“Il mandolino di Beethoven” in concerto al Museo di Santa Giulia

Martedì 30 novembre, alle ore 20.30 presso il Museo di Santa Giulia nella suggestiva cornice del Coro delle Monache si terrà il concerto “Il mandolino di Beethoven”, protagonisti i musicisti Raffaele La Ragione, al mandolino e Marco Crosetto al fortepiano, per un concerto che riporta alla luce con uno studio attento, un programma dedicato a una produzione ricercata del corpus beethoveniano. L’evento, realizzato da Fondazione Brescia Musei in collaborazione con Antares Vision, sarà ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili, ma con prenotazione necessaria al Centro Unico di Prenotazioni del Museo di Santa Giulia (030.2977433-34).

Il programma del concerto, che vede protagonista proprio il mandolino bresciano, originale strumento a quattro corde singole, comprenderà brani originali di Ludwig van Beethoven, Johann Nepomuk Hummel, Bartolomeo Bortolazzi e, unico pezzo riscritto per l’occasione, il Capriccio per Cembalo o Pian-forte e Violino (Mandolino) di Giovanni Paisiello.

La Ragione e Crosetto presenteranno alcune delle splendide composizioni per mandolino, vere gemme nell’ambito della produzione musicale giovanile di Ludwig van Beethoven, quasi certamente risalenti al periodo che il compositore trascorse a Praga verso il finire del 1700, quando, insieme al principe Lichnowsky, fu introdotto presso le principali famiglie dell’aristocrazia e quella cerchia di amatori di musica boemi.

Sarà poi proposta la famosa Sonata in Re maggiore op.9 per Pianoforte con accompagnamento di Mandolino, di Bartolomeo Bortolazzi, bresciano di nascita, uno dei più grandi concertisti e virtuosi di mandolino della storia. “Andavano a gare nel prodigare al nostro Bortolazzi inviti, nell’offrigli impieghi e protezioni, nel regalargli denaro e onorificenze, tutti rapiti dalla bella arte del suo strumento, dalla facilità, eleganza e melodia delle sue composizioni che improvvisava a bizzeffe”.

Il concerto prevederà infine la Grande Sonata per il Clavicembalo o Piano Forte con accompagnamento di Mandolino obbligato del compositore slovacco Johann Nepomuk Hummel, che compose a Vienna nel 1810, sicuramente dopo l’influenza che il virtuosismo dello stesso Bortolazzi esercitò su di lui.

 

Raffaele La Ragione

Nato a Napoli nel 1986, si avvicina da giovanissimo al mandolino. Da sempre interessato alla ricerca musicologica ed al repertorio originale del suo strumento, si laurea in Discipline dell’Arte della Musica e dello Spettacolo presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna con una tesi sulla tradizione liutaria e musicale della famiglia napoletana dei Calace, e successivamente in mandolino al Conservatorio di Milano sotto la guida di Ugo Orlandi. Si esibisce regolarmente con varie formazioni orchestrali e da camera, ed ha effettuato concerti in tutta Italia, Europa (Germania, Austria, Francia, Spagna, Grecia, Croazia, Polonia, Svizzera, Slovacchia, Ungheria, Svezia, Turchia) ed in Asia (Cina, Giappone, Corea del Sud). Fra le altre la Greek National Opera, la Seoul Philarmonic Orchestra (Myung-Whun Chung), l’OSI Orchestra della Svizzera Italiana, Silete Venti, ed I Solisti Veneti (Claudio Scimone). Dal 2009 si esibisce regolarmente con il pianista Giacomo Ferrari, con il quale ha effettuato numerosi concerti e registrazioni dedicate al repertorio originale per mandolino e pianoforte: Serenata Napoletana (Brilliant Classics, 2015), Margola Music for mandolin and other chamber music (Brilliant Classics, 2019). Nel 2015 fonda il Motus Mandolin Quartet con il quale registra l’album Raffaele Calace Music for Mandolin Quartet (Brilliant Classics, 2017). Con Ugo Orlandi, dopo anni di ricerche ha registrato l’album Nicola Calace Je Reviendrai (2014) dedicato alla figura di Nicola Calace, fratello di Raffaele e inoltre curato il libro Carlo Munier il poeta del mandolino (2011). In occasione del 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven ha registrato il cd Beethoven and his contemporaries con il fortepianista Marco Crosetto per Arcana (Outhere Music). Nel 2022 uscirà il suo primo disco da solista, dedicato ai più importanti concerti per mandolino, con l’orchestra Il Pomo d’Oro diretta da Francesco Corti. Dal 2018 è membro stabile dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore con la quale ha effettuato tournèe in Italia e trasmissioni televisive su Rai1, Rai2 e Rai5.

Marco Crosetto

Il clavicembalista Marco Crosetto ha studiato al Conservatorio di Torino, la sua città natale, pianoforte, composizione e clavicembalo. Ha perfezionato i suoi studi all’ESMUC di Barcellona, con Béatrice Martin e al CRR di Parigi, diplomandosi in Chef de chant per l’opera barocca con Stéphane Fuget e Noëlle Spieth. Si è esibito, come solista e in formazione da camera, nei festival più prestigiosi del panorama europeo. Ha una collaborazione attiva con tutti i gruppi di Torino, la Venexiana, l’ensemble La Chimera, la Pietà dei Turchini di Napoli, l’ensemble Mare Nostrum. È co-fondatore de La Vaghezza, ensemble barocco, con cui ha vinto il primo premio all’Haendel Göttingen Competition nel 2018. Tra i riconoscimenti ricevuti, segnaliamo il terzo premio al Concorso Internazionale di Clavicembalo Paola Bernardi di Bologna, nel 2015 e 2019; nel 2017, in duo con Mayah Kadish, il primo premio al Concorso Internazionale Selifa. È stato semifinalista al concorso a Bruges nel 2018. Dal 2017, è accompagnatore al clavicembalo nei DMA dei Conservatori di Musica di Torino, Cuneo e Novara.