), interventi assistiti con gli animali con l’obiettivo di aiutare il miglioramento delle funzioni fisiche, sociali, emotive e cognitive di chi affronta la malattia, attività di educazione per bambini che insegnano il rispetto della natura e la pazienza.

Progetti che verranno realizzati e coordinati anche grazie a Stefania Lanni, Direttrice della Fondazione: «I nuovi spazi di Corte Carolina ci consentiranno di realizzare progetti prima per noi impensabili. La struttura moderna e funzionale, dotata di tutti i comfort, è stata realizzata per il benessere dei dipendenti e dei volontari, ma anche per essere aperta in futuro ai pazienti e ai loro caregiver. È un luogo che trasmette energia positiva e che promuove efficienza anche dal punto di vista lavorativo: tutto, infatti, fluisce in modo molto armonico, dagli incontri, ai pranzi di lavoro, con una quiete che permane ovunque, grazie alla possibilità di immergersi nella natura che agevola il pensiero verso nuovi progetti. Un luogo dotato di funzionali e ariosi spazi di lavoro, ma anche di un’aula e un orto didattico che consentiranno di realizzare progetti educativi specifici volti alla cultura della prevenzione. Il cuore è il parco sensoriale, di sapore orientale, dove saranno organizzate attività all’aperto. Dal punto di vista personale, ho la fortuna di poter svolgere il mio lavoro in un ambiente come questo, ma ancora di più di essere in contatto con persone straordinarie e dedite a questa causa, in primis Patrizia Ondelli, che ammiro immensamente e dalla quale sto imparando moltissimo».

 

Corte Carolina è la promessa di una madre che viene mantenuta. Il sogno e il desiderio di una giovane ragazza scomparsa troppo presto che si realizza. Una carezza alla sofferenza di chi affronta la malattia, leggera e al contempo dirompente, come il battito d’ali di una farfalla.