Il cervello, la creatività e i nostri bimbi

Stavolta è il turno della creatività. Tommy torna dalla scuola dell’infanzia spesso con creazioni… lui lo dice spesso che ha bisogno di creare e quindi come leggerete nell’articolo, ha un angolo anche a casa tutto suo! Dipinto con le sue mani e costruito a sua misura con l’aiuto di suo papà. Dovremmo imparare dai bambini…sempre! Buona lettura…

C’è un posto del nostro meraviglioso cervello, una zona nella quale si sviluppa quella cosa super stimolante che si chiama: creatività? Alcuni neuroscienziati hanno studiato le caratteristiche e le forme di sviluppo di questa grande dote, che, aimè, non tutti possiedono. O quanto meno, possiedono in forma ben evidente! In realtà la zona non è singola e, a differenza di quello che si pensava e cioè che fosse l’emisfero destro ad essere più fantasioso (cosa che peraltro è reale), per lo sviluppo della creatività serve l’azione sincrona di entrambi gli emisferi e non solo, perché il cervello, di fronte alla creatività, si allena unitamente. Tutte le sue parti lavorano e fanno ‘sport’ insieme per creare il pensiero creativo. Come dicevo sopra, primordialmente l’idea era quella del pensiero creativo ad appannaggio solo dell’emisfero destro. Gli studiosi di neuroimmagine hanno scoperto che quando gli esseri umani creano, si attivano varie parti del cervello. E sono le stesse regioni che si attivano durante i processi cognitivi come la memoria, l’autoregolazione, l’attenzione, il mantenimento prestante durante una attività cognitiva. Sempre studiosi di neuroimmagine attraverso la risonanza magnetica funzionale e la tomografia ad emissione di positroni hanno scoperto un coinvolgimento importante della corteccia prefrontale in questo processo creativo! Fatta questa premessa, mi preme sottolineare l’importanza della libertà di creare per ogni bambino. In modo particolare nella fase di prescolarizzazione. Il bambino deve sentirsi libero di poter sperimentare attraverso le mani, i piedi e il corpo tutto ciò che più di fantasioso vive nella sua mente creativa. I bambini devono sentirsi liberi di esplorare il mondo (in

sicurezza) senza seguire gli schemi rigidissimi di noi adulti noiosi e pallosi. Per questo è basilare far sì che l’ambiente del bambino sia stimolante, originale e brillante. Ricco di stimoli e fortemente incitante all’esperienza e all’esplorazione. A casa io e Andrea abbiamo creato a Tommaso e Riccardo un angolo della cucina dove Tommaso (ora lui…poi anche suo fratello appena potrà) può sperimentarsi concretamente con materiali di riciclo come le stoffe regalate dalla mia amatissima nonna, i bottoni, i fili di lana, le carte colorate, i tovaglioli colorati, i cartelloni, le colle, le tempere e tanto, tanto altro. La consegna che lascio a Tommaso è quella di creare ciò che vuole con i materiali che ha nel suo angolino creativo. Ai bambini serve anche per migliorare l’autostima, per sentirsi liberi ma sicuri e per imparare l’attesa. Il mio consiglio è proprio quello di trovare un angolino della vostra casa, anche piccolo, ma dedicato solo alle creazioni e con uno scatolone pieno di materiale da utilizzare solo in quell’angolo tutto loro.