La Comunità Energetica Berlinghese ha ricevuto il battesimo ufficiale: Il Consiglio Comunale ha promosso il progetto all’unanimità

Da semplici consumatori a prosumer, produttori attivi e responsabili in ambito energetico. Berlingo è sempre più vicina a concretizzare la sua CER, la Comunità Energia Rinnovabile che permetterà agli associati risparmi in bolletta fino al 40 per cento. Una vera e propria rivoluzione se si pensa al caro bolletta che in questi ultimi mesi sta mettendo in ginocchio famiglie ed imprese. Terzo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale dello scorso 28 luglio, il progetto di una locale Comunità Energetica ha ricevuto il placet bipartisan di maggioranza e minoranza che, all’unanimità, hanno approvato la delibera di costituzione della nuova associazione.

Obiettivo: permettere ai cittadini, alle diverse attività commerciali, e alle piccole e medie imprese di fare squadra per dotarsi di impianti condivisi per la produzione e l’auto consumo di energia da fonti rinnovabili. “Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)- spiega il sindaco Fausto Conforti- non sono più soltanto un’idea, ma una realtà che sta prendendo forma. La possibilità di produrre l’energia «a casa nostra» trova un supporto concreto anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede finanziamenti specifici per favorire la diffusione delle modalità di autoproduzione e autoconsumo collettivo, come stabilito dalla normativa italiana in ottemperanza alle linee guida europee sulla transizione ecologica”. Il passaggio in Consiglio è servito anche per aprire un confronto con le realtà del paese sulle varie opportunità che la CER porterebbe alle comunità di Berlingo e Berlinghetto. Nella Comunità berlinghese ogni singolo impianto fotovoltaico avrebbe una potenza in grado di arrivare al MegaWatt, ogni associato manterrebbe il proprio operatore e grazie alla CER produrrebbe energia che potrebbe sfruttare al bisogno, nel pieno rispetto di un meccanismo virtuoso in grado di mettere in equilibrio consumo e produzione.

Gli strumenti di calcolo dell’energia prodotta e degli incentivi sono poi calcolati dalla società indicata dall’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni di Italia (A.N.P.C.I.) che affianca le amministrazioni locali nella realizzazione di una CER Inoltre, gli incentivi statali (del GSE) costituiranno, con la produzione di energia, il fondo che la Comunità metterà a disposizione di tutti i soci, mediante l’aiuto prioritario alle famiglie, nella misura che il regolamento attuativo prevederà e lo sconto per l’installazione ed i vantaggi in bolletta per imprese e cittadini. “Quando si parla di CER – ha spiegato Umberto Gregori, referente tecnico dell’A.N.P.C.I., invitato in Consiglio a presentare il progetto- non si parla solo di sostenibilità ambientale ma anche di sostenibilità sociale. Le Comunità nascono per contrastare la povertà energetica. Al progetto infatti possono aderire quelle famiglie, suggerite dai servizi sociali, che non possono permettersi un impianto fotovoltaico”.

L’approvazione della delibera è solo il primo passo. I prossimi mesi saranno impegnati a redigere il regolamento, che porterà alla costituzione vera e propria dell’Associazione, e a raccogliere le adesioni di cittadini e imprese. “Nei giorni scorsi- chiosa Conforti- sono venuto a conoscenza di un’azienda locale pronta a realizzare un impianto da 893 KW e che quando ha saputo della nostra CER ha deciso di aderire al progetto. Fa piacere sapere che c’è già qualcuno pronto a raccogliere la sfida”