Pasqua, Coldiretti: 400 mila a tavola negli agriturismi della Lombardia.

Tiziana Porteri Terranostra Brescia: grande presenza anche nelle strutture della provincia, sia per i pranzi che per i soggiorni con pernottamento

Saranno oltre 400 mila le presenze a tavola negli agriturismi lombardi nel weekend di Pasqua, spinte dalla voglia delle persone di stare all’aria aperta alla ricerca del buon cibo, e approfittare così del ritorno alla piena normalità dopo gli anni del Covid. E’ quanto stima la Coldiretti regionale a partire da una rilevazione tra le aziende agricole alla vigilia delle vacanze di Pasqua.

Anche in provincia di Brescia grande presenza nelle attività agrituristiche, dove numerosi cittadini hanno scelto la campagna come meta favorita grazie anche dal calendario di una “Pasqua alta” in primavera, con il risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni e di semina.

La cucina a chilometro zero è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo – spiega Terranostra Brescia, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti – in un Paese come l’Italia dove un circa un terzo del budget delle vacanze di Pasqua è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici nei mercati che si moltiplicano con l’arrivo della primavera.

A far scegliere l’agriturismo – continua Coldiretti sulla base delle indicazioni di Campagna Amica – è anche la spinta verso un turismo tutto Made in Italy di prossimità, “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere. In provincia di Brescia – precisa Coldiretti Brescia – sono oltre 350 le strutture agrituristiche attive e tra queste oltre la metà  offrono un servizio di ristorazione.

“I ponti di Pasqua e primavera rappresentano il primo grande banco di prova in vista della prossima estate – commenta Tiziana Porteri, presidente di Terranostra Brescia – e i primi dati ci fanno ben sperare. Gli agriturismi sono custodi delle tradizioni alimentari nel tempo, con menù locali a base di prodotti di stagione a chilometri zero, ma negli ultimi anni l’offerta di servizi si è ampliata: accanto a quelli tradizionali quali ristorazione e alloggio, infatti, se ne sono affiancati altri come degustazione, passeggiate a cavallo, escursioni, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike, fattorie didattiche, corsi”.