Grazie al Cenpi di Brescia nel 2021 risparmio medio per associato di 2.000 € per il gas e di € 4.300 per l’energia. Ma pesano le incognite

«Con il consorzio CEnPI lavoriamo sul brokeraggio di energia e gas. Per i nostri assistiti abbiamo un prezzo bloccato acquistato nel 2020 che consente loro di risparmiare dai 2 sino ai 6.000 euro, ma cosa accadrà dal primo di gennaio? Purtroppo non basteranno i 2-3 miliardi che il governo sta cercando di stanziare. Viviamo un momento in cui già dobbiamo fare fronte alla carenza di materie prime e di mano d’opera, la nostra competitività con questa emergenza rischia di andare a ramengo e a rimetterci sarà il made in Italy». Così Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia dà eco alla forte preoccupazione tra le imprese bresciane per l’impennata dei costi dell’energia.

Per fare di più Confartigianato, insieme alle altre confederazioni dell’artigianato, nei giorni scorsi, si è appellata al Governo per una riforma strutturale della bolletta elettrica e non ‘spegnere’ le Pmi italiane che pagano il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 33,5% rispetto alla media dei Paesi Ue.

«Il vertiginoso aumento non si è ancora manifestato sulle utenze energia elettrica e o gas dei nostri associati al CenPI perché hanno beneficiato e stanno beneficiando per tutto il 2021 di tariffe fisse vantaggiose, ad oggi senza pari sul mercato – prosegue il presidente Massetti. Ora però servono azioni politiche presso i produttori perché tornino a produrre energia, senza approfittare del momento e soprattutto un requilibrio del mercato: le piccole aziende in bassa tensione, a fronte di una quota di consumi energetici del 32%, sono costrette a pagare il 49% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica, pari ad una somma di 4,7 miliardi di euro. In barba al principio ‘chi inquina, paga’, le Pmi devono finanziare la maggiore quota di oneri per le componenti della bolletta dedicate al sostegno delle energie rinnovabili, di categorie come le ferrovie e le imprese energivore, e i bonus sociali» prosegue il presidente Massetti.

A supporto e tutela delle aziende Confartigianato mette a disposizione un servizio di esperti per la consulenza e non solo fornitura – che, grazie al proprio gruppo d’acquisto dell’energia, il CEnPI, a Brescia comprende circa seimila utenze, tra imprese e famiglie, alle quali il servizio è offerto a titolo gratuito. Il risparmio medio relativo per ogni singolo cliente aderente al CEnPi di Brescia, relativo all’anno 2021 è stato di 2.000 € per il gas e di 4.300 € per l’energia. Risparmi che per alcune tipologie di clienti arrivano anche a 10mila euro. Aziende in fornitura con CEnPI rinnovate a prezzo fisso nel 2021 non hanno subito alcun aumento ed oggi pagano un prezzo dell’energia che è circa quattro volte più basso di quello registrato in Borsa ad ottobre.

«Certo, l’incognita sul futuro c’è e resta forte: se si tiene conto che i futures hanno dei valori che sono per il gas quattro volte quello che pagano oggi i nostri clienti per e per l’energia tre volte, ci auguriamo che il prezzo scenda perché sono prezzi insostenibili per le nostre aziende» conclude Massetti.

La direzione operativa del CEnPI Brescia ha calcolato la stima di risparmio conseguito sulla materia energia dalle aziende aderenti, basandosi sul confronto tra i prezzi di rinnovo CEnPI 2021 ed i prezzi di BORSA 2021

  • Totale risparmio energia conseguito dalle aziende aderenti al Cenpi rispetto al prezzo variabile PUN senza spread: 5.120.654 €
  • Totale risparmio energia conseguito dalle aziende aderenti al Cenpi rispetto al prezzo variabile PUN con spread + 10 € MWH: 5.909.534 €
  • Totale risparmio gas conseguito dalle aziende aderenti al Cenpi rispetto al prezzo variabile (PSV- Punto di scambio virtuale) senza spread: 844.693 €
  • Totale risparmio gas conseguito dalle aziende aderenti al Cenpi rispetto al prezzo variabile (PSV-Punto di scambio virtuale) con spread + 10 €: 195.702

Nel mese di ottobre il PUN medio (Prezzo Unico Nazionale) si è attestato a 217 €/MWh per l’energia, mentre il PSV (Punto di scambio virtuale) per il gas a 90 centesimi per metro cubo.

Valori doppi o tripli rispetto a quelli che si verificano in tempi “normali”, dove i prezzi oscillano tra i 50 e gli 80 €/MWh per l’energia e tra i 20 e i 30 centesimi al metro cubo per il metano