Associazione Esa e il costante supporto alla Breast Unit

La Breast Unit della ASST Spedali Civili di Brescia è una realtà consolidata nella presa in carico di donne con diagnosi certa o sospetta di tumore al seno e garantisce un percorso diagnostico-terapeutico completo, integrato e personalizzato. Non si occupa solo di diagnosi e trattamento, ma accompagna le donne lungo tutto il percorso: dalla prevenzione alle cure palliative, nel rispetto dei più elevati standard di qualità e umanizzazione delle cure. Nel 2024, nella sede di Brescia, sono stati eseguiti oltre 25.000 mammografie di screening, 1.500 biopsie, 430 interventi chirurgici per tumore maligno della mammella, 540 prime visite oncologiche e 3.100 visite oncologiche di controllo.

Elemento distintivo della Breast Unit è il lavoro del team multidisciplinare, che ha discusso 2.300 casi clinici in riunioni collegiali, garantendo scelte terapeutiche condivise e personalizzate. Accanto a chirurghi, oncologi, radiologi, anatomopatologi, radioterapisti, infermieri e case manager, sono parte attiva del team anche la dietista e la psicologa.

“L’impegno quotidiano, il lavoro in rete e il supporto della comunità rendono la Breast Unit un esempio virtuoso di sanità pubblica integrata e solidale. Nel trattamento del tumore al seno è fondamentale prendersi cura della persona, non solo della malattia” ha dichiarato Luigi Cajazzo, Direttore Generale della ASST Spedali Civili di Brescia.

In questo contesto, da molti anni risulta centrale il supporto dell’associazione ESA – Educazione alla Salute Attiva, che finanzia progettualità fondamentali come il servizio di consulenza dietistica, riconosciuto come parte integrante del percorso terapeutico, e supporta un progetto innovativo della psicologa sull’uso della realtà virtuale volto al benessere psico-emotivo delle pazienti.

“Da 18 anni ESA è presente con costante e rinnovato impegno prima nel reparto di oncologia e poi nella Breast Unit, a testimonianza di come la presenza delle associazioni di volontariato organizzate faccia la differenza nella presa in carico delle pazienti valorizzando la centralità della persona e potenziando la insostituibile sinergia fra pubblico e privato per una sanità sempre più efficiente e vicina ai malati oncologici durante il lungo percorso terapeutico” ha aggiunto Nini Ferrari, presidente di associazione ESA.

Nel 2024 grazie a ESA il Progetto Familiarità, attivato nel 2014, ha permesso a oltre 260 familiari giovani di pazienti oncologiche di accedere gratuitamente a ecografie e mammografie, al di fuori delle fasce coperte dallo screening regionale. Sono state attivate anche iniziative di umanizzazione della cura, come “Bella in Ospedale”, corsi di yoga (in collaborazione con l’Accademia dello Yoga), laboratori di trucco, acquarello e fotografia, e un servizio dedicato all’accoglienza in Breast Unit. L’associazione promuove, inoltre, serate informative, progetti di sensibilizzazione nelle scuole, nelle biblioteche e nelle piazze per diffondere la cultura della prevenzione e spiegare il diritto/dovere alla salute.