16-17-18 novembre: “Mo.Ca Orienta” un nuovo progetto di orientamento per studenti

Nelle giornate di mercoledì 16, giovedì 17 e venerdì 18 novembre, nel Palazzo “Mo.Ca” (ex tribunale) in via Moretto 78, si terrà il progetto Mo.Ca Orienta, tre giornate dedicate all’orientamento per gli studenti delle Scuole Secondarie di I Grado. L’iniziativa è stata sottoscritta da Comune di Brescia, Provincia di Bresca e dal Coordinamento degli Enti di Formazione della Provincia di Brescia, che rappresenta i diciotto Cfp accreditati in Regione Lombardia per i percorsi di Qualifica Professionale e di Diploma Tecnico Professionale.

L’orientamento è quel processo che si manifesta nel momento in cui la persona è impegnata nel fare una scelta, nel decidere tra più opzioni possibili.

Fare orientamento a scuola prevede che lo studente venga messo nella condizione di esser consapevole di se stesso, della propria personalità, potenzialità, doti e aspirazioni. Tutto ciò permetterà all’adolescente di operare scelte fondate ed efficaci in merito al proprio futuro scolastico e successivamente professionale.

Ciò che scegliamo oggi si ripercuote sul nostro domani. Sono ancora troppi i giovani che effettuano le proprie scelte scolastiche lasciandosi semplicemente guidare dal gruppo di pari o dalle famiglie, gli studenti che scelgono una scuola piuttosto che un’altra perché più comoda da raggiungere o più nota e prestigiosa di altre o, al contrario, più semplice rispetto ad altre.

Queste scelte, se non ragionate con criticità e consapevolezza rischiano di condizionare il percorso scolastico degli studenti e di conseguenza il loro percorso lavorativo. Il mondo delle professioni è mutato così tanto da non permettere errori. Nella società odierna, aiutare e sostenere gli studenti nella creazione del loro futuro, per permettergli un corretto inserimento nella vita sociale, risulta cruciale. Ecco perché è così importante ricorrere all’orientamento scolastico, da intendersi come uno strumento educativo che permetta l’incontro tra la realtà esterna e quella interna dell’individuo, messo nella condizione di decidere consapevolmente del suo stesso futuro. Quello dell’orientamento è un processo molto complesso e articolato che, in quanto tale, dovrebbe accompagnare lo studente durante tutto il suo percorso di studi, non solo per supportarlo in determinati periodi di transizione e scelta.

Un orientamento capace di mettere in luce le attitudini e capacità innate dell’individuo per svilupparle, seguirle, valorizzarle e accrescerle.

La carenza nell’orientamento è una delle maggiori cause di dispersione scolastica. L’orientamento in ambito scolastico è pertanto volto a permettere agli studenti di stimolare la loro attenzione nei confronti della realtà contemporanea, di renderli consapevoli dei meccanismi di difesa che gli individui mettono in atto, di accrescere e valorizzare le loro capacità, di restituire maggiore consapevolezza circa i loro reali interessi, di dare significato alle loro esperienze pregresse fornendogli strumenti e metodologie volte ad un’analisi introspettiva. Non è più tempo per sottovalutarne l’importanza.

La scelta della scuola secondaria è un momento importante nella vita degli adolescenti, è una decisione spesso sofferta, che condiziona il futuro scolastico e lavorativo in un periodo difficile e delicato com’è l’adolescenza. Questa scelta, come anche quella di cosa fare dopo la scuola superiore, è un processo complesso che implica fattori basilari, come gli interessi e le inclinazioni specifiche degli studenti, ma che viene influenzato anche da altri fattori, non evidenti, come l’ambiente sociale in cui gli adolescenti vivono. Gli studenti molto spesso, infatti, vengono spinti dai genitori a scegliere un dato percorso di studi, con l’intento di indirizzarli, magari, a seguire lo stesso percorso professionale e lavorativo del padre o della madre. Un ruolo non indifferente nel processo di scelta svolge anche il gruppo dei pari: è inevitabile, infatti, che gli adolescenti si confrontino con le scelte fatte degli amici e di conseguenza si facciano influenzare.

L’orientamento non può scindersi dall’educazione e dall’insegnamento, la scuola, pertanto, deve prevedere, al suo interno, un sistema di supporto all’orientamento, una task force, con l’obiettivo di sviluppare delle politiche in materia di orientamento per tutti i livelli e le aree coinvolte. Del gruppo di lavoro deve fare parte un’ampia tipologia di membri quali: dirigenti scolastici, docenti, amministrativi, specialisti ed esperti coinvolti nell’insegnamento (psicologi scolastici, consulenti scolastici, etc.), specialisti ed esperti non coinvolti nell’insegnamento (es. psicologi, consulenti, etc.) ed anche i genitori.

La funzione più attiva nel gruppo spetta agli specialisti interni, mentre gli esperti esterni devono aiutare a raggruppare le informazioni necessarie e reperire i materiali necessari, individuare buone pratiche ed, inoltre, formare i docenti e gli specialisti interni. In questo ambito, i genitori sono essenziali, in quanto diventano la “cartina di tornasole” per valutare come vengono accolte e considerate le proposte dai giovani.

Quello che interessa ai ragazzi è l’esigenza di essere riconosciuti nella loro unicità, stante che si trovano in una fase della loro vita dove si fatica a ritrovarsi in una nuova dimensione fisica e mentale che li sta trasformando.

Qualifiche e diplomi valgono come lasciapassare per il mondo del lavoro, dai centri di formazione professionale alle tante realtà che attendono fresche energie, con competenze sperimentate. L’82% dei ragazzi in uscita dai percorsi di Istruzione e formazione professionale nell’arco di sei mesi ha un’occupazione stabile, nell’apprendistato o con assunzione a tempo indeterminato.

Ai ragazzi con intelligenza operativa si offre così la duplice prospettiva di entrare nel mondo del lavoro con le competenze che questo richiede senza precludere la possibilità di perseguire alti livelli di studio. La possibilità di scelta è ampia, con una pluralità di corsi (una quarantina) per specifiche mansioni, presenti nei diciannove centri accreditati dalla Regione, con sedi diffuse in tutto il territorio provinciale.

Si registra un trend positivo in questo ambito del sistema educativo che, impegna quest’anno circa 8.600 allievi dopo aver registrato una crescita del quattro per cento al momento delle iscrizioni e che prospetta nuovi corsi per l’anno prossimo, in risposta alla domanda delle aziende che guardano con attenzione e coinvolgimento a queste opportunità.

Per le sue caratteristiche l’IeFP, dunque, svolge un ruolo decisivo nel contrasto alla dispersione scolastica e a ogni forma di marginalizzazione dei giovani, rappresentando una concreta possibilità per gli allievi di conseguire il proprio successo formativo.