Prezzi, Prandini (Coldiretti): puntare ad autosufficienza alimentare
Con i prezzi mondiali dei prodotti alimentari hanno fatto segnare un aumento del 32% rispetto allo scorso anno per effetto delle tensioni generate dallโemergenza Covid, lโUnione Europea e lโItalia devono puntare allโautosufficienza alimentare per stabilizzare le quotazioni e garantirsi adeguati approvvigionamenti per combattere la povertร e la fame che sta colpendo anche il vecchio continente. Eโ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini invitato ad intervenire al Meeting di Roma del gruppo del Ppe al Parlamento Ue, in riferimento agli effetti sulla spesa del rincaro delle materie prime
Con la pandemia da Covid โ sottolinea Prandini โ si รจ aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire lโalimentazione delle popolazione. Una situazione che ha fatto salire i prezzi dei prodotti alimentari. I timori sugli approvvigionamenti di cibo devono spingere la stessa Unione Europea a realizzare un piano finalizzato a conquistare lโautosufficienza in diversi settori chiave. Anche nellโambito della Strategia Farm to Fork, la Commissione europea ha comunicato lโintenzione di valutare la possibilitร di introdurre norme volte a ridurre la dipendenza da materie prime, come ad esempio la soia coltivata su terreni disboscati, promuovendo le proteine vegetali coltivate in Europa. La transizione verso una maggiore autosufficienza alimentare dellโUE passa obbligatoriamente anche tramite azioni che riducano i passaggi lungo tutta la filiera e ne migliorino il funzionamento โ continua Prandini โ nel precisare che lโItalia รจ allโavanguardia con la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali per assicurare prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione di agricoltori e allevatori.
Un problema grave per un Paese come lโItalia che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne al latte, dai cereali fino alle colture proteiche necessarie per lโalimentazione degli animali negli allevamenti. In Italia รจ infatti necessario recuperare โ spiega Prandini โ il deficit del 64% del frumento tenero e del 40% per il frumento duro destinato alla produzione di pasta, mentre copre appena la metร (53%) delle fabbisogno di mais, fondamentale per lโalimentazione degli animali e per le grandi produzioni di formaggi e salumi Dop. Un trend negativo che riguarda anche la soia nazionale che soddisfa meno di 1/3 (31%) dei consumi domestici, secondo dati Ismea. In Italia โ precisa Prandini โ si munge nelle stalle nazionali il 75% del latte consumato e si produce il 55% della carne necessari ai consumi nazionali con lโeccezione positiva per la carne di pollo e per le uova per le quali lโItalia ha raggiunto lโautosufficienza e non ha bisogno delle importazioni dallโestero.
Ridurre la dipendenza dallโestero significa anche ridurre i rischi per la sicurezza alimentare in un Paese come lโItalia dove รจ scoppiato quasi un allarme alimentare al giorno per un totale di ben 297 notifiche inviate allโUnione Europea durante il 2020. Di queste solo 51 (17%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale, 146 provenivano da altri Stati dellโUnione Europea (49%) e 100 da Paesi extracomunitari (34%). In altre parole โ precisa Prandini โ oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dallโestero (83%).ย La stessa Commissione Europea evidenzia peraltro che le importazioni da Paesi terzi con standard di rispetto ambientale inferiori a quelli europei rischiano quindi di vanificare lโimpegno delle imprese agricole europee per la sostenibilitร .
Per questo occorre cogliere le opportunitร offerte dal Pnrr con la digitalizzazione delle aree rurali, recupero terreni abbandonati, foreste urbane per mitigare lโinquinamento in cittร , invasi nelle aree interne per risparmiare lโacqua e produrre energia pulita, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori produttivi deficitari previsti nei progetti strategici elaborati dalla Coldiretti insieme a Filiera Italia per la crescita sostenibile a beneficio del sistema Paeseโ afferma il presidente della Coldiretti nel sottolineare che โper sostenere il trend di crescita dellโenogastronomia Made in Italy serve perรฒ agire anche sui ritardi strutturali dellโItalia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocitร , con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargoโ. Una mancanza che ogni anno โ continua Prandini โ rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di Pil per le minori opportunitร di export al quale si aggiunge il maggior costo della โbolletta logisticaโ legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci con un aggravio che si attesta sui 13 miliardi allโanno secondo il centro studi Divulgaโ.Senza dimenticare di investire sulla ricerca pubblica con le NBT a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversitร e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici
Lโemergenza globale provocata dalla pandemia ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualitร e sicurezza per questo servono sistemi di etichettatura trasparenti sullโorigine delle materie prime e che non siano ingannevoli e nello stesso tempo, non possiamo pensare a un modello dove vi sia spazio per lโartificio e i cibi sintetici, dove si assista alla concentrazione eccessiva dei fattori produttivi, dove prevalga lโinteresse particolare delle grandi multinazionali che spingono per lโomologazione su un modello in sostanza dove il cibo sia sempre una commodityโ – conclude Prandini – nel sottolineare che invece โcon la nostra idea di filiera sostenibile vogliamo affrontare il futuro non solo creando valore economico, ma guardando anche alla sua distribuzione e alla capacitร di restituire valori positivi, sotto il profilo ambientale, sociale, territorialeโ.