Convegno storico del 25 marzo: al via il palinsesto di iniziative dell’Ordine dei Medici

L’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura rappresenta un’occasione di rinascita, dopo i mesi più tragici vissuti dalle due città lombarde, sferzate con violenza dalla pandemia Covid nella primavera del 2020.

La cultura esprime la cifra per riconoscere la storia delle due città, il loro patrimonio artistico e la capacità di rigenerarsi dopo uno dei periodi più difficili, grazie alla solidarietà e all’attenzione ai bisogni delle persone, che identificano il segno ancestrale dei due territori.

A questo che si definisce “progetto civile, nato dalle comunità” ha scelto di partecipare anche l’Ordine dei Medici di Brescia, ideando un palinsesto di iniziative rivolte alla comunità medica e alla popolazione.

Medicina e Cultura è il motivo portante che unirà i diversi eventi da realizzare nel corso del 2023. Il titolo trae ispirazione dalle aree tematiche individuate per la Capitale Italiana della Cultura, in particolare quella de La cultura come cura.

Le iniziative, condivise con il Comune di Brescia e inserite nel calendario di eventi della Capitale della Cultura 2023, prenderanno il via sabato 25 marzo con il convegno Medicina e società a Brescia – Storia, contemporaneità, futuro.

Una giornata di studio per ragionare attraverso il contributo di storici, medici ed esperti sulle dinamiche di assistenza e cura che legano passato, presente e futuro, prendendo le mosse da quella tradizione solidaristica di attenzione ai bisogni della comunità che ha innervato la storia locale, per arrivare alla risposta condivisa che ha consentito di far fronte all’esperienza della pandemia Covid-19.

Il convegno, aperto a tutta la cittadinanza e alla comunità medica ad ingresso libero, intende approfondire l’evoluzione della medicina a Brescia e lo sviluppo del suo ospedale, fra i più antichi della Lombardia. Ma offre anche l’occasione per riflettere sulle trasformazioni che hanno interessato i diversi scenari della cura, soffermandosi sull’invecchiamento della società e l’assistenza agli anziani, la città solidale e la vicinanza agli ultimi, per gettare un ponte sulle prospettive future e la sanità che cambia dopo la pandemia.

La data scelta per l’iniziativa non è casuale, perché cade alla vigilia dell’anniversario di posa della prima pietra, avvenuta il 26 marzo 1447, dell’antico Hospitale unum magnum et universale, costituito per riunire in un’unica struttura le molteplici istituzioni che in città si occupavano di assistere infermi e indigenti.

Il progetto dell’ospedale di Brescia, di cui gli Spedali Civili sono eredi diretti, fu uno dei primi esempi di ospedale in Italia, un modello ripreso per la sua funzionalità da analoghe strutture del tempo, come la Ca’ Granda a Milano, eretta a partire dal 1456.

Dalla nascita dell’ospedale a Brescia e successive evoluzioni prenderà le mosse il convegno, con una prima sessione di taglio storico per analizzare, con il prof. Sergio Onger di Ateneo e Università degli Studi di Brescia e la dott.ssa Chiara Benedetti degli Spedali Civili, lo sviluppo degli ospedali nella nostra provincia tra Sette e Ottocento. Si approfondiranno anche le traiettorie dell’attività scientifica realizzata dai medici a Brescia tra Otto e Novecento.

La seconda sessione si proietta invece sul passato recente e sulle prospettive future, indagando le trasformazioni che interessano le diverse figure professionali coinvolte sul territorio e in ospedale nel percorso di assistenza e cura, a partire dal medico di medicina generale, su cui interverrà il dott. Germano Bettoncelli, consigliere dell’Ordine, per arrivare all’infermiere, di cui relazionerà la dott.ssa Ermellina Zanetti, vice presidente di APRIRE Network.

Verrà analizzata anche l’evoluzione delle strutture sanitarie negli ultimi 50 anni, in particolare quella dell’”Ospedale della città”, come da sempre vengono identificati gli Spedali Civili, con un intervento a cura del presidente dell’Ordine dei Medici di Brescia, dott. Ottavio Di Stefano, e del dott. Gianpaolo Balestrieri, consigliere dell’Ordine e direttore della rivista Brescia Medica.

Lo sguardo sul futuro, per tracciare le coordinate di una sanità che cambia, dopo la prova drammatica della pandemia da Covid-19, sarà affidato al prof. Giuseppe Remuzzi, direttore IRCCS Mario Negri di Milano.

La terza ed ultima sessione del convegno intende mettere in luce le radici solidali che da sempre hanno contraddistinto la società bresciana. In particolare sull’attenzione agli anziani e la “risposta bresciana” ad una società che invecchia ragioneranno il dott. Renzo Rozzini, direttore Dipartimento Geriatria di Fondazione Poliambulanza, e la dott.ssa Elisabetta Donati, presidente Fondazione Casa di Industria Onlus, che si soffermerà sull’assistenza tra domicilio e RSA.

A chiudere l’evento sarà la lectio magistralis del magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Brescia, prof. Francesco Castelli, sul tema “Vicini agli ultimi”, per raccontare come la città solidale, attenta ai bisogni dei più fragili e di chi vive in condizioni di marginalità per condizioni sociali, sanitarie, etnia o reddito, abbia saputo creare anche un ponte con il mondo, avviando importanti progetti di cooperazione con molti Paesi, per portare aiuto a livello globale.

La partecipazione al convegno riconosce crediti formativi ECM a medici chirurghi, odontoiatri e infermieri, previa iscrizione obbligatoria sul portale dell’Ordine, nella sezione Formazione residenziale.

Sarà possibile seguire l’evento, oltre che in presenza, anche in streaming (senza crediti ECM) al link https://register.gotowebinar.com/register/6644527316555948126, riportato sul sito ordinemedici.brescia.it.

A seguire, sempre nell’ambito del palinsesto Medicina e Cultura, l’Ordine proporrà un ciclo di incontri dedicati a Medicina e Cinema, realizzati dalla fine di aprile in collaborazione con il Cinema Nuovo Eden di Fondazione Brescia Musei.

Per l’autunno sono invece in cantiere proposte che spazieranno dalla letteratura alla musica e all’arte, con l’obiettivo di esplorare le connessioni tra i diversi ambiti espressivi e l’universo della medicina e della cura.