Verolanuova: superati i 9.000 visitatori e ancora un mese per ammirare i due tiepolo
Rimane ancora un mese per ammirare per la prima volta, a distanza ravvicinata, grazie a un percorso che porta a nove metri di altezza, le due tele più grandi al mondo di Giambattista Tiepolo, recentemente restaurate.
Manca ancora un mese per visitare _Tiepolo a Verolanuova__. A tu per tu con i due capolavori restaurati_, l’iniziativa che restituisce in tutto il loro splendore le due tele più grandi al mondo di Giambattista Tiepolo (Venezia, 1696 – Madrid, 1770) conservate sulle pareti laterali della cappella del Santissimo Sacramento nella Basilica di San Lorenzo Verolanuova (BS).
Fino al 4 giugno, _Tiepolo a Verolanuova, _curata da Davide Dotti, organizzata in collaborazione con la Parrocchia di Verolanuova e il sostegno di BPER Banca, Lic Packaging e inblu, consente di apprezzare, per la prima volta, da una prospettiva inedita e a distanza ravvicinata, i due dipinti, seguendo un percorso che porta a nove metri di altezza, grazie a una struttura costruita appositamente per l’occasione.
Il progetto sta riscuotendo un riscontro di pubblico. A tutt’oggi sono oltre 9.000 le persone che hanno ammirato la raffinatezza delle due opere dell’artista veneto, tornate alla sua bellezza originaria dopo il recente restauro promosso dalla Fondazione della Comunità Bresciana attraverso il Fondo Fidanza.
I due capolavori, alti dieci metri per cinque di larghezza, realizzati alla metà degli anni quaranta del Settecento su commissione della nobile famiglia Gambara, sono caratterizzati da una straordinaria qualità pittorica e fervida creatività compositiva.
I soggetti – _Il sacrificio di Melchisedec_ e _La caduta della manna_ – richiamano il tema eucaristico per la presenza del pane e del vino – offerti da Melchisedec, re e sacerdote di Salem, antico nome di Gerusalemme, ad Abramo – e dalla manna, il “cibo degli angeli”, disceso per volere di Dio sul deserto per la salvezza degli israeliti dopo l’uscita e la liberazione dalla schiavitù in Egitto.
Gli interventi, coordinati a livello scientifico e organizzativo da Davide Dotti, sono stati realizzati dagli studi di restauro Abeni Guerra di Brescia e Antonio Zaccaria di Bergamo sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia.
Accompagna l’iniziativa un libro|catalogo Silvana Editoriale.
Il restauro dei dipinti e la loro valorizzazione rientrano in un più ampio progetto di promozione turistica e culturale di Verolanuova, attraverso il palinsesto di eventi dal titolo “Tiepolo Scomposto”
organizzato dal Comune di Verolanuova e la proposta di un itinerario tra le provincie di Bergamo e Brescia alla scoperta delle opere tiepolesche “_La via dei Tiepolo nelle province di Brescia e Bergamo”_, che è parte del programma di “Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023”.
Un riconoscimento che testimonia la qualità del progetto e l’enorme lavoro di sinergia tra enti pubblici e privati del territorio, completato grazie all’entusiasmo di tutta la comunità di Verolanuova.