Bonus edilizia: l’appello di Confartigianato

Il presidente Massetti: «Con stop a sconto in fattura e cessione crediti a rischio occupazione e investimenti nelle costruzioni»

Brescia – «Speravamo in una soluzione che risolvesse il problema dei crediti incagliati, invece non solo non si prospetta nessuna risposta al problema ma il Governo blocca, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti. A rischio le tante imprese, che sulla base delle norme sinora vigenti, hanno effettuato investimenti ed assunzioni. A rischio la stessa tenuta delle imprese coinvolte, oltre a occupazione e investimenti nelle costruzioni. Un incomprensibile ostacolo» così il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti commenta il decreto legge sulla cessione dei crediti approvato ieri dal Governo che ha detto stop a tutte le cessioni dei crediti di tutti i bonus fiscali, a partire ovviamente dal superbonus. Spunta questa novità nel decreto in materia di crediti fiscali che il governo ha approvato ieri nel Consiglio dei ministri e già approdato all’esame della Camera dopo la pubblicazione lampo sulla Gazzetta Ufficiale. «Restiamo increduli e chiediamo si intervenga – prosegue Massetti. Altrimenti vorrebbe dire creare ulteriori situazioni di crisi finanziaria per le imprese e un problema di carattere “sociale” per quei committenti che hanno basato la fattibilità dei lavori sulla possibile cessione del credito».

Secondo Confartigianato il blocco previsto nel decreto legge coinvolge le tante imprese che, sulla base delle norme sinora vigenti, hanno effettuato investimenti ed assunzioni nella prospettiva, di primi accordi con i committenti, di poter continuare ad operare garantendo lo sconto in fattura. Con buona pace degli obiettivi green che la misura avrebbe aiutato a raggiungere. Anche il blocco della possibilità di acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici rappresenta un altro incomprensibile ostacolo. Apprezzabile l’intervento per limitare la responsabilità in solido dei cessionari anche se non risolutiva e fuori tempo massimo.