Lago d’Iseo: avviati i lavori per la valorizzazione del fondale del Sebino con l’impiego del materiale legnoso flottante
La società MPL – Manutenzione e Promozione Laghi, il “braccio operativo” dell’Autorità di Bacino Lacuale dei laghi Iseo, Endine e Moro, ha avviato il progetto destinato alla valorizzazione del fondale del Sebino, attraverso l’impiego del materiale legnoso flottante raccolto nelle vicinanze della foce del Fiume Oglio negli anni scorsi. Si tratta – in estrema sintesi – di posizionare sul fondale del lago, ad una profondità compresa tra i 6 ed i 10 metri – 14 i punti individuati: vedi la mappa allegata – una serie di “ceppaie”, composte da legname, ramaglie, residui legnosi recuperati dai battelli spazzini. “Sono veri e propri habitat sommersi – ha spiegato Marco Terzi, amministratore unico di MPL – composti in tre differenti tipi: gruppi di ceppaie, gruppi di fascine e alberi frondosi. Una volta posizionati ed ancorati sul fondale, fungeranno da riparo ai pesci da predatori, e agevoleranno la riproduzione di molte specie ittiche, tra cui persico reale, luccio, anguilla e scardola”. “L’obiettivo del progetto – ha continuato Terzi – è quello di favorire al tempo stesso la biodiversità e la capacità portante dei laghi”.
Interessante notare come la composizione dei diversi habitat sia stata ricavata dal materiale legnoso raccolto dopo le piene del fiume Oglio nella zona della sua foce: “Il recupero ha una duplice valenza – ha chiuso Terzi – una naturalistica e l’altra di ottimizzazione delle spese legate allo smaltimento di questo materiale. Pertanto la criticità rappresentata dallo smaltimento di quantità sempre più ingenti di materiale legnoso flottante nel lago – e quindi fonte di pericolo per la navigazione – può trasformarsi in risorsa per la diversificazione degli ecosistemi lacustri e per la fauna presente”.
La stessa operazione è stata eseguita anche nel bacino del lago di Endine, in località Fossadone.
Il progetto sul Lago d’Iseo ha visto un investimento di 380mila euro, messi a disposizione dalla regione Lombardia, attraverso la D.G.Ambiente, per il bando “Interventi di tutela e risanamento delle acque lacustri”.