Figli dipendenti da energy drink e merendine: 82% delle famiglie chiede aiuto
Appello per un piano pubblico contro il cibo ultra-trasformato, serve unβetichetta per riconoscerli.
Lβ82% delle famiglie italiane chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli, sempre piΓΉ βdrogatiβ di energy drinks, merendine e cibi ultra-trasformati, una vera e propria dipendenza che crea enormi pericoli per il loro sviluppo. Un grido dβallarme da parte dei genitori che vedono fallire il ricorso a divieti o altre forme di coercizione proprio mentre si levano piΓΉ forti gli allarmi del mondo medico scientifico. Eβ quanto emerge dal Rapporto Coldiretti/Censis presentato in occasione della giornata inaugurale del Forum Internazionale dellβAgricoltura e dellβAlimentazione a Villa Miani a Roma (#forumagricoltura2024) organizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti, alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo assieme a Matteo Bassetti (Professore Ordinario di Malattie Infettive, Dipartimento di Scienze della Salute, UniversitΓ degli Studi di Genova; Direttore Clinica Malattie Infettive, Ospedale Policlinico San Martino β Irccs di Genova), Alberto Villani (Coordinatore funzionale dellβArea Clinica Pediatria Universitaria Ospedaliera, Ospedale Pediatrico Bambino GesΓΉ – UniversitΓ di Roma Tor Vergata), Esmeralda Capristo (Professore in Scienze Tecniche Dietetiche Applicate, UniversitΓ Cattolica del Sacro Cuore di Roma) e Stefano Pisani (Sindaco di Pollica).
Per lβoccasione sono state allestite due grandi tavole per mettere a confronto il cibo ultra-trasformato con quello naturale, simbolo della Dieta Mediterranea. Uno stile alimentare che i genitori italiani vogliono trasmettere ai propri figli β rilevano Coldiretti/Censis – poichΓ© percepito come un insieme di abitudini che garantiscono che i giovani mangeranno bene. Un cibo equilibrato, sano, sicuro e genuino in linea con la tutela della salute personale e del pianeta. Uno sforzo quotidiano che si scontra perΓ² con la considerazione che appena ne hanno la possibilitΓ i propri figli non mangiano in modo salutare.
Un fenomeno, quello degli ultra-trasformati, che va combattuto β sottolinea Coldiretti – aumentando le ore di educazione alimentare nelle scuole e mettendo in campo campagne di sensibilizzazione per far conoscere i pericoli associati allβassunzione sistematica e continuativa di cibi ultra-trasformati, come chiesto dai genitori italiani. Un passo decisivo sarebbe la definizione di forme di etichettatura per evidenziare che un determinato prodotto appartiene alla categoria degli ultra-trasformati. Ma lβutilizzo di questi prodotti β conclude Coldiretti – va anche vietato nelle mense scolastiche e nei distributori automatici diffusi negli edifici pubblici, a partire proprio dalle scuole, con precisi limiti anche alla pubblicitΓ , seguendo lβesempio del Regno Unito che ha vietato le fasce orarie di maggiore esposizione per bambini e adolescenti.
E del fatto che i propri figli appena possono scelgono cibi ultra-trasformati se ne Γ¨ reso conto quasi un genitore su due (48%). E non sembrano funzionare i divieti, una strada scelta dal 37% di famiglie β secondo Coldiretti/Censis – che hanno imposto ai bambini di non mangiare merendine, caramelle, bibite gassate e junk food di vario tipo, anche dinanzi alle sempre piΓΉ chiare evidenze scientifiche sui rischi ad essi collegati.
Dinanzi al sostanziale fallimento di politiche coercitive non sorprende, dunque, che oltre otto famiglie su dieci pensino che sarebbe importante attivare una grande campagna, dalla scuola al web, rivolta ai ragazzi sul tema dellβeducazione al mangiare bene. Riconoscere di aver bisogno di un aiuto esterno per il raggiungimento di tale obiettivo, Γ¨ un chiaro segnale dellβimportanza che attribuiscono allβinsegnamento di una buona educazione alimentare, considerandolo un dovere imprescindibile.
Una battaglia sostenuta da sempre da Coldiretti che Γ¨ impegnata a promuovere nelle scuole italiane il progetto Educazione alla Campagna Amica, un percorso educativo che coinvolge oltre mezzo milione di bambini allβanno su tutto il territorio nazionale. Lβobiettivo Γ¨ quello di formare dei consumatori consapevoli per valorizzare i fondamenti della Dieta Mediterranea e fermare cosΓ¬ il consumo del cosiddetto junk food che mette a rischio la salute e fa aumentare lβobesitΓ , come sostenuto unanimemente dalla scienza medica. Un cibo fatto in laboratorio che, entrando sempre piΓΉ prepotentemente nelle abitudini alimentari quotidiane, fa inevitabilmente da apripista a quello artificiale.