Arte, spettacolo, incontri e aperture straordinarie: nuovi appuntamenti al Museo Diocesano di Brescia

Il Museo Diocesano di Brescia conferma sempre più il proprio intento di aprirsi al territorio ponendosi in relazione con altri enti per costruire attraverso le specificità di ciascuno il valore di comunità, testimoniando il senso di partecipazione sociale e di cittadinanza. Da qui, l’innesto nella stagione delle mostre di molteplici attività volte ad accogliere differenti discipline artistiche e di confronto all’interno delle sue mura.

A partire dallo spettacolo di venerdì 31 marzo promosso dal Museo Diocesano in collaborazione con la sezione Teatro Sacro del CIT (Centro di Cultura e Iniziativa Teatrale ‘Mario Apollonio’) “Quante stelle tra baci e lacrime. Dalle Meditazioni sulla vita di Cristo di Giovanni da Cauli (XIV sec.)”. Il progetto, curato da Carla Bino e Maria Rita Simone, insieme a Marco Meazzini per la realizzazione dei video, è dedicato alla Santa Pasqua: gli studenti del corso di laurea Dams, indirizzo Spettacolo, daranno corpo e voce al racconto della Passione di Cristo, accompagnando gli spettatori-visitatori lungo un percorso a tappe all’interno del Museo Diocesano, tra immagini evocate dal testo e riprodotte nei quadri.

Sabato 1° aprile, alle ore 10, si terrà nell’ex refettorio la celebrazione dedicata ai 130 anni de La Voce del Popolo. Il primo numero del settimanale diocesano uscì l’8 luglio 1893, col sottotitolo “organo delle associazioni cattoliche della città e della provincia”, sottolineando il dialogo con lo stesso, in un tempo come quello attuale in cui la comunicazione è sempre più importante e si evolve velocemente negli strumenti.

Nella giornata di sabato 1° aprile, prenderà avvio al contempo il progetto Custodi della bellezza, prevedendo dalle 11:30 alle 15:30, tutti i fine settimana, l’apertura straordinaria del Museo.
L’apertura straordinaria del Museo e delle 24 chiese dislocate nel centro storico durante l’intero anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023, sarà possibile grazie al coinvolgimento di giovani adeguatamente formati. Il progetto ha come obiettivo la valorizzazione e la fruizione pubblica dei luoghi sacri e dei tesori d’arte che custodiscono, di norma accessibili solo in giorni e orari limitati, e in condizioni che ne limitano la partecipazione pubblica quando concomitanti con le cerimonie religiose.

Domenica 2 aprile, alle ore 11:00, spazio sempre ai giovani con l’inaugurazione della mostra promossa da UCAI Ghurfa – Una manciata di inchiostro di Ahmed Mohsen, Alia Himmat e Eyas Alshayeb, focalizzata attorno ad un cardine preciso, la parola, e l’atto comune a tutte le antiche tradizioni della creazione attraverso la stessa.

Martedì 4 aprile, l’inaugurazione dell’esposizione di Elisabetta Marchina, presente nelle sale Amigoni fino al 28 aprile, porterà alla luce il progetto fotografico e psicologico iniziato nel 2016 nel carcere di Bollate, realizzando ritratti senza sbarre alle detenute, per raccontarne il percorso personale interiore e le sensazioni legate a questa esperienza, tra interviste, canzoni, disegni e fotografie.

Giovedì 6 aprile, alle ore 11:00, l’inaugurazione della mostra “ANIME. Paolo VI e gli artisti” di Siku, all’anagrafe Fabio Tavelli, porta nuova attenzione sul tema dell’inclusività affrontato dal Museo Diocesano. Il percorso espositivo si svilupperà attraverso 3 location, partendo dal Museo per proseguire come seconda tappa nel Duomo Vecchio, raggiungendo poi la Basilica delle Grazie, dove sarà esposto il ritratto di Paolo VI realizzato dall’artista bresciano. La mostra intende rappresentare tramite le sculture e il loro significato un parallelismo tra le tappe di vita svolte da Paolo VI e quelle di ogni essere umano, affrontando il tema della vocazione, del lavoro per compiere il destino, passando dalle fatiche alle delusioni, in un’ottica di resilienza, fino a comprendere ed essere coscienti della propria via. Le opere esposte saranno tutte in marmo scolpite a mano dall’artista, con spessori sottilissimi, effetti materici e di movimento mai realizzati prima nella storia della scultura, in un’ottica di iperrealismo scultoreo. La mostra, che terminerà il 26 maggio, sarà in dialogo con il percorso Sculture di Felice Tagliaferri, presente nel chiostro fino al 25 giugno.

Al contempo, fino al 21 maggio, i visitatori potranno visitare, oltre alle collezioni e agli allestimenti permanenti, la mostra Ceruti sacro e la pittura a Brescia tra Ricci e Tiepolo, a cura di Angelo Loda, responsabile del settore storico-artistico della Soprintendenza ABAP, con la collaborazione di Federico Troletti.

MUSEO DIOCESANO DI BRESCIA | Via Gasparo da Salò, 13 – Brescia

Orari di apertura: tutti i giorni, tranne mercoledì, 10.00 – 12.00; 15.00 – 18.00

Ingresso alle collezioni del Museo e alle mostre: Intero: €8,00; ridotto: €4,00

Riduzioni:

Col biglietto della mostra Miseria&Nobiltà, ingresso ridotto: €4,00

Col biglietto del museo MarteS, ingresso ridotto: €4,00

Col biglietto della mostra Ceruti sacro e la pittura a Brescia tra Ricci e Tiepolo,

ingresso ridotto alla mostra Miseria&Nobiltà (€10,00, convenzione valida dal 2 marzo al 28 maggio) e al MArteS (€10,00, visita guidata compresa, convenzione valida dall’11 marzo al 30 luglio)

Informazioni: tel. 030.40233; museo@diocesi.brescia.it; www.museodiocesano.brescia.it