Karma Clima: il progetto itinerante che unisce arte e sostenibilità dei Marlene Kuntz

È disponibile in digitale, CD e vinile “Karma Clima (Al-Kemi Records / Ala Bianca; distrib. Warner Music Italy / FUGA), l’ultimo album dei MARLENE KUNTZ che prende il nome dall’ampio progetto Karma Clima che sta accompagnando il gruppo da un anno con tante iniziative, tra arte, musica e sostenibilità (https://found.ee/mk-karmaclima-album).

 

Domani, martedì 20 dicembre, alle ore 21.00, Cristiano Godano e Riccardo Tesio si collegheranno in diretta sulla pagina Facebook del fan club dei Marlene Kuntz per raccontare l’album e svelare le novità del progetto KARMA CLIMA.

Per seguire la diretta: www.facebook.com/groups/367921696727240/?ref=share_group_link.

 

I Marlene Kuntz sono reduci da un intenso tour nei club italiani dove hanno fatto ascoltare per la prima volta il disco dal vivo ai fan. Uscito a settembre 2022, Karma Clima è composto da 9 tracce, scritte da Cristiano Godano, prodotte dai Marlene Kuntz con Taketo Gohara, alle quali ha prestato la sua voce anche ELISA, con un featuring nel brano “Laica preghiera”.

 

Oltre alla band, composta da Cristiano Godano (chitarra e voce), Riccardo Tesio (chitarre e sintetizzatori), Luca “Lagash” Saporiti (basso) e Davide Arneodo (pianoforte, sintetizzatori, cori), hanno collaborato al disco Sergio Carnevale (batteria, percussioni), che segue i Marlene Kuntz anche in tour, Alessandro Asso Stefana (chitarra e produzione), chitarrista tra gli altri di PJ Harvey, e Niccolò Fornabaio (percussioni e produzione).

 

Gli archi, arrangiati da Davide Arneodo, sono stati registrati in Ungheria con la rinomata Budapest Art Orchestra (che tra le altre, ha preso parte anche alla colonna sonora di “Sicario” scritta da Jóhann Jóhannsson e alla colonna sonora de “La regina degli scacchi”).

 

Un concept album sul cambiamento climatico, per un progetto in continua evoluzione che unisce arte e sostenibilità e che ha portato la band da ottobre 2021 in tutta Italia, alla ricerca di quelle realtà che sono un modello in materia di eco sostenibilità e in nome del dovere etico di creare un senso di responsabilità verso il mondo che abitiamo.

 

Si apre con “La fuga”, una decisa progressione rock contro i social network inquinati e inquinanti, e si chiude con la poetica ballata “L’aria era l’anima” che descrive una città ormai sommersa dall’acqua che la rende inabitabile, passando per canzoni rabbiosamente ironiche come “Vita su Marte”, attualmente in radio (video: https://youtu.be/gF_G2JcGKTQ), che ci ricorda che non abbiamo a disposizione un altro mondo da distruggere, e “Acqua e fuoco” un beat di incessante intensità che ci fa notare che non c’è più molto tempo per arginare la deriva che l’umanità ha intrapreso.

 

Da un lato un disco che non ammette banalità raccontato dalla fine penna di Cristiano Godano, dall’altro il risultato di un percorso positivo, che ha portato i Marlene Kuntz a contatto con tante realtà italiane che si stanno impegnando per la sostenibilità ambientale: Viso a Viso Cooperativa di Comunità di Ostana (Cuneo), Birrificio Agricolo Baladin Piozzo (Cuneo) e Borgata Paraloup a Rittana (Cuneo), che hanno ospitato le residenze artistiche della band, ma anche la Fondazione Horcynus Horca di Messina, che li ha premiati per i 30 anni di carriera, e il MUSE di Trento e la Mole Antonelliana di Torino (in occasione del Festival CinemAmbiente), luoghi di cultura che si sono prestati ad ospitare happening di sensibilizzazione sul cambiamento climatico.

 

Non a caso, il progetto è stato notato anche dalla prestigiosa Fondazione Symbola, che promuove e aggrega le Qualità Italiane che migliorano il Paese, e inserito come case history di successo nel Rapporto Symbola “Io sono cultura”.

Durante i tour, i Marlene Kuntz hanno utilizzato le borracce ufficiali dell’opera relazionale Uno Di Un Milione realizzata sul monte Pejo3000 nel Parco Nazionale dello Stelvio in Val di Sole per sensibilizzare comunità residente e Turismo sulla tutela del patrimonio idrico della Val di Sole.

Il rider dei Marlene Kuntz è stato certificato Ecorider da Worldrise Onlus, poiché non prevede l’utilizzo di plastica monouso e imballaggio, minimizza gli sprechi e facilita il corretto smaltimento dei rifiuti.