PANGO scende in campo per supportare le famiglie con bambini affetti dal disturbo dello spettro autistico

In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo, istituita nel 2007 dalle Nazioni Unite, sabato 2 aprile l’azienda di abbigliamento femminile Confezioni PANGO devolverà parte del ricavato del proprio outlet OVER di Via Brescia a Bassano Bresciano all’associazione “Ali Cecca Tita per mano…per sempre”, nata per supportare le famiglie con bambini autistici.  

 

Ali, Cecca e Tita sono i soprannomi dei miei tre figli, che spero si tengano per mano e si aiutino sempre” spiega Cinzia Tomassi Castelli, mamma di un bambino autistico, che ha appena fondato questa associazione con l’obiettivo di concretizzare, attraverso progetti e iniziative, una reale inclusione e supportare le famiglie che si trovano spesso improvvisamente catapultate nel mondo dell’autismo e della disabilità.

 

“Cinzia è consulente nella nostra azienda da anni – chiosa l’amministratore unico di PANGO Gianfranco Scotuzzi -. Quando mi ha parlato del suo impegno in questa iniziativa ho pensato che l’occasione del 2 aprile fosse il momento ideale non solo per raccogliere fondi per la sua associazione, ma anche per contribuire a far parlare di questo delicato disturbo neuropsichico e non dimenticare le famiglie che ogni giorno vivono la realtà dell’autismo. Metteremo infatti a disposizione del materiale informativo sull’argomento e sabato sarà possibile, per chi lo desidera, confrontarsi con Cinzia”.

 

Nel corso della giornata del 2 aprile acquistando un capo Gaia Life o Ten Ways To Be all’interno dell’outlet PANGO, si potrà nello specifico contribuire ad un progetto realizzato dall’Associazione con la raccolta fondi e con un contributo aggiuntivo dell’azienda, dal titolo “Disabilità: fratelli e sorelle nello sport”. L’iniziativa, che si svolgerà prossimamente al Gardanella Village di Peschiera Borromeo (Mi), da un lato sarà volta allo sviluppo di capacità natatorie e di psicomotricità per permettere di comprendere che un bambino autistico può fare sport come tutti gli altri bambini e dall’altro lato favorirà l’interazione sociale tra fratelli e sorelle. La diagnosi di disturbo dello spettro autistico ha un forte impatto su tutti i familiari e nello specifico è difficile far comprendere ai bambini perché un fratello o una sorella quasi improvvisamente inizi a comportarsi in un certo modo e richieda maggiori attenzioni da parte dei genitori.

“La vera inclusività consiste nel permettere ai bambini autistici di giocare con gli altri in un parco, andare a scuola insieme a loro, frequentare cinema e centri estivi e poter fare sport – sostiene Cinzia Tomassi Castelli -. Esistono delle strategie per rendere compatibile l’autismo con le sfide quotidiane della vita, facendo raggiungere ai bambini autistici il massimo livello di abilità possibile per permetter loro e a chi sta loro vicino di vivere meglio”.

 

“Quando ti viene comunicato che tuo figlio è affetto dal disturbo dello spettro autistico, come nel mio caso, pensi che non stanno parlando con te e ti chiedi perché – racconta la fondatrice dell’associazione -. Ci sono momenti di sconforto nei quali pensi di non farcela e che sia tutto oltre le tue possibilità, ma poi ti rendi conto che non hai tempo di abbatterti e devi andare avanti e puoi farlo anche confrontandoti con chi è nella tua stessa situazione”. Per far fronte a questa necessità una delle iniziative dell’Associazione consisterà proprio nella realizzazione di un ciclo di incontri e webinar – in collaborazione con l’Associazione Commercialisti Cattolici, di cui la dottoressa Tomassi è membro – che daranno la possibilità a queste famiglie di confrontarsi e avere informazioni utili su temi giuridici, fiscali, previdenziali e assistenziali, ma anche di sport, pet terapy, di lavoro e di maggiore età.