La sfida della contraffazione per economia e lavoro. In Confapi Brescia un convegno di confronto con guardia di finanza e dogane

«Fare squadra contro la contraffazione: danneggia l’economia del nostro Paese e dei nostri territori, arreca un danno al prestigio dei prodotti Made in Italy e colpisce lo spirito di imprenditorialità di chi mette in campo energie e capitali per innovare, contribuire al benessere collettivo, generare occupazione»

 

Brescia, 27 novembre 2024 – Si è svolto oggi nella sede di Confapi Brescia il convegno dal titolo «Il fenomeno della contraffazione – Aspetti preventivi e strumenti di contrasto a tutela di imprese e consumatori».

La contraffazione è un fenomeno che minaccia la sicurezza economica, la tutela dei consumatori e anche, potenzialmente, la salute pubblica. Beni contraffatti, proprietà intellettuali rubate e pratiche scorrette di vario tipo costituiscono una sfida che operatori economici, istituzioni e cittadini devono conoscere e vincere per evitare problematiche più ampie. Confapi Brescia ha proposto un confronto sul tema volto a sensibilizzare il pubblico circa il problema e, soprattutto, mostrare l’avanzamento degli strumenti normativi, operativi e dell’impegno delle istituzioni a servizio di imprese e cittadini per risolvere una piaga dannosa per economia, lavoro e legalità.

 

Il presidente dell’Associazione, Pierluigi Cordua, ha dichiarato che «Confapi Brescia è in prima fila per portare all’attenzione degli associati, degli operatori economici e della comunità l’importanza di fare squadra tra settori diversi, tra pubblico e privato e tra componenti eterogenee del nostro sistema per risolvere problematiche che sono di interesse comune. Il fenomeno della contraffazione è uno di

questi: la contraffazione danneggia l’economia del nostro Paese e dei nostri territori, arreca un danno al prestigio dei prodotti Made in Italy e colpisce al cuore l’impegno e lo spirito di imprenditorialità di chi, con sacrifici e sforzi, mette in campo energie e capitali per innovare, contribuire al benessere collettivo, generare occupazione. Un fenomeno che Confapi Brescia intende contribuire a contrastare anche per valorizzare il ruolo sociale della rappresentanza dei corpi intermedi a favore dei principi di equità, libera concorrenza e benessere comune che devono animare l’economia».

 

Il segretario generale della Camera di Commercio di Brescia, Massimo Ziletti, ha aggiunto che «le azioni camerali in tema di lotta alla contraffazione, oltre ad una valenza repressiva con l’accertamento di violazioni, le segnalazioni all’Autorità Giudiziaria ed i sequestri preventivi, sono comunque prioritariamente orientate all’informazione preventiva ed alla formazione ai consumatori ed agli operatori economici, oltre che finalizzate alla tutela del consumatore anche per mezzo della collaborazione con Associazioni di categoria, Enti e Forze dell’Ordine, nell’intento di creare un’unica rete e diffondere nella cittadinanza la “cultura della sicurezza”».

 

Il presidente della sede bresciana dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Alfano, ha dichiarato che «nel contrasto alla contraffazione, come anche ai fini della sicurezza dei prodotti, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli svolge un ruolo essenziale relativamente al controllo dei traffici di merci in ingresso provenienti da territori extra-unionali, caratterizzandosi così per la sua azione di individuazione e repressione di eventuali traffici illeciti.

Nell’ambito dei controlli doganali, che comportano una serie di attività amministrative, vengono anche esercitate funzioni di polizia giudiziaria e tributaria mirate, da un lato, a proteggere il mercato interno dell’UE dall’importazione di merci contraffatte provenienti dai Paesi terzi che entrano attraverso il territorio doganale italiano e, dall’altro, a bloccare le merci sospettate di contraffazione per accertare l’autenticità dei prodotti e tutelare i titolari dei diritti. Ai fini della sua attività istituzionale, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si serve delle analisi sui prodotti importati, che sono condotte dai suoi laboratori chimici specializzati presenti in tutto il territorio nazionale, al fine di garantire sia la sicurezza in consumo che la tutela legale dei marchi coinvolti».

 

Il Colonnello Francesco Maceroni, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Brescia, ha affermato che «per la Guardia di Finanza, il supporto al “Made in Italy” – con azioni preventive e di contrasto – assume un valore strategico volto alla valorizzazione della produzione italiana di alta qualità, anche in considerazione delle sempre più numerose e insidiose sfide poste dalla concorrenza a livello globale.

Tutto questo nella convinta consapevolezza che la legalità è un valore strettamente correlato alla crescita economica nonché alla produttività e all’innovazione delle imprese».

 

Il Maggiore Pietro Galante, Comandante Gruppo tutela economia – Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Brescia, ha ricordato che «il Corpo dispone di molteplici strumenti operativi che si traducono nell’esecuzione di attività investigative volte all’individuazione e alla disarticolazione delle “filiere”

illecite e dei relativi canali di finanziamento». Il tenente Nicolò Colangelo, Comandante della Sezione Operativa del Gruppo Brescia della Guardia di Finanza, sottolinea che «il mercato del falso “viaggia”

spesso online. Alla velocità di diffusione del fenomeno deve accompagnarsi un’opera di sensibilizzazione culturale del consumatore».

 

L’avvocato Matteo Piccinali dello Studio Legale Zaglio-Orizio ha evidenziato che «le nostre attività di contrasto legale si svolgono mediante il ricorso alle autorità amministrative e giudiziarie, per la raccolta delle prove della contraffazione, il sequestro dei beni e il blocco dell’esibizione in fiera dei prodotti contraffatti. È fondamentale che le nostre imprese tengano sempre ben presente l’opportunità di sviluppare strategie di protezione dei propri diritti di proprietà industriale e intellettuale mediante la registrazione dei propri marchi, brevetti, nomi a dominio e altri segni distintivi. Nell’ambito di dette strategie, rimane sempre vincente l’investimento degli imprenditori nella prosecuzione del percorso di innovazione dei propri prodotti, in modo da conseguire e mantenere un costante vantaggio competitivo rispetto ai contraffattori. Le nuove tecnologie emergenti, IoT, IA, blockchain e smart contracts, che possono essere ad esempio utilizzate per il controllo e la certificazione della provenienza, originalità e genuinità dei prodotti italiani, nel rispetto degli obblighi di tracciabilità di processo e di filiera previsti da tante norme di settore, rappresentano per il futuro un ulteriore utile strumento di contrasto alla contraffazione».

 

L’avvocato Alberto Contini, del medesimo studio, aggiunge in conclusione che «la recente L. 27 dicembre 2023, n. 206 ha però introdotto una serie di interessanti novità – tra cui il nuovo Contrassegno per il Made in Italy – che, ove utilizzate sapientemente (soprattutto con opportune campagne informative per i consumatori extra UE finalizzate a consentire loro di distinguere un vero prodotto Made in Italy da quelli che non lo sono), consentiranno una reale distinzione rispetto ai prodotti non Italiani, avvalendosi poi della normativa – comune a tutti gli aderenti alla Convenzione dell’Unione di Parigi e dei TRIPs – in materia di inganno e di tutela degli stemmi degli Stati».