Over the rainbow, il 9 giugno un concerto per ricordare Francesca e Marina

Da 9 anni, dopo la scomparsa di Francesca e Marina Fasser, le famiglie si sono strette per celebrare le loro ragazze organizzando un concerto annuale mirato a ricordarle e a raccogliere fondi per diversi progetti.

Entrambe le famiglie sono legate a due associazioni: Intercultura e Via Etica, e con esse hanno organizzato anche quest’anno il concerto Over the Rainbow a scopo benefico il prossimo 9 giugno alle 20 al Teatro San Barnaba. Quest’anno il concerto ricorre nel 70° anniversario dalla nascita di Intercultura, e per questo il concerto avrà un maggiore impatto emotivo.

Tutti i proventi raccolti saranno destinati a Via Etica per sostenere progetti in Kenya, un impegno che la famiglia Fasser sostiene da anni a nome delle sue ragazze: un’opportunità per portare avanti i loro sogni e le aspettative che esse nutrivano, contribuendo alla costruzione di un futuro migliore.

Gli artisti che si esibiranno sono tutti legati a Intercultura: ex studenti all’estero, famiglie ospitanti e la famiglia di Nin, venuta dalla Thailandia appositamente per condividere questo momento speciale.

Maestro Stefano Martinelli: borsista USA  2015 – diplomato chitarra jazz presso la Civica Claudio Abbado di Milano;

Maestro Corrado Guarino e figli: responsabile dipartimento piano jazz presso conservatorio di Brescia. Con la sua famiglia ha ospitato una ragazza nel 2017.

Maestra Anita Battioni e figlia: responsabile scuola di musica Cazzago San Martino, ha ospitato nel 2014 e il figlio è stato borsista in Argentina nello stesso anno.

Marco Maffei: borsista 1975 suonerà con Giovanni Fasser volontario e pluri papà ospitante.

Ospite d’eccezione è la famiglia di musicisti Thanalassakum dalla Thailandia: il figlio Nin ha trascorso nell’anno 2017 la sua esperienza con la famiglia Fasser, da allora è nato tra le famiglie uno spirito di grande fratellanza che li ha portati in Italia per condividere questo importante momento.

Francesca Fasser è morta a 17 anni dopo un anno di malattia. Nella sua breve vita ha sempre donato il suo sorriso, la sua gioia di vivere a chiunque le sia stato vicino. Aperta al mondo perché sin da piccola ha vissuto a stretto contatto con i ragazzi di Intercultura di tutto il mondo ospiti nella sua famiglia. Appassionata di musica e del suo pianoforte. In terza media ha trascorso un mese con l’associazione CISV nelle Filippine in rappresentanza della delegazione italiana. Studentessa al Liceo Copernico, aveva vinto il concorso di Intercultura e sarebbe partita per l’Indonesia quando la malattia l’ha fermata nel novembre del 2016.

Marina Fasser, cugina di Francesca, a 17 anni andò un anno in Svezia con Intercultura, esperienza che le lasciò la voglia di conoscere e vivere in un mondo più aperto. Finita la scuola superiore viaggiò in Brasile e in Cile per poi concentrarsi nello studio della cultura araba vivendo in Marocco, Siria ed Egitto e laureandosi in lingua araba. La sua conoscenza di più lingue le permise di trovare lavoro a Berlino nelle ONG delle università. Stava trasferendosi all’università di Vienna per un incarico quando avvenne l’incidente in bicicletta che la uccise, travolta da un camion, il 28 giugno 2017: giorno del compleanno dell’amata cugina Francesca.

Via Etica ets, associazione bresciana no profit, nata nel 2014 dall’intuizione del dott. Marco Capretti e prof. Fabrizio Arici.

I progetti vengono svolti in paesi in Via di sviluppo quali Kenya, Madagascar e Togo, in collaborazione con l’associazione Cimpunda del Liceo Copernico. L’obiettivo è promuovere iniziative di solidarietà in Paesi e collettività bisognose in campo lavorativo, sanitario, agricolo-industriale, educativo-culturale e di tutela dell’ambiente. Tutto ciò col fine di creare valore, occupazione e benessere per le popolazioni locali e per gli operatori, nel rispetto e nella tutela degli usi e costumi del Paese ospitante.

Nello specifico, attraverso il concerto ed altri eventi, per scelta delle famiglie delle ragazze, vengono supportati e seguiti personalmente progetti in Kenya:

  • More_then_a_cup: Comunità Samburu, sostenere l’emancipazione delle ragazze e migliorare la loro qualità di vita e opportunità future (dal 2022);
  • Donazioni gestite Kenya: programma di microcredito volto a sostenere e finanziare individui o gruppi considerati meritevoli (dal 2022);
  • Community car – Samburu Kenya (2024) : Via Etica, in collaborazione con le autorità locali di Archer Post, ha deciso di acquistare un veicolo polifunzionale, il “Community car”, per rispondere a emergenze mediche, sensibilizzazione sanitaria, vaccinazioni in aree remote e supporto logistico per eventi sociali e sportivi;
  • Ogni anno vengono assegnate 7 borse di studio per studenti meritevoli nelle comunità di Samburu, Charuru e Meru;
  • Uaso Girls Secondary School – Samburu (2025-2026): scuola secondaria situata a Samburu con 480 alunne in crescita promuove l’insegnamento delle Scienze Domestiche per fornire competenze fondamentali e superare l’inferiorità sociale delle ragazze, con il supporto di Via Etica che finanzia un insegnante per due anni;
  • Realizzazione di un pozzo idrico nella comunità di Archer Post (2025);
  • Reteti Elephant Orphanage Sanctuary (2024): nato per salvare cuccioli abbandonati di elefanti ed altri animali, permette di supportare e dare benefici ai villaggi limitrofi che vivono grazie al lavoro indotto dalla presenza del santuario: 1280 donne vivono fornendo il latte per gli animali, così espandendo e rendendo più forti intere comunità (i proventi del concerto di quest’anno andranno a questo progetto).

 

 

 

Settant’anni fa nasceva Intercultura, un’associazione che ha fatto dell’incontro tra culture e della diffusione degli ideali di pace la sua missione principale. Dal 1955, Intercultura ha accompagnato generazioni di giovani e famiglie in esperienze di scambio culturale, promuovendo valori di inclusione, comprensione reciproca e cittadinanza globale.

Settant’anni fa partiva da Brescia uno dei primi studenti verso gli Stati Uniti, da settant’anni il centro locale di Brescia rappresenta uno dei gruppi di volontariato più numerosi e attivi della rete di 160 centri locali in Italia. Negli anni 2000, ogni anno sono partiti da Brescia circa 20 studenti e sono stati accolti dai 5 ai 10 studenti stranieri provenienti da tutto il mondo: quest’anno sono ospiti della città, accolti da famiglie bresciane, 8 studenti, mentre 18 studenti bresciani sono in attesa di partire verso le destinazioni scelte.

In questi decenni, l’associazione ha creato una rete internazionale di relazioni che abbraccia oltre sessanta Paesi, trasformando il viaggio non tanto in un’occasione di apprendimento linguistico, quanto soprattutto in un’opportunità di crescita personale e costruzione di ponti tra mondi diversi.

Cinquantacinquemila studenti italiani hanno vissuto un’esperienza di studio all’estero, e trentatremila studenti internazionali sono stati accolti da famiglie italiane. È questo il racconto dei primi sette decenni della storia di Intercultura che, perseguendo gli ideali di pace tracciati dai suoi fondatori, ha trasformato vite, abbattuto barriere e costruito ponti culturali tra Paesi.

In un mondo sempre più complesso e interconnesso, Intercultura rimane fedele alla sua missione e il 70° anniversario non è solo un’occasione per celebrare il passato, ma anche per guardare avanti, innovando i programmi e ampliando le opportunità di scambio per le nuove generazioni.