Leno: “Le carte del monastero di San Benedetto di Leno, IX secolo-1400”.
Mercoledì 1 giugno alle ore 15.00, presso il Forum di Cassa Padana a Leno, si terrà la presentazione del libro Le carte del monastero di San Benedetto di Leno, IX secolo-1400.
Il volume, curato da Maria Chiara Succurro, è edito dalla Fondazione Civiltà Bresciana e inserito nella collana Codice Diplomatico Bresciano.
Ne parleranno: Nicolangelo D’Acunto dell’Università Cattolica, presidente del Centro Europeo di Studi Monastici, coordinatore del dottorato di ricerca avviato presso la sede di Brescia, i cui iscritti sono già al lavoro sui documenti ora disponibili; Gabriele Archetti della stessa Università, presidente del Centro Studi Longobardi, impegnato ad indagare tra gli altri, la figura del fondatore del monastero della Bassa; Fabio Saggioro, archeologo dell’Università di Verona, pronto con i suoi studenti a riprendere l’attività di scavo sul sito del monastero, avendo uno strumento in più, quella delle preziose notizie ricavabili dai documenti circa l’assetto delle strutture di servizio intorno al monastero; Ezio Barbieri della Scuola di Archivistica paleografia e diplomatica degli Archivi di Stato di Milano e Parma, che ha coordinato e sostenuto il lavoro della curatrice del volume; Claudio Baroni, editorialista del Giornale di Brescia, attento a cogliere e interpretare le preziose novità che l’attività di ricerca mette in luce nella vasta area della Bassa.
Porteranno il loro saluto, oltre al presidente della Fondazione Dominato Leonense Vittorio Biemmi e, a testimoniare il continuo sostegno alle attività, il presidente di Cassa Padana Romano Bettinsoli, l’Abate di Leno Renato Tononi e il sindaco Cristina Tedaldi.
Il presidente della Fondazione Civiltà Bresciana Mario Gorlani e il Soprintendente Luca Rinaldi testimonieranno la stretta attività di collaborazione nel coordinare il lavoro di archeologi, paleografi e storici nell’impegnativo programma di scoperta e ricostruzione della storia millenaria del monastero voluto da re Desiderio, che consentirà di riscrivere la storia bresciana e non solo.
Lo testimonierà anche l’intervento del decano dei medievisti italiani, Aldo Settia, che ha esaminato i documenti leonensi, fornendo nel lungo saggio introduttivo al volume un prezioso anticipo delle straordinarie novità emerse.
La conclusione dei lavori è affidata a Stefano Bruno Galli assessore alla cultura della Regione Lombardia.