Quantum: successo per il vernissage e l’inaugurazione ufficiale

Si è tenuta venerdì  l’anteprima ufficiale della mostra QUANTUM – CIÒ CHE È PIENO TORNA VUOTO: la nuova esposizione di carattere internazionale che vedrà nuovamente protagonista la prestigiosa Rocha Magna (Castello) di Palazzolo sull’Oglio (Brescia), grazie all’importante sinergia tra l’Amministrazione del Sindaco Gianmarco Cossandi e le Associazioni LovOglio e CACP – Centro Artistico Culturale Palazzolo, con il Patrocinio della Provincia di Brescia e di Regione Lombardia.

Presenti tra gli altri il Sindaco Gianmarco Cossandi e l’assessore alla Progettazione Culturale e Valorizzazione Turistica Marina BertoliNicola Küpfer, Presidente CACP, Piero Raccagni, Vice Presidente del CACP e Bruno Fogliata, Consigliere CACP; Laura Dossi, Presidente di LoVoglio e Massimo Rossi, Vice Presidente di LoVoglio, filosofo e docente; nonché Diana Vaccaro, Responsabile Patrimonio Artistico di Banco BPM.

Presenti altresì i rappresentanti degli importanti partner dell’evento, ovvero il platinum supporter STEA,  i gold supporter BCC Brescia, DRS guarnizioni industriali, Filmar Spa, Lampo Zippers by Ditta Giovanni Lanfranchi Spa, Implast srl e Pedrali Spa; i silver supporter Studio Ambrosetti, Agos Agenzia di Rovato, BCC Oglio e Serio, Brescianini Assicurazioni, Mazzotti Massimo & C. vetreria artigiana snc, Carpenteria Manessi Group, SA Finance e SAEF. Nonché appunto gli enti e i privati che hanno supportato e supporteranno la buona riuscita del progetto tra cui Banco BPM, Galleria Colossi, Cuminetti Fine Art Service, Galleria Studio F22, Galleria Meles, Biblioteca Civica Lanfranchi, il Movimento Cooperativo Palazzolese, il Circolo Fotografico Palazzolese, la Protezione Civile di Palazzolo, Jacopo Bertoli e l’Istituto di Istruzione Superiore Cristoforo Marzoli di Palazzolo sull’Oglio.

«L’Amministrazione comunale è lieta di presentare questo nuovo capitolo dedicato all’arte contemporanea, nato dalla sinergia tra il Comune e due realtà vitali del terzo settore della nostra città: Lovoglio APS e il Centro Culturale Artistico Palazzolese (CACP). Nuovamente la nostra Rocha Magna diviene palcoscenico di una mostra fuori dall’ordinario. In questo spazio carico di storia e significato, l’arte si fa così portavoce di riflessioni che ci interpellano nel profondo, abbracciando un tema di grande attualità e di straordinario valore – commenta il Sindaco Gianmarco Cossandi –. QUANTUM si inserisce in un contesto attuale ricco di incertezze e instabilità, dove la domanda sull’origine della materia e sull’equilibrio tra ordine e disordine acquista un significato particolarmente profondo. In un mondo che sembra dominato da leggi fisiche rigide e deterministiche, ci si interroga sulla nostra capacità di controllo: temi che ci spingono a riflettere sul nostro rapporto con il mondo e sulle sfide globali che ogni giorno ci pongono di fronte alle nostre fragilità e alle nostre incertezze. La mostra si inserisce in questo dialogo tra il pieno e il vuoto, tra l’ordine e il caos, in un continuo confronto tra le forze opposte che modellano la realtà».

«La mostra QUANTUM affronta la vulnerabilità degli equilibri che cerchiamo di costruire, riflettendo su come la nostra realtà, segnata da incertezze politiche, economiche e sociali, si trova a fronteggiare lo stesso dilemma: come possiamo cercare l’equilibrio in un mondo in continuo mutamento? – aggiunge l’assessore alla Progettazione Culturale e Valorizzazione Turistica Marina Bertoli –. QUANTUM si propone come un’esperienza visiva e riflessiva, non per imporre una visione univoca, ma per stimolare una riflessione personale e collettiva sulle dinamiche che governano l’universo. Gli artisti invitano il pubblico a confrontarsi con la consapevolezza che il controllo assoluto è un’illusione, e che spesso l’unica vera forma di equilibrio risiede nella nostra capacità di adattarci e di affrontare il cambiamento con speranza. Ringraziando ogni supporter e collaboratore, vi invitiamo, quindi, a percorrere con uno sguardo curioso le sale espositive e il cortile, lasciandovi travolgere da una molteplicità di emozioni e pensieri individuali che ognuno potrà trarre da questa esperienza».

«QUANTUM è un viaggio simbolico che riflette le fasi essenziali della nostra condizione: l’origine e il mistero dell’esistenza, il momento in cui ci domandiamo da dove veniamo e cosa significa “esserci” prima ancora di diventare, il nostro ruolo nel mondo, la responsabilità di dare senso alla nostra esistenza, l’energia vitale che ci spinge a lasciare un’impronta – afferma Nicola Küpfer, Presidente CACP –. Il percorso, grazie alla maestria degli artisti, ci invita a riflettere sulla transitorietà, sulla necessità di accogliere ogni cambiamento, con la consapevolezza delle nostra fragilità e, al tempo stesso, alla possibilità di una trasformazione continua».

«Quasi sempre, avvicinandosi alle opere d’arte esposte in una mostra, il visitatore si pone con lo stato d’animo di osservare, ammirare, giudicare. E quasi sempre, nell’allestire una mostra d’arte, gli organizzatori si sforzano di esporre opere perché siano osservate, ammirate, giudicate. Nel preparare questo evento, abbiamo scoperto che i nostri criteri di selezione stavano completamente cambiando – aggiunge Bruno Fogliata, Consigliere CACP –. Perché il tema essenziale di questa mostra è l’invito a riflettere sulla vita, sull’uomo e sul suo ruolo nell’universo, in fondo su noi stessi. Invito che diventa appassionato alla luce, o alle ombre, di quanto sta accadendo intorno a noi».

«QUANTUM nasce da un personale tentativo di ricerca della verità che si rivela un cammino condiviso. Con gratitudine ringrazio gli Artisti e i compagni di questo viaggio. Abbiamo cercato una sequenza di opere che fossero la trasfigurazione in immagini di pensieri tratti dalla filosofia, dalla scienza, dalla cultura orientale e dalla poesia, per una riflessione sulla nostra finitezza e infinitudine. Dal sacro vuoto, necessario a ogni creazione, alla dissoluzione della materia, QUANTUM offre la consapevolezza necessaria, per vivere un’esistenza migliore, qui e ora, augurando speranza in un futuro sempre carico di possibilità – commenta Laura Dossi, Presidente di LoVoglio –. Un ringraziamento speciale va alla Galleria F22 di Palazzolo sull’Oglio, una porta aperta sul futuro, fondata negli anni Settanta da Franco Rossi, un pioniere nella ricerca artistica che ha ospitato maestri come Fontana e Warhol. QUANTUM rende omaggio alla sua memoria e celebra chi ha scommesso sull’arte».

«QUANTUM pone al centro il tema del vuoto, nervatura di tutta quanta l’esposizione. Nella prima sezione, il vuoto è dimensione fisica di buio generativo e categoria etica – conclude Massimo Rossi, Vice Presidente di LoVoglio, filosofo e docente –. L’estetica orientale esalta il vuoto per l’annullamento dell’io. I monaci tibetani con il mandala ricordano che “nulla si possiede”, che è poi il tema della seconda e terza parte della mostra. QUANTUM invita a vedere la vita come un breve turno di guardia nella notte, dove le nostre smanie di possesso valgono quanto gli ultimi tre secondi della storia terrestre, se condensata in un’ora. La mostra esplora come nulla è mai dato fino in fondo e definitivamente, e come anche l’intelligenza umana affronta il richiamo all’ordine cosmico. Si accende allora la speranza in un legame che stringe ‘“i mortali in social catena”’, dove tutto è in tutto e tra me e l’altro non c’è più differenza».

«Dal 2022 Banco BPM ha avviato un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale con l’obiettivo di renderlo accessibile a un pubblico sempre più vasto in un’ottica di restituzione alla collettività e questa nuova collaborazione con l’Amministrazione di Palazzolo sull’Oglio, dopo il successo di Ceruti e Ghislandi in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, è una nuova splendida opportunità che va proprio in questa direzione – dichiara Diana Vaccaro, Responsabile Patrimonio Artistico di Banco BPM, che per QUANTUM ha messo a disposizione ben tre opere di primo piano, ovvero Bianco di Agostino Bonalumi, Foglio Lungo di Pavia di Arnaldo Pomodoro e Il Bacio di Emilio Scanavino – Il dialogo tra queste opere e la ex Guarnigione del Castello di Palazzolo, oggi sede espositiva, esalta la straordinarietà di ciascun elemento. Questo nuovo prestito al Comune di Palazzolo sull’Oglio dimostra ancora una volta come l’attenzione del nostro istituto ai territori di appartenenza, mediante la cooperazione tra soggetti diversi, sia a beneficio culturale, sociale e anche economico delle comunità di riferimento, nonché un momento indiscutibilmente alto di interesse culturale».